RECENSIONE | Re di anime di L. A. Cotton
Scrigno,
la nostra Vienda vi parla del secondo volume della Verona Legacy dal titolo Re di anime targato Queen Edizioni.
TITOLO: Re di anime
AUTORE: L. A. Cotton
SERIE: Veronca Lecagy #2
GENERE: New adult
EDITORE: Queen Edizioni
Arianne Capizola sta vivendo una menzogna. Arrabbiata. Abbandonata. Spaventata. Preferirebbe passare le sue giornate rinchiusa nella villa di suo padre, invece di stare con il ragazzo che ha rubato la sua innocenza: il suo fidanzato.
Niccolò Marchetti sta vivendo un incubo. Spezzato. Esiliato. Tradito. Farà di tutto pur di salvare la ragazza che ama, anche se questo significa dover pagare con la sua vita.
Mentre la verità che avvolge le loro famiglie inizia a rivelarsi, tutto quello che credono di sapere inizierà a vacillare. Ma Nicco farà qualsiasi cosa per proteggere la ragazza che gli ha insegnato ad amare, e lei rischierà tutto per salvare il ragazzo che le ha rubato il cuore. Il tempo scorre, e nemici vecchi e nuovi si avvicinano. Solo che, questa volta, il loro amore potrebbe non essere sufficiente a salvarli.
«Le gioie violente hanno violenta fine…»
Salve a tutte mie care, oggi vi parlo di una delle mie scrittrici preferite: L. A. Cotton. In particolare, di Re di Anime uscito il 29 ottobre grazie alle Queen edizioni.
Questo romanzo è il secondo della duologia, che a sua volta rientra nella serie, della Verona Legacy (recensione qui) quindi se non avete letto il primo volume, uscite da questa pagina e andate subito a recuperare la vostra grave mancanza!
Allora, devo essere sincera con voi, ho finito di leggere questo libro un po’ di tempo fa, ma mi rifiutavo, istintivamente, di scrivere la recensione, come se facendo così, potessi portarmelo ancora per un po’ in giro, rifiutandomi di lasciarlo andare. Questo perché, credo si sia ormai capito in tutte le salse e in tutti i contorni, amo follemente la Cotton e sapere, anzi leggere, questa storia, ispirata a una dei drammi che personalmente mi hanno segnato l’adolescenza, non è stato facile. Insomma stare con il magone del “Oddio sti poveretti moriranno pure ora” mica è facile!
ATTENZIONE: la mia frase precedente non è spoiler, è semplicemente lo stato d’animo con cui ho affrontato questo libro! Quindi se avranno un lieto fine oppure no, tocca a voi scoprirlo, acquistando il romanzo!
«Oh, sono piuttosto sconvolta.» Feci una risata strozzata. «Ma amo Nicco e, quando ami qualcuno non puoi scegliere quali parti vuoi di quella persona.»
Essendo il secondo romanzo di una duologia, abbiamo lasciato i nostri protagonisti in un momento davvero intenso (ripeto: se non avete letto il primo volume, uscite da questa pagina), dove la tensione si tagliava con un coltello e i magoni, i mal di stomaco, i dolori, le vere difficoltà, dovevano seriamente ancora arrivare.
Ora, perdonatemi, ma vorrei invece che riformularvi la trama, dove seriamente chi non avesse letto il primo volume rischierebbe spoiler, soffermarmi sui cambiamenti che avvengo nei protagonisti di questo libro, anche perché essendo una storia basata su di un’opera famosissima a livello mondiale, credo sia anche un po’ superfluo, nonostante ci siano delle varianti, dei cambiamenti che rendono questo romanzo un’opera a sé e non una semplice rivisitazione.
Potevo farcela. Ce l’avrei fatta. Perché io ero Arianne Capizola. Ero la figlia di mio padre. E quella sera non mi sarei inginocchiata di fronte a nessuno.
