Recensione: Il Giglio d'oro di Laura Facchi

by - venerdì, ottobre 20, 2017





Buon pomeriggio lettori,
con un po' di ritardo vi lascio la recensione de Il giglio d'oro, uscito grazie alla De Agostini.
Un romanzo da non lasciarvi scappare.





Occhi viola come uno smalto Chanel, capelli bianchi come il ghiaccio e una strana macchia dorata a forma di giglio sulla spalla. Astrid è diversa da tutte le ragazze che conosce e l’ha sempre saputo. Per lei quel fiore che brucia sulla pelle è solo una delle tante stranezze che la rendono un tipo da cui è meglio stare alla larga. Nasconderlo è l’unico modo per sentirsi normale. Anche Kami, a miliardi di chilometri di distanza, vorrebbe sentirsi normale. È il figlio del tiranno di Lundea, che ha messo in ginocchio il pianeta, e cerca un modo per riscattare se stesso e il suo popolo. Kami e Astrid non si conoscono, ma sono più simili di quanto potrebbero mai immaginare. Perché Lundea e la Terra sono pianeti gemelli, uniti da un legame indissolubile di energia. Ogni volta che sulla Terra nasce una persona, ne nasce una anche su Lundea, e quando muore, anche il suo doppio subisce la stessa sorte. Nessuno è immune a questo meccanismo, tranne i Gigli d’Oro. Esseri unici e straordinari che ormai stanno diventando sempre più rari. E mentre Kami cerca il Giglio d’Oro che possa salvare la sua gente, Astrid, sulla Terra, scopre l’amore, proprio quando una verità eccezionale e spaventosa la scaraventa sull’orlo di un baratro in fondo al quale la attende una scelta dolorosa. La più dolorosa di tutta la sua vita.

Dalla penna di una premiata autrice italiana, un avvincente romanzo sci-fi, dove la lotta tra Bene e Male si compie ai confini della galassia.




Astrid vive con il padre sulla Terra ed è diversa da tutte le sue coetanee. Tenta di nascondersi meglio che può, come meglio le riesce i suoi occhi viola e i capelli bianchi e neri. Astrid cerca con tutte le sue forze di essere normale, di trovare la sua dimensione su quel mondo, e sembra riuscirci quando Adam entra nella sua vita e con dolcezza e costanza le fa capire che vuole conoscerla.

Kami vive su Lundea, un mondo dove vige l'armonia, dove l'odio e la guerra non hanno ragione di esistere, dove l'inquinamento e la discriminazione sono sconosciuti e dove c'è il Nevio, l'unica fonte di sostentamento alla vita.
O così era un tempo. Un tempo lontano, ed ora le cose stanno velocemente cambiando per colpa del padre di Kami, un dispotico re che è disposto a tutto per la supremazia.


Kami e Astrid stanno cercando la loro normalità e per quanto possono sembrare diversi molte cose li accomunano. Li accomunano, un po' come i loro mondi.
La Terra e Lundea sono pianeti gemelli, quando una persona nasce su una, nasce anche sull'altra. Quando qualcuno muore sulla Terra, muore anche il suo gemello. Per ogni persona di Lundea c'è un corrisposto per la Terra e questo non è per forza un aspetto positivo.



“Cambiare qualcosa significa distruggere quel che c'era prima: a volte basta un leggero colpo di spugna, altre volte è necessaria la morte.”


Che cosa succede quando quello in cui hai sempre creduto si rivela un enorme bugia?
Astrid molto presto scoprirà le sue vere origini, l'importanza di essere Un Giglio D'oro, il simbolo che ha sulla spalla e che ha sempre tenuto coperto, e il motivo per cui è stata mandata sulla Terra.
Scoprirà, grazie a Kami e ai loro incontri da lontano, che il suo vero pianeta è in pericolo, che presto potrebbe diventare come, o peggio, la Terra.
Kami la mette di fronte alla verità, di fronte a una scelta: mettere in pausa quello che aveva finalmente trovato sulla Terra o ignorare i problemi di Lundea. Chiudere gli occhi e far finta che non esista o agire.


Che cosa sceglierà Astrid?


“Sto diventando pazza? È questo il mio destino? Saltellare da una emozione all'altra fino a bruciarmi le sinapsi del cervello e non riuscire più a distinguere la realtà dalla fantasia?”


Sono rimasta piacevolmente colpita da questo romanzo, ero partita un po' preventua ma sono stata felice di ricredermi. Un libro che parte un po' in sordina che però si riprende da metà e ti risucchia nella storia. Attraverso Il Giglio d'oro vivrete il destino di due ragazzi che hanno come obiettivo quello di trovare un equilibrio tra i loro mondi. Kami vuole salvare Lundea e l'unico modo per farlo è uccidere il clone di suo padre sulla Terra e per farlo chiederà aiuto proprio a sua sorella. Astrid, la cui madre non è morta come credeva si renderà conto che non può uccidere una delle due persone che ama di più al mondo, ma può partire, tornare alla sua vera casa e combattere con Kami e i suoi amici.

Il finale è aperto e sicuramente è un libro che merita un seguito, che lo pretende, perché secondo me il bello verrà dopo. Spero che l'autrice ne tenga conto perché c'è davvero del potenziale.


4 stelle su 5



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