Intervista a Monica Schianchi
Buon sabato a tutti!
Oggi vi pubblichiamo l'intervista a Monica Schianchi che si è svolta il giorno 21 gennaio 2015.
Vi lascio alle domande e alle risposte della nostra autrice!
Laura: "Il potere dell'amore - Le guerre dei clan" lo hai scritto che eri molto giovane; cosa o chi ti ha ispirato questa storia? Avevi già uno schema ben delineato della storia o sei partita con un'idea e ti sei lasciata guidare dal "flusso"?
Monica: Ricordo che la prima bozza di idea mi è venuta da piccolissima, la prima volta in cui ho visto "una settimana da Dio", mi piaceva il fatto che si potesse fare qualsiasi cosa solo pensandolo; ma quella è stata una di quelle folgorazioni casuali che a volte mi colpiscono e sulle quali poi io elaboro una serie di connessioni che in apparenza non hanno senso. Ho poi sviluppato i poteri dei personaggi in modo diverso e li ho legati ad aspetti genetici di animali specifici (per quanto restino in grado di fare praticamente ogni cosa). Relativamente alla storia d'amore invece purtroppo non lo ricordo, sono passati davvero un bel po' di anni. Entrambe direi. Adesso quando scrivo cerco di avere la storia abbastanza delineata in mente, ma inizio a scrivere anche se mi mancano alcuni dettagli. Per "Il Potere dell'Amore" ricordo che ero ben organizzata: avevo un quadernino dove scrivevo tutto, e dove avevo organizzato la suddivisione in capitoli e per ogni capitolo quello che sarebbe stato trattato. Adesso, insomma, ho iniziato a scrivere ma il progetto continua a rimodellarsi nella mia mente . Ogni tanto sorgono nuove idee, e poi mi sveglio alle 2 del mattino perché me le devo scrivere. Va beh...ma sto diventando prolissa e sto andando anche fuori tema.
Emiliano: Personalmente mi stavo chiedendo quanto senti cambiato il tuo stile di scrittura e sopratutto qual'è lo stile che più senti vicino a te?
Monica: Lo sento molto cambiato. Lo noto per il fatto di aver scritto il primo molto giovane, ne "il Potere dell'Amore" la parte iniziale la sento abbastanza infantile, mi ricordo che inserivo frasi abbastanza inutili e che le proposizioni erano sbrodolate. Adesso cerco di renderlo molto più fluido, e se posso di controllare i termini che uso. I dialoghi cerco di renderli il più verosimile possibile, a volte sarei tentata di usare male i congiuntivi, ad esempio, solo nei dialoghi, ma poi rinuncio.
David: ti comunico che sono a buon punto del tuo libro “Il potere dell’amore – le guerre dei clan” ma ti volevo chiedere appunto delle delucidazioni che non mi tornano su questo libro e anche qualche curiosità e anticipazione su “Luna Calante”(che non ho ancora avuto il tempo ed il piacere di leggere):
1)In “Il potere dell’amore – le guerre dei clan” viene descritta una storia partendo da una realtà attuale(dei giorni nostri) con ragazzi adolescenti che (malgrado poi una serie di vicissitudini che si presentano nel corso del racconto) conducono una vita alquanto normale perché vanno a scuola, hanno le loro relazioni,litigi,pregi,difetti,ecc…ma anche una vita poi abbastanza avventurosa/movimentata…ma comunque quello che ti volevo chiedere è: 1) come questi ragazzi ,dopo una lunga descrizione del modo in cui conducono la loro vita ,arriveranno a scoprire che all’improvviso hanno dei poteri inaspettati?(non si vede come arrivano ad averli) 2)come dovranno essere gestiti?quanta responsabilità c’è dietro a tutto questo? 3) Poi capito che la storia si ambienta in una certa zona della Liguria…ma potresti darmi una descrizione più chiara, per esempio, di certi luoghi in cui i personaggi si recano? (vedi descrizione mare,spiaggia)…
2) Di “Luna Calante” ho soltanto letto una recensione tempo fa dove spieghi che questo libro è una sorta di spin-off del libro “Il potere dell’amore – le guerre dei clan”.Ma mentre nel primo libro c’è una realtà che inizialmente descrive la vita di tutti i giorni fino a diventare una realtà fantascientifica e avventurosa..in questo libro, da quel che ho a malapena letto, si parla sempre di realtà di questo genere o si va verso una linea di drammaticità o magari sempre un romanzo fantascientifico ma con un po’ di suspense?