Arianna, la Giulietta di questo romanzo, fa un salto di qualità di quelli che raramente ho visto. L’abbiamo letta in un primo momento come una ragazza fragile, che doveva ancora trovare il suo posto nel mondo, dove era veramente inconsapevole del peso del suo cognome e delle responsabilità che da esso venivano, per ritrovarla alla fine come una donna. Una donna che, nonostante la giovanissima età sa quello che vuole, lo sa e se lo prende perché lo pretende. Perché la vita, la cattiveria, le hanno già tolto tanto e non è più disposta a chinare la teste e a fare ciò che le viene ordinato. Dove, per la prima volta, sente anche lei il bisogno di proteggere chi ama ed è disposta a fare patti con il diavolo pur di riuscirci.
Volevo tutto di lui. Le parti buoni, cattive e spezzate. Volevo il principe mafioso, il cavaliere, il combattente e l’amante. Semplicemente, volevo lui. Fino all’ultimo pezzo.
Nicco, il nostro Romeo, resterà fedele a sé stesso fino alla fine. Ora, molte di voi mi potrebbero dire “Sì, però, il personaggio maschile fa sempre un po’ di tutto per la sua amata” e io vi do ragione, ma qui ho visto un livello in più. Per farmi capire meglio è importante dire che l’ambientazione di questo libro è di tipo mafioso, è un aspetto marginale, ma con il suo giusto peso. Nicco non ne farà mai mistero con Arianna e sarà sempre sincero con lei, ammettendo in prima persona che ci saranno argomenti tabù, dove la famiglia avrà la precedenza, ma sarà anche il primo a dire che senza Arianna di lui non resterebbe niente ed è proprio per questo motivo che lei, per lui, è la sua regina. Di conseguenza, senza la Regina non vi sarebbe alcun Re. Questo legame, così potente e alle volte spaventoso, renderà più accettabile quel lato malvagio che fino a quel momento gravava sulle spalle di Nicco, ma che ora, pur di proteggere Arianna è disposto a sopportare e ad alimentare.
Sapeva di amore e di promesse. Sapeva di casa.
I personaggi secondari, poi, hanno reso davvero tutto più bello e più completo.
A partire da Enzo che ci dimostra come, nonostante le divergenze e le opinioni contrastanti, si possa sempre contare su di lui perché per il suo amico, per suo cugino, ci sarà continuamente per proteggergli le spalle.
A Nora, che è quella amica che sarà disposta a difenderci fino alla fine, ma che ti dirà anche “vivi perché la vita è una” e proprio per questo merita le follie, di quelle belle ed intense.
A Matteo che ci dimostrerà che in un mondo spietato è giusto preservare la dolcezza e il proprio cuore.
A Sia, che, nonostante tutti gli uomini delle sua vita cercano di proteggere e tenerla al margine, si rivelerà di una perspicacia e dolcezza davvero uniche.
A Luis che ci insegnerà che restare fedeli ai proprio ideali, nonostante il danaro, è l’unica cosa che davvero conta nella vita.
«Lui può avere le tue prime volte», dissi piano, «ma il tuo per sempre… quello appartiene a me.»
Questo è uno dei libri dove ho trovato le frasi più belle, ricche di dolcezza e di quello che io reputo amore vero, che non si ferma alle prime difficoltà, basti pensare a come siamo abituati ad avere tutto e anche subito, dove se non ci sta bene un qualcosa di un/a fidanzato/a siamo subito pronti a lasciarlo/a per trovarne un altro/a, ecco questo è il libro dove si vede davvero la voglia di superare i momenti brutti insieme, anche se sembra impossibile in un primo momento e qui lo dico, se un domani dovessi trovare una persona che mi dovesse dire solo la metà delle parole che Nicco dedica alla sua Giulietta, io me lo sposerei il giorno dopo.
«Ti amo più di oggi, ma meno di domani.»
5 stelle su 5
A presto!
Vienda
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