Recensione in anteprima: Scommettiamo che è amore di Fabiola D'Amico

by - mercoledì, maggio 23, 2018

Lettori, esce oggi un nuovo romanzo firmato dalla Newton Compton Editori. Si tratta di Scommettiamo che è amore.
La nostra Vittoria l'ha letto in anteprima e ve ne parla in questo post.



Alexandra Miller, Ale per gli amici, è la fondatrice della Cupido Agency di New York. Giovane donna elegante, raffinata, sorridente, ama prendersi cura di tutti. Crede nell’amore, quello con la A maiuscola, e la sua missione è far incontrare le anime gemelle. La sua vita sentimentale, però, è a un punto fermo, e non sarà facile rimetterla in moto. Nemmeno quando l’improvviso malore di nonna Eloise la costringe a partire per Parigi, dove dovrà fare i conti col suo doloroso passatoe con un futuro che non si prospetta roseo. Ma si sa, non ci si può opporre al destino, soprattutto se si presenta sotto le spoglie di un muscoloso brontolone di quasi due metri, affascinante, disordinato, diffidente e solitario. Riuscirà a resistergli, la nostra Miss Cupido? E lo scorbutico Jean-Luc, sostenuto dalla sua eclettica famiglia e dagli amici più stretti di Ale, toglierà i lucchetti dal suo cuore blindato, una volta scoperto che, al di là delle apparenze, il lato migliore della vulcanica Ale è la sua tenera fragilità?
«Cinque stelle alla trama, ai dialoghi ironici e divertenti, allo stile, ma soprattutto al protagonista.»




Alexandra Miller è l’orgogliosa fondatrice della Cupido Agency, un’agenzia che si occupa di trovare ai propri clienti il vero amore, quello con la A maiuscola. Ale è un’inguaribile romantica che crede nell’amore eterno, è una donna forte e fragile allo stesso tempo la cui adolescenza è stata segnata dalla morte della madre, dai problemi alimentari e dal carattere austero e rigido della nonna Eloise, a cui nonostante tutto è molto affezionata. La ricerca quasi maniacale della perfezione caratteriale e fisica da parte di Ale è da ricondurre a un’insicurezza personale che il tempo non ha guarito e che è ancora profondamente radicata in lei.

Poteva indossare begli abiti, essere magra e distinta, ma rimaneva sempre la stessa bambina grassa, piena di brufoli, che veniva derisa e messa in un angolo.

Affetta da amenorrea precoce, Ale ha dovuto abbandonare il sogno di diventare madre, gettandosi a capofitto sul lavoro per riuscire ad andare avanti. L’incontro con Jean-Luc Moreau, un creatore di videogiochi con un matrimonio fallito alle spalle dal carattere burbero e dal fisico imponente, la scombussola, risveglia in lei emozioni che credeva spente da tempo. Inizialmente l’uomo pensa che Ale sia solo una donna ricca e viziata fissata con la dieta, ma poi si ricrede e rimane sempre più affascinato da lei. Il rapporto di amicizia che nasce tra Ale e Jean-Luc diventa via via più intimo e profondo. I due si scoprono a vicenda a poco a poco in un’altalena di emozioni che culminerà con l’amore.

[…] Ti amo, infinitamente, Jean-Luc. Sei il mio cuore. Sei la luce della mia vita. Sei tutto l’amore che provo dentro di me. Se cerco un perché di ciò che sento non lo trovo, perché l’amore non ha perché. Ti colpisce quando meno te l’aspetti e non hai armi per contrastare la sua irruenza. Tu solo mi hai fatta sentire speciale, amata, protetta. Con te, non ho paura delle mie imperfezioni. Non temo il tempo che passa, i giudizi della gente. Tu sei la mia forza […].
Trovo che entrambi i protagonisti siano stati ben delineati e che l’autrice sia stata particolarmente brava a trattare un argomento difficile, complicato e doloroso come quello della sterilità senza cadere nel banale e nel lacrimevole. I punti di vista alternati permettono facilmente al lettore di capire appieno cosa provano i personaggi e di immedesimarsi in loro. Il romanzo alterna piacevolmente momenti di riflessione ad altri di natura divertente, ironica e sensuale. È stato bello ritrovare i personaggi dei libri precedenti e vedere come l’amicizia che li lega sia sempre forte e salda. Buona lettura!

4 stelle su 5

A presto, 
Vittoria. 

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