Ti ringrazio dell'invito e ti faccio comunque anche tanti tanti tanti complimenti per i tuoi libri e ti auguro di avere davanti una carriera più che brillante che tutto il mondo possa notare e ammirare: BRAVISSIMA!
2. Relativamente alla gestione dei poteri, nessuno deve sapere che loro sono "diversi". Giulia dirà a alle protagoniste femminili e Sandro a quelli maschili che i poteri sono stati donati loro da loro, ma si capisce fin da primo capitolo che questa non è la verità. Gli dicono anche che il loro compito è uccidersi a vicenda, ma noi sappiamo che quella che stanno dicendo non è la verità, ma non sappiamo, contemporaneamente, quale sia la verità (che non ti dico, perché verrà spiegata nel libro)
3. Il libro è interamente ambientato a La Spezia, dove sono nata. Alessia e Sara sono di Bolano, che è un paesino sperduto su per la montagna a nord della città. Da lì non si spostano mai, a volte vanno a Pian di Follo, che è un altro paesino limitrofo. Le spiagge in cui si recano sono: Portovenere, che è abbastanza famoso, è caratterizzata da vie strette e lunghe con le case tutte ammassate, e ci sono varie spiagge sassose, ma questo non lo descrivo mai, non ci ambiento nulla. Il mare descritto nel II capitolo è la Venere azzurra, una spiaggia di Lerici, quella in cui vanno in genere i ragazzi più giovani. La Venere ha la sabbia, il mare non è proprio pulitissimo e quando si arriva c'è una fila di scogli sulla sinistra (c'è un motivo per cui non descrivo la Venere: quando ho scritto la scena per la prima volta avevo 12 anni e non ero mai stata alla Venere azzurra); mi hanno in effetti fatto notare che a volte non descrivo molto i luoghi e cercherò di migliorare nei prossimi libri
Esatto "Luna calante" non è un romanzo, è un racconto di meno di 10 pagine ed è uno spin off legato alla notte in cui i loro poteri vengono "attivati" ed è vista da parte di Davide. Serve per avvicinare alla lettura de "Il Potere dell'Amore" e far notare lo stile (per questo è gratis) comunque grazie!
Mividam: Ho da sempre una curiosità. Noi scrittori usiamo spesso le nostre esperienze per tratteggiare personaggi, ma è raro che ce ne sia uno che ci assomigli molto.Tu hai un personaggio che ti rispecchia? O uno a cui sei particolarmente legata per qualche motivo?
Monica: per "Il Potere dell'Amore" non lo posso dire, ho dato parte delle mie idee ai miei personaggi femminili, ma anche maschili, del romanzo; ma caratterialmente non mi rispecchio in nessuno. Invece un personaggio di "Misandria",uno dei miei futuri romanzi, la penserà esattamente come me, sarà un po' la mia voce ideologica.
Elena: Hai mai pensato di cambiare genere?
Monica: Al libro intendi? O in generale per i progetti futuri?
Elena: Genere di libri (mi sono dimenticata di specificarlo)
Monica: Sì lo sto già facendo! Adesso sto scrivendo un rosa/erotico (per quanto alla fine "Il Potere dell'Amore" aveva entrambi questi elementi), ho iniziato un romanzo fantascientifico/distopico e il mio sogno è quello di scrivere tanti romanzi storici (che sono il mio genere preferito) e qualche giorno fa ho trovato un evento storico a cui voglio legarmi! Ma tra i documenti da cercare e la storia ancora tutta da inventare il romanzo storico è l'ultimo della lista.
