oggi vi parliamo del romanzo Tutta colpa del vicino di Holly Renee, primo volume della serie Rock Bottom. 

Come ti immagineresti l'incontro con un vicino sexy? Beh, tra Kennedy e Tucker è avvenuto con una panciera Spanx, sulle scale polverose del palazzo in cui entrambi abitano.

Kennedy Hayes vive per la fotografia, nonostante la sua famiglia non lo consideri un lavoro vero. Abita con la sua migliore amica, l’unica parte importante della sua vita.

Almeno finché Tucker Moore non si trasferisce nell’appartamento accanto e con lei iniziano a costruire una routine: tv, birra, divano e corsetta mattutina.

Kennedy è determinata nel suo lavoro, ma insicura sul suo corpo, perché non entra in una taglia 42 e i suoi ex e sua madre non avevano mai perso tempo nel farglielo notare. Per questo non si permetteva di pensare a Tucker come “più di un amico”, troppo simile agli stronzi che aveva incontrato prima e lei non era più disposta a soffrire. Ma le cose potrebbero cambiare: una settimana al lago nel Tennessee e un nuovo lavoro stimolante serviranno a farle cambiare idea?

Nonostante gli attimi di felicità, quando c’è di mezzo la famiglia Hayes nasce qualche guaio, e i guai non vengono mai da soli.

Quella raccontata da Holly Renee è una storia classica ma che fa riflettere sulla temporaneità delle situazioni, sulle insicurezze personali e provocate dagli altri, sulle aspirazioni della vita. Nonostante mi sia piaciuta ho trovato la scrittura a tratti mediocre. Alcune parti sembravano frasi fatte, cliché inseriti senza una vera attinenza al testo. Nei dialoghi spesso era inserito lo slang parlato, che a parer mio è diverso dallo slang usato in scrittura. C’è una linea sottile tra i due, ma importante per mantenere il testo su un certo livello, perché per quanto i dialoghi siano da immaginarsi parlati di fatto sono scritti. La fine dei capitoli, inoltre, sembra troncare le scene senza una conclusione degna. Il lettore rimane sospeso aspettandosi una fine, non per forza della scena in sé, ma più che altro del racconto. Il capitolo dopo è molto distante nel tempo rispetto a quello prima, perciò la conclusione-non conclusione non può essere implicata dal fatto che la parte dopo è continuativa.

La protagonista è la voce narrante per tutto il libro, mentre Tucker emerge solo in due occasioni. Kennedy è insicura e il suo corpo non è mai all’altezza, sente la pressione della sua famiglia che non è per niente amorevole. La madre non perde tempo a criticare le sue scelte e il suo corpo, a farla sentire inferiore perché non rientra negli standard dei club dell’alta società. Durante il romanzo acquista sicurezza grazie a Tucker, ma non ho apprezzato alcune frasi che facevano intendere che lei si sentisse sicura solo nel caso in cui anche lui le avesse detto che “valeva”. La sua passione per la fotografia però è esaltata e ben descritta, tanto che sembra di sentire le sue emozioni, ed è forse l’unico aspetto della sua vita su cui non si lascia condizionare.

Tucker è un bellissimo ragazzo con un grande cuore, geloso quanto basta e con una famiglia che è all’opposto di quella di Kennedy. Non avendo i suoi punti di vista lo conosciamo solo attraverso gli occhi della protagonista, perciò è un po’ limitato.

Emergono anche altri personaggi, come il migliore amico di Tucker, Liam, o la migliore amica di Kennedy, Brooke, e altri che vengono introdotti in specifiche occasioni. Il libro è il primo della serie Rock Bottom e sono curiosa di leggere i prossimi.

Consiglio questo libro a chi è insicuro, a chi non si sente all’altezza, a chi ha una passione che non viene accettata. Lo consiglio a chi ha voglia di emergere, a chi trova la persona che lo fa sentire speciale e a tutti quelli che trovano la loro strada e la perseguono nonostante il giudizio degli altri.

3,5 stelle su 5

Vostra Federica