Innamorata di Remington Tate, il campione di pugilato dei violenti incontri clandestini, Brooke sa che è necessario combattere per il loro amore. Stargli accanto come fisioterapista, infatti, l’ha resa più forte e più decisa che mai a non voltare le spalle al suo cuore. Remy è determinato a vincere il torneo e reclamare una volta per tutte il titolo a cui aveva dovuto rinunciare per amore di Brooke. Ma dopo un episodio in cui il disturbo bipolare di Remy esplode, il lieto fine non sembra più così scontato. Specialmente perché, quando Brooke scopre di essere incinta, lo stress dei combattimenti clandestini rischia di mettere la sua vita e quella di suo figlio in grave pericolo. Stare lontani significherà mettere il loro amore alla prova ancora una volta.

Brooke segue Remington in giro per il mondo. Assiste a tutti i suoi incontri, ai suoi allenamenti, condivide tutto con lui. Remington non riesce a separarsi dalla sua dinamite, la sua Brooke. È iperprotettivo nei suoi confronti, si preoccupa per ogni minima cosa ed è pronto a mettersi contro tutti pur di renderla felice. 

Nonostante l’amore che li lega, Brooke, durante gli incontri, non riesce a non contenere la sua gelosia nei confronti delle altre ragazze che mostrano, senza alcun ritegno, il loro interesse nei confronti di Riptide. Ma di una cosa Brooke è consapevole, alla fine lui non avrà occhi solo che per lei. 

Riptide ad ogni incontro si scatena sul ring e come se la sua energia, la sua forza, dipendesse da Brooke. Ogni tanto butta un occhio su di lei, in mezzo al pubblico, e la connessione tra i due è palpabile. 

Il loro amore verrà ostacolato, ci sono persone che faranno di tutto pur di prevalere su Riptide anche a scopo di fare del male alla donna amata e un passato che non se ne vuole andare via. 

Aspettavo questo romanzo con ansia, non vedevo l’ora di leggerlo, ma nonostante la bellissima storia d’amore, ho trovato delle cose che non mi hanno fatto apprezzare appieno la lettura. 

Si sa, Remington è possessivo, premuroso e alcune volte aggressivo, ma ho odiato il suo continuo chiedere a Brooke a chi appartiene, di chi è e se lo ama. Davvero, lo chiede troppe volte. In un capitolo glielo avrà chiesto più o meno dieci volte? Mi sembra davvero esagerato. 

L’autrice tende a descrivere troppe volte, in modo minuzioso, il fisico di Riptide: scultoreo, tatuato, delineato e via dicendo. Avendolo già descritto all’inizio del capitolo, non ha senso ripeterlo qualche paragrafo dopo e poi al capitolo dopo ancora. 

Brooke è innamorata di Riptide e si percepisce dai suoi pensieri, dalle sue parole e dai suoi comportamenti, ma lo si capisce anche dal suo professare l’amore per lui in ogni singola pagina e quasi in ogni singola riga. Davvero, anche qui è un po' troppo. 

Descrizioni minuziose sui benefici della frutta, sull’alimentazione attenta di Riptide di un pesce proveniente dall’Alaska… Cose che potevano essere tagliate e magari approfondire altro. 

Sinceramente credo che l’autrice abbia usato troppo delle stesse righe per poter riempire le pagine. 

Vi ricordo che la Katy Evans ritornerà in Italia con un altro libro, sempre edito dalla Newton Compton Editori, con il titolo di Tycoon. 

3,5 stelle su 5 

A presto, 

Giovanna.