REVIEW PARTY | Petali e Spine di Naike Ror
Naike Ror riesce a stupirmi
sempre. Ho affermato più volte, nelle recensioni dei suoi precedenti lavori,
che lei è una di quelle autrici che può scrivere qualsiasi genere e che sa
calarsi perfettamente nel ruolo. Petali e Spine è un office romance dove l’attenzione
al dettaglio nella parte “office” è veramente tanta. In tanti romanzi con la
stessa ambientazione viene creata la situazione lavorativa in cui i due
protagonisti prendono vita, ma poi rimane un semplice “contorno”. Pochi entrano nel dettaglio come riesce questo libro. Inoltre, diciamolo, stiamo parlando
di finanza e informarsi su un argomento così ampio e ricco è difficile, ed è di certo
una sfida che Naike ha vinto. Il lavoro di ricerca si nota e non posso
che farle i miei complimenti. Ho imparato qualcosa sulla finanza? Certo che no,
ma l’ho sentita parte del romanzo tanto quanto i protagonisti.
E parlando di loro,
conosciamoli. Jaxon York è figlio di Troy York, nato nei sobborghi di Liverpool.
La sua famiglia ha fatto molti sacrifici per consentirgli di frequentare la St
Martin, una scuola privata, e dargli l’opportunità di avere un futuro radioso. Oggi
è un uomo che ha scalato le difficoltà e si è lasciato alle spalle il Toxteth fino
ad arrivare dove non pensava di poter essere, alle Lancaster Industries. Si occupa
di mediazioni ed è bravissimo nel suo lavoro. Gli manca solo una cosa: la poltrona
di presidente dell’azienda.
Scarlett Lancaster è la figlia di
Nevil Lancaster, proprietario delle Lancaster Industries. È una ragazza indipendente
che preferisce vivere fuori dai riflettori e dal successo della sua famiglia. Ha
una laurea conseguita alla Berkeley con il massimo dei voti, è un genio con i numeri
e le previsioni, eppure vende t-shirt con le facce dei Beatles in un negozietto
di periferia. Tutto questo fino a quando suo padre non le chiede di entrare
nella grande faida tra Jaxon e Archie, suo fratello, lavorando nell’ufficio
Analisi statistiche dell’azienda di famiglia.
Archie e Jaxon sono due uomini
ben cresciuti che si fanno la guerra per arrivare a capo delle Lancaster
Industries. Il loro campo da gioco non sono le mediazioni, ma anche… i
parcheggi. Insomma, sono due adulti di successo che si fanno i dispetti a
vicenda. Come cambierà il gioco quando entrerà in scena Scarlett? Jaxon
riuscirà a prevedere la portata di questo cambiamento?
Mi viene spontaneo paragonare
Jaxon a un contenitore ermetico che non ci fa sbirciare il contenuto, se non
quando qualcuno riesce finalmente ad aprirlo. Si mostra spietato e ambizioso, a
livelli altissimi, e senza cuore. Sembra che niente riesca a smuoverlo ed è
pronto a tutto per ottenere quello che desidera. Scarlett, però, riuscirà a
farlo tentennare?
Archie, detto anche Archie Bau, è
leggermente più “umano” di Jaxon. Gioca per vincere, ambisce al posto del padre
e lotta con tutte le armi disponibili. Ho notato il lui un complesso di
inferiorità, a causa del rapporto con il padre, che spero verrà approfondito in
un ipotetico libro su di lui. Inoltre, ci mostra la sua dolcezza e la sua
lealtà nel rapporto con Scarlett.
Lancaster e York, così come nella Guerra delle Due Rose che tutti noi conosciamo, sono rivali. La famiglia York fa gli interessi della parte povera della città, dei lavorati, di quelli che faticano
per avere una vita dignitosa. I Lancaster sono ricchi, hanno il potere di
decidere e i soldi, insieme al successo, sono il loro unico obiettivo.
Jaxon e Scarlett sviluppano la
loro relazione in modo lento, ma mai prolisso o tirandola per le lunghe. Subito
si scontrano, complici anche i loro caratteri e la situazione in cui si trovano,
ma ben presto capiranno che nel loro rapporto c’è molto di più. Tra commenti
pungenti, duelli all’ultima parola e sguardi infuocati, Jaxon e Scarlett
costruiscono qualcosa che va al di là della rivalità.
Un personaggio interessante e ben
costruito che non posso non citare è Trix, l’assistente di Jaxon. Lui stesso la
definisce “Grillo parlante” ed è proprio così che l’ho vista io. È la voce
della ragione di Jax, riesce a far relazionare il suo capo con gli altri, lo
sprona e lo scuote. Dove lui è freddo e distaccato, lei è dolce e comprensiva. Non mi aspettavo un ruolo così attivo nella storia, al di
là di quello che ci viene svelato verso la fine. Ammettiamolo, abbiamo letto di
tanti assistenti presenti solo per ricoprire il ruolo di “porta borse”. Invece
qui, Trix ha una sua voce e la fa sentire. Insomma, io ho adorato il suo
personaggio!
L’inizio del romanzo ci dà un
assaggio di quello che verrà e già così riesce a conquistare il lettore
legandolo a sé. Petali e Spine è uno di quei romanzi che ti porta a
leggere in modo ossessivo fino ad arrivare alla fine. E quando arrivi alla
fine? Ti disperi perché devi lasciare andare i protagonisti e rimanere solo con
la flebile speranza che l’autrice ti regali la storia di Archie Bau. Ebbene sì,
si percepisce qualcosa e io sono molto curiosa!
Durante la lettura, avevo qualche
idea su come avrebbe potuto prendere forma la trama, ma ad un certo punto le
carte in tavola vengono cambiate e, o io mi sono persa qualche pezzo, oppure
non era tutto così scontato. Quindi, anche se pensate di sapere cosa vi aspetta, non
sarà così! La trama non è affatto prevedibile.
Ho terminato la lettura di Petali
e Spine a notte fonda perché non potevo spegnere il kindle prima di arrivare
alla fine. Naike Ror si conferma un’autrice di cui acquistare i libri al buio e
sono sicura che anche questo saprà conquistarvi. Non importa se amate gli
office romance o no, questo è uno di quei libri che va letto a prescindere!
Ci saranno delle rivelazioni che fanno sospettare un secondo volume e io super entusiasta al riguardo. Archie Bau, ti aspetto!
Ah,
dimenticavo: Ehi tu! corri a comprare il libro!
5 stelle su 5
la vostra Alexia.
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