Max: Nelle storie che scrivi, c'è qualcosa di tuo?
Monica: se intendi esperienze di vita: sì e no (non ho iniziato a fumare a 11 anni, non ho mai fatto moto cross, non farò medicina) però alcune scene le ho vissute, c'è un estratto in particolare, che in realtà è molto "privato", ed è questo: Immaginò di essere con lui, di poterlo abbracciare e baciare liberamente, mentre un calore indefinito iniziava a salirle da un punto impreciso del torace, risalendo il petto e scemando prima di arrivare alla gola.Qui ho descritto esattamente la sensazione che provo a volte mentre bacio o mentre penso al mio ragazzo. È una delle poche parti che ho modificato dopo averlo conosciuto (il resto l'ho scritto prima di stare insieme a lui, e le sensazioni descritte non le avevo mai provate. Ma questa... È vera)
Ellinor: Innanzitutto complimenti per il tuo romanzo. Ho finito di leggerlo da poco.Volevo sapere se i quattro protagonisti hanno dei modelli reali o sono pura invenzione.
Monica: mi fa piacere che ti sia piaciuto! Sono completamente inventati, con Alessia e Sara però ho dei punti in comune. Alessia è come avrei voluto essere io quando avevo 12/13 anni: indipendente, trasgressiva, forte, bella; però pensandoci adesso la trovo un po'... Forse infantile, almeno all'inizio, poi crescerà. Invece Sara è sinonimo i perfezione: bellissima, intelligente, ammirata. È abbastanza fissata con lo studio e in questo in lei mi rispecchio. con i ragazzi non ho niente in comune, invece, e a volte ho temuto di averli stereotipati un po': pensavo parlassero un po' troppo di ragazze e di sesso.
Ellinor: Ma ti stai già cimentando? Con lo storico, intendo. Hai già pubblicato o stai scrivendo qualcosa?
Monica: No! ho trovato gli eventi storici a cui voglio legarmi solo pochi giorni fa, ma devo studiare tutto, è ambientato nel medioevo (di cui conosco poco, non essendo la mia materia di studio), in sud Italia (praticamente mai stata, ma non so quanto sia rilevante, visto che comunque è ambientato nel 1200/1300) e ci saranno dei riferimenti alla cultura araba (di cui dire che so poco è un eufemismo) senza contare che praticamente non ho trama, ma non ho la mente abbastanza libera per pensarci xD e soprattutto mancano i documenti però forse so il titolo, sono indecisa tra "gli infedeli" o "in nome di Dio" o, per darmi ancora di più delle arie "in nomine Dei" : i titoli mi vengono sempre subito però no è ancora tutto per aria.
Emiliano: Come ti rapporti alla continuity nella tua storia, mi spiego meglio, come la strutturi nel complesso generale della trama?
Monica: non so se ho capito bene la domanda. In genere ogni idea per un libro scaturisce da un dettaglio, al quale si legano altri dettagli, finché mi si delinea nella mente, grossomodo, la storia. La scrivo da qualche parte e se posso la suddivido in capitoli (molto provvisori) in cui mi lascio una traccia, il resto lo strutturo per come mi sento ispirata. non so se ho risposto, ho qualche dubbio su cosa intendevi per "continuity".
Emiliano: Mi riferivo più che altro al collegamento che c'è fra il tuo primo romanzo e il racconto distribuito gratuitamente
Monica: Quello l'ho inserito all'incirca nei primi capitoli (tipo il quinto) e ho cercato di seguire cose dette anche lì:) è stato abbastanza facile, nonostante l'abbia pensato molto tempo dopo, perché era un aspetto che non veniva minimamente trattato, ma in questo modo il capitolo è più completo
1 commenti
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiElimina