Hailee Raine deve riuscire a sopravvivere solo un altro anno in quella città ossessionata dal football. Un ultimo anno con Jason, il suo crudele fratellastro, e i suoi amici, un branco di giocatori di football presuntuosi e arroganti. Lei li odia. Soprattutto Cameron Chase, il ragazzo che pensava fosse diverso dagli altri.

Cameron Chase ha il mondo ai suoi piedi: è bello, ha talento e ha un incredibile fascino. I college fanno la fila alla sua porta, tutti vogliono il ricevitore dei Rixon Raiders, la vera star della squadra. Finché qualcosa minaccia di rovinare tutto ciò per cui ha sempre lavorato, e solo una persona può placare la guerra che infuria dentro di lui. Cameron dovrebbe odiarla: lei è la sorella del suo migliore amico. Hailee è off-limits. Intoccabile.

Ma quando Hailee si ritrova vittima di uno scherzo fatto dalla squadra finito male... improvvisamente, odiarsi a vicenda non è mai stato così bello.

Hailee è una quasi diciottenne, capelli biondo scuro, occhi color miele, un'artista brava e appassionata che da sei anni vive a Rixon, dove l'unica cosa che sembra contare è quella che più odia, la squadra di football del suo liceo, i Rixon Riders. Sua mamma si è messa con un ex giocatore amatissimo e apprezzato e in seguito si sono sposati, così lei si ritrova suo malgrado, sorellastra di Jason, capitano e stella di punta della squadra, odioso, rancoroso e sempre pronto a rendere la sua vita un inferno insieme ai suoi amici e compagni di squadra Ash e Cameron. Per fortuna Hailee può contare sull'affetto di Felicity, detta Flick, la sua migliore amica.

Cameron è un diciottenne complicato, ha una cotta terribile per Hailee da anni ma è anche il migliore amico di Jason ed è difficile stare con Hailee quando Jason la odia e fa di tutto per metterla in difficoltà. Fisico prestante, occhi grigio-blu, ama il football, le ragazze farebbero di tutto per ottenere l'attenzione di un Raider e Cameron non si lascia pregare. Ha una famiglia unita che lo ama e lo supporta insieme ad un fratellino di tre anni adorabile. Probabilmente ha anche lui un futuro nello sport ma non è sicuro che sia l'unica cosa che voglia.

Quando uno dei tanti scherzi stupidi tra squadre rivali finisce per colpire proprio Hailey, Cameron capisce che non può continuare a negare a se stesso quello che prova davvero. Jason e il capitano della squadra rivale hanno una vecchia questione in sospeso e lasciare che Hailey finisca nel fuoco incrociato non è un'opzione che Cameron è più disposto a tollerare.

Roteai gli occhi, ma mi ritrovai a guardare di nuovo verso di lui. In quel momento, la biondina gli stava accarezzando la mascella ispida e premeva il petto contro quello di lui. Dio, non ero gelosa. Ero nauseata. Il modo in cui le ragazze si gettavano su di loro era disgustoso. I Raiders non avevano relazioni. Loro scopavano e basta. Giravano tra le ragazze come se fossero a un buffet all-you-can-eat. E le ragazze a scuola erano più che desiderose di essere sul menu.

Cameron è un personaggio che si fa amare nonostante agli inizi sia un po' in balia del vento e vorresti schiaffeggiarlo per tutte le volte in cui non prende posizione e non manda a quel paese il suo migliore amico. Nel corso del libro scopriamo che le sue azioni sono tutte fatte con uno scopo, le intenzioni sono buone anche se i risultati sono sempre l'opposto di quello che vorrebbe ottenere. A differenza di Jason, non vive solo per il football. Ha una famiglia che ama e che fino a poco tempo prima era il suo sostegno. Poi è nato a sorpresa il piccolo Xander e da quel giorno in casa qualcosa è cambiato. Lui soffre in silenzio, sente che vorrebbe fare di più per la sua famiglia ma lo convincono a continuare a vivere la sua vita, studiare e fare sport così continua a recitare la parte del giocatore bello e impossibile, da troppa corda ai suoi amici e ferisce l'unica ragazza che vorrebbe. Il legame che ha con Ash e Jason è bello e complesso, ma è reso molto bene nel corso della trama. Volevo applaudire nel momento in cui finalmente prende coscienza di quello che vuole e smette di farsi trascinare.

«Cameron, mi dispiace tantissimo.» Gettandomi le braccia al collo, Hailee mi strinse in un abbraccio, e io mi lasciai cullare. Mi lasciai cullare così facilmente che sapevo che se qualcuno mi avesse visto in quel momento avrebbe pensato: “Guarda che femminuccia”. Ma non mi importava. Fin da quando mi ero seduto al tavolo con mamma e papà cinque sere prima, mentre cercavano di spiegarmi cosa stava succedendo, ero stato in una specie di trance. Ero stato incapace di realizzare quella verità, la mia nuova realtà.

Questo debutto mi è piaciuto tantissimo. L'autrice è stata molto brava a disseminare indizi e spiegazioni un po' alla volta. Due personaggi belli e ben sviluppati, dei comprimari ben caratterizzati che hanno un discreto spazio nella trama ma che sono talmente ben inseriti che l'ho trovata una scelta azzeccata.

4.5 stelle su 5

Alla prossima,

Manuela.