Elisa legge...: "Il sentiero d'Inverno (Racconti di sentieri e stagioni Vol. 1)” di Serena De Filippi"

by - domenica, marzo 29, 2015

Ed ecco qua la mia prima recensione, sono emozionatissima, davvero!
Come primo mio articolo, ho pensato di lasciarvi la recensione di questo fantastico racconto che mi ha colpita molto e che ha lasciato un grandissimo segno in me.
Non so bene come "presentarmi", perciò vi lascio direttamente alla scheda tecnica e alla mia recensione, che contiene spoiler del racconto! Perciò fate attenzione!

Titolo: "Il sentiero d'Inverno (Racconti di sentieri e stagioni Vol. 1)"
Autrice: Serena De Filippi
Editore: Self Publishing
Genere: Racconto Rosa
Numero di pagine: 71
Prezzo: 0.99€ (Gratis con Kindle Unlimited)

Sinossi:
Costretta a crescersi e ad abbracciarsi nell’inverno del suo cuore per proteggersi dal gelo, fugge a New York da un paesino in provincia di Bologna. Il suo presente scorre tranquillo, l’acqua di fiume che si getta nel mare, tra un lavoro illegale per l’anima e un coinquilino gay che vive come in un cliché. Ogni tanto starnutisce ricordi pesanti, fino a quando non ritorna la sua equazione irrisolta - e ogni passo la conduce sul sentiero che sin da bambina le faceva tremare il cuore: diventare un’adulta, senza più l’ombra del padre a tenerle la mano.
Non esiste un modo giusto per dire addio, ma Beatrice è costretta ad affrontarne diversi; dalla morte improvvisa del padre alla perdita del suo primo grande amore, sembra che ogni biglia del suo destino continui a innamorarsi del caso sbagliato.

Dal racconto:
"Avevo otto anni.
Non sapevo cosa significasse l’espressione papà è andato su in cielo; non frequentavo ancora il catechismo e la nostra famiglia si incamminava verso la chiesa solo per battesimi, matrimoni e funerali. Eravamo la gente che preferiva pregare sul cesso o mentre tagliava il soffritto per il ragù.
Quando mi illustrarono, o cercarono di farlo, il perché della sua morte, continuavo a ripetermi che aveva fatto fin troppa strada, per uno che non correva mai e che, pareva, volesse farsi una passeggiata lunga lunga, dalla quale non sarebbe tornato; lo avremmo ritrovato poi. Me lo immaginavo stanco, scatarrando. Maledicendo quel vizio maledetto – cartine e tabacco. Ma papà non aveva fatto poi così tanta strada. Aveva fatto dodici passi dalla porta di casa alla vecchia stalla dei cavalli, dove ci aveva fatto il suo laboratorio, quando nonno era morto e nonna aveva smesso di vivere di cose che non erano più.
Aveva fatto dodici passi.
Gli stessi che avrei fatto io prima di cominciare a morire di incoscienza."

Prossime pubblicazioni di questa collection:
1. Il sentiero di primavera (Danny) - 21 Marzo
2. Il sentiero d'estate (Alessandro) - 21 Giugno
3. Il sentiero d'autunno (Eva) - 21 Settembre
4. Passarono stagioni - 21 Dicembre


Biografia:

Serena De Filippi è nata a Catania nel 1991, e si è trasferita a Modena all’età di diciassette anni. Innamorata da sempre dei libri, ha cominciato a scrivere le prime storie da tredicenne sognante, che ora sono chiuse nel cassetto a prendere polvere (ogni tanto le legge al suo gatto, ma questo non ditelo troppo in giro). Nel 2010 approda nel sito EFP e comincia a scrivere fanfiction su Harry Potter, fino a quando non si dedica a una scrittura più personale. Principalmente scribacchina di storie drammatiche e rosa, non disdegna le commedie, l’horror e il fantasy: il suo sogno è di pubblicare un romanzo di ogni genere, adottare una colonia di gatti e vivere in una casa piena di libri. Nel 2014 ha pubblicato il primo racconto “Il sentiero d’inverno” della collection “Di sentieri e stagioni”. Seguiranno Il sentiero di primavera, Il sentiero d’estate, Il sentiero d’autunno e Passarono stagioni, oltre al romanzo “Buonanotte sognatori”, in uscita il 25 febbraio.

Link d'acquisto: http://www.amazon.it/Sentiero-dInverno-Racconti-sentieri-stagioni-ebook/dp/B00RBV02ZO/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1421017723&sr=1-1&keywords=il+sentiero+d%27inverno


Ed ora, ecco a voi la mia recensione:

“New York non faceva bene ai provinciali. Bea stessa ne era rimasta vittima, affascinata dalle mille luci – ma era un gratta e vinci, raschiata via la striscia grigia, si perdeva, sempre, e scoprivi che restava ben poco dei bagliori. Era una notte eterna, senza stelle e senza luna, e pure senza fortuna.”

Bea è una ragazza come tante, che è costretta a crescere –purtroppo- troppo in fretta a causa delle morti delle persone che lei ama: prima il padre, poi la madre. Ed ecco che arriva lui, Alessandro, che conquista il suo cuore. Si innamorano, ma egli ha una fidanzata. Si amano di nascosto, con passione, con desiderio. Ardono come una fiamma e proprio come una fiamma la loro storia brucia in fretta.
E’ dopo la rottura con Alessandro che la giovane decide di trasferirsi a New York, dove inizia a lavorare come “intrattenitrice” –prostituta- di ricconi. Ma non sempre le cose vanno bene, tanto che interrompe il suo lavoro a causa di una bruttissima esperienza. Ed è Danny –il suo migliore amico nonché coinquilino- a raccogliere i suoi cocci: quelli della brutta esperienza e del ritorno di fiamma, di Alessandro che una notte va da lei e col quale fa l’amore. La vita, però –si sa- è infame e anche Danny le verrà presto portato via. A Bea non resta che la piccola vita che ora cresce in lei.

“Era la condanna del primo amore, dell’anima gemella. E’ una tossina che crea dipendenza. E sai che ne morirai, ma continuerai a berlo, il veleno, perché è dolce, come morire in mare.
Continuerai a drogarti di memorie fresche, dal profumo di rose.”

Ed ecco che, quando la piccola Eva ha cinque anni, inizia a fare domande: chi è il mio papà? Chi è, chi è, chi è, chi è? E sarà proprio la vita a risponderle: Alessandro troverà le due e finalmente Bea può abbracciare il suo Gigante per la vita.

Questo racconto –a mio modesto parere- è pura poesia: mai volgare, mai banale, mai eccessivo, mai logorroico. Lascia libero spazio all'immaginazione, ma al tempo stesso le scene sono descritte in modo divino, tanto che t’appaiono davanti agl’occhi.
Lo stile di Serena è uno stile che a me piace definire “retrò”, uno stile che ti catapulta nel passato –durante gli anni ’60- e ti fa battere forte il cuore, regalandoti mille emozioni.

Insomma: questo racconto è qualcosa di speciale, che vi terrà incollati alle pagine.
Vi farà battere il cuore.
Vi farà piangere.
Vi farà sognare.
Vi farà vivere.

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1 commenti

  1. Io lo ho nel Kindle, ma ancora non sono riuscita a leggerlo xD quando avrò più tempo ;) ovviamente farò la recensione, come sempre :) ho letto un estratto e sembra molto carino :)

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