Lettori, la nostra Nadia ci parla di una delle ultime uscite targate Newton Compton, e si tratta di Shadowsong, seguito di Wintersong.

Ciao amici, oggi vi parlo di Shadowsong di S.Jae-Jones, romanzo conclusivo della duologia inziata con Wintersong. Qui in questo secondo capitolo sono passati sei mesi dagli eventi di Wintersong , Liesl si sta impegnando per promuovere, oltre alla carriera musicale del fratello, anche la propria, scrive diverse lettere al fratello dal quale sembra ossessionata tanto che ad un certo punto lo va anche a cercare a Vienna. Ha un bisogno immenso di chiarirsi con lui, ed anche per questo è un bene che questo libro sia finalmente arrivato anche in italia

La lettura di Shadowsong scorre agevolmente iniziando piano piano, come se si assistesse all’introduzione di un concerto, ed è poi questo che è questo romanzo un concerto, persino dall’indice sembra di stare per assistere alla rappresentazione di uno spettacolo musicale, che emoziona man mano che gli eventi vanno avanti in un susseguirsi di colpi di scena, rapimenti, antiche superstizioni, leggende, ed una consapevolezza che Liesl si porta indelebile dentro di se, pur essendo tornata nel mondo di sopra, non ci si stacca mai completamente dal mondo del sottosuolo, ancor più se sei la Regina dei Goblin e sei legata per sempre al Re dei Goblin (che in questo secondo capitolo è meno presente fisicamente) che tra l’altro pagherà la debolezza di aver lasciato andare via la sua Regina.

“Agisci. Smettila di piangerti addosso e dacci un taglio netto. Cerca un’assoluzione o una nuova risoluzione”

Se Liesl vuole davvero scoprire la verità, dovrà infrangere tutte le antiche leggi e sacrificarsi in nome di ciò che ama. Ma compiere questa scelta la renderà libera una volta per tutte o la condannerà per sempre?

Non voglio svelarmi molto, perché se avete amato il primo capitolo o se volete avvicinarvi a questa duologia raccontarvi di Elizabeth (Liesl) e dei suoi modi di fare potrebbe suscitare sentimenti contrastanti, i miei non sono stati subito positivi nei suoi confronti, ma c’è una motivazione che riguarda personalmente l’autrice.  Ascoltate la duologia fin dall’inizio, non ve ne pentirete!