RECENSIONE | Tutto a posto tranne l'amore di Anna Premoli

by - mercoledì, febbraio 24, 2021


Scrigno,
la nostra Manuela ci parla del nuovo romanzo di Anna Premoli, Tutto a posto tranne l'amore, edito Newton Compton.



TITOLO: Tutto a posto tranne l'amore

AUTORE: Anna Premoli

EDITORE:  Newton Compton

GENERE: Romance

PREZZO: ebook 5.99/cartaceo 12.00


Ludovico Paravicini è decisamente prevenuto in fatto di donne, ma chi non lo sarebbe, al posto suo? L’epilogo del suo grande amore è stato infatti davvero infelice. In una parola: divorzio. E per giunta non è stato nemmeno amichevole: Ginevra, la sua ex moglie, anni fa ha fatto armi e bagagli e preteso da lui un lauto assegno di mantenimento, autorizzandolo a pensare il peggio di lei. E adesso Ludovico sarebbe ben lieto di continuare a nutrire questa convinzione. Ma all’improvviso Ginevra ricompare e sembra molto determinata a fargli cambiare idea. A volte capita che le persone che si pensa di conoscere meglio riservino delle sorprese assolutamente imprevedibili. E non è detto che queste sorprese




Ludovico è il meno solare, quello più riflessivo, il meno brillante del gruppo. Ha un matrimonio fallito alle spalle che lo ha incattivito e reso ancora meno socievole del solito. Da quando la moglie l'ha lasciato non ha trovato più nessuna voglia di ricostruirsi una vita affettiva stabile. 
Ginevra è l'ex moglie che l'ha mollato per un altro e che gli è costata un cospicuo assegno di mantenimento mensile. Ludo da quel divorzio ne è uscito a pezzi, in fondo pensava di conoscerla dopo cinque anni di matrimonio e invece... 

Tutto cambia nel momento in cui Ginevra chiede ed ottiene dal giudice la revisione dell'assegno di mantenimento oltre alla restituzione di tutti i soldi ottenuti fino a quel momento. Ludo assistito da Viola è un po' confuso, non riesce a capire le reali intenzioni di Ginevra e questa cosa lo sta rendendo più irritabile del solito. Non aiuta una madre impicciona che vuole convincerlo ad andare in palestra e rimettersi in forma. 

Quando sono tornata a casa dal tribunale, mi sono messa a rimettere a posto il mio appartamentino per svuotare un po’ la testa dai pensieri, ed è saltato fuori l’invito; prima di poter cambiare idea, ho composto il numero di cellulare di Fabrizio e gli ho chiesto di farmi un favore. Se è rimasto sorpreso nel sentirmi dopo tutto questo tempo o stupito della mia richiesta, va detto che l’ha nascosto piuttosto bene. Anzi, ha riso a lungo e alla fine ha solo commentato: «Tu vuoi proprio che Ludo mi spacchi la faccia…». Ma era un commento amichevole, sapeva che in fin dei conti era stato lui a innescare la miccia col suo invito. Perciò mi sono guardata bene dal chiedergli come mai gli fosse venuto in mente di invitarmi. 

In questo libro non assistiamo al lento avvicinarsi di due persone agli opposti, quella curiosità di conoscersi meglio, quel batticuore nel vedere colui/colei che ci piace molto e con cui vogliamo stabilire una connessione profonda. In questa storia troviamo un matrimonio finito, due ex coniugi che non si sono mai chiariti e due anime perse che non sanno come ritrovarsi. 

Ludo è un uomo di quasi quarant'anni, non in forma smagliante ma è anche vero che non sta passando un periodo molto felice. Non si è mai lasciato davvero alle spalle il matrimonio finito male, non ha trovato molto interesse in altre donne, ha un buon lavoro che va bene e lo aiuta almeno a non lasciarsi andare alla tristezza ma è come se l'uomo che era un tempo fosse uscito di casa con Ginevra da quel giorno di tre anni fa. Il suo carattere non è mai stato molto diverso ma a quei tempi l'intesa con Gin c'era eccome, non era un problema che avesse un carattere chiuso e riservato, la moglie era un vulcano di energia che faceva per entrambi. 

Ginevra ci viene presentata non nel migliore dei modi, una stronza che ha mollato il marito per andare a vivere con un altro e una donna ingrata che non contenta ha preteso un cospicuo mensile per essere mantenuta. Sulla carta non parte benissimo ed ero un po' preoccupata di non rimanere obbiettiva. Eppure mentre leggiamo questa storia, veniamo a sapere retroscena interessanti, questioni rimaste in sospeso, silenzi che si sono ingigantiti fino a divorare tutto il bello che c'era tra loro. Ginevra non è mai stata una donna sicura di se, avere a fianco un uomo imponente e sicuro come Ludo non ha aiutato. Lui ha sempre pensato che le sue grane lavorative l'avrebbero annoiata, lei lo vedeva come un modo per farle capire che non avrebbe potuto capire visto che era una semplice segretaria, a lungo andare invece di chiarirsi e lentamente la relazione si è rovinata, l'amore non bastava più. 

Le colpe non sono mai solo da una parte, quando una relazione finisce non è mai totalmente solo uno dei due che sbaglia. E' vero Ludo non si è innamorato di un altra e l'ha lasciata ma la mancanza di dialogo e l'insicurezza di Ginevra hanno fatto buona parte del lavoro per logorare il loro rapporto. Quello che li aveva uniti in matrimonio sembrava non esistere più e la storia è finita nel peggiore dei modi. Raccontare la storia dal punto di vista di entrambi i protagonisti in questo caso era indispensabile per conoscere davvero a fondo e meglio la storia nella sua visione completa. 

Mi guarda con curiosità. «E non siamo fuori tempo massimo?», chiede con tatto. 
«Solo se pensi che sia così». 
«Ma noi… non siamo… in un periodo molto confuso delle nostre vite?». Pare che lo stia domandando con il chiaro intento di essere smentita. 
«Ti svelerò un segreto: siamo tutti perennemente in confusione. Qualcuno finge solo meglio di altri». 
Il mio punto di vista pare convincerla perché mi sorride, e io mi ritrovo ad accarezzarle il viso. 


In questo terzo ed ultimo volume, Anna è riuscita a stupirmi ancora. Ha preso una coppia separata e ha fatto un lento percorso per riconnetterli, sarei davvero curiosa di sapere se la storia raccontata ha avuto un cambio in corsa, se leggerete questo romanzo capirete di cosa parlo, non voglio davvero anticiparvi nulla. Una storia di confusione, rabbia, questioni irrisolte e anime affini che devono solo ritrovarsi. Ho davvero apprezzato la presenza di una mamma impicciona, la sempre presente signora Fumagalli, un cagnetto adorabile ed è come sempre un piacere ritrovare gli amici Lorenzo ed Edoardo e le loro perle di saggezza. Se cercate una storia leggera ma non troppo, uno slow burn ben gestito ma soprattutto volete sapere come si chiudono le vicende del gruppo di amici, non perdete tempo e andate a leggere questo libro. Avrei dato un voto ancora più alto del secondo ma visto che l'avevo già valutato al massimo posso solo assegnare cinque stelle!

5 stelle su 5
Alla prossima,
Manuela





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