cignonero edizioniDark romanceE.M. HullLo scrigno delle lettureProdottoFornitoDarecensioneThe Sheik - Il fascino della bestia
RECENSIONE: The Sheik - Il fascino della bestia di E.M. Hull
Buongiorno Scrigno!
Oggi vi parlo di The Sheik - il fascino della bestia di E.M. Hull che è uscito da pochi giorni con la Cignonero Edizioni.
TITOLO: The Sheik - Il fascino della bestia
AUTORE: E.M. Hull
EDITORE: Cignonero Edizioni
GENERE: Dark Romance
PREZZO: ebook 3.99/cartaceo 12.00
1919.
Una spedizione in solitaria nel deserto: è così che Diana Mayo, giovane aristocratica inglese, ha intenzione di festeggiare il suo ventunesimo compleanno. A nulla valgono le proteste di suo fratello Aubrey e lo sconcerto dell’opinione pubblica. Diana è arrogante e volitiva, cresciuta come un ragazzo, interessata solo allo sport e ai viaggi, e convinta di essere invincibile e intoccabile. Ma non sa che tra le dune sconfinate e le pianure sabbiose, c’è un uomo che la conosce e che prepara la sua trappola. E le sue intenzioni non sono onorevoli.
Ahmed Ben Hassan è lo sceicco di una potente e selvaggia tribù del deserto. È bello, ricco e colto, straordinariamente crudele e molto incline a soddisfare ogni capriccio. E non prova alcuna pietà per quella giovane viziata e ribelle, che crede di avere il mondo in pugno. Il suo obiettivo è farla sua, domarla, renderla schiava. Ma Diana è un osso duro, Diana non vuole piegarsi, e l’odio che brucia nei suoi occhi è un incentivo alla vendetta. Perché Diana è inglese e Ahmed Ben Hassan ha più di un motivo per odiarla, ma non riesce a capire cosa sia quella strana sensazione che lo spinge a desiderarla più di ogni altra cosa al mondo. Non sa cosa sia, sa solo che non vuole provarla.
Perché nel deserto non c’è spazio per l’amore.
Un romanzo spregiudicato e sconvolgente, estremamente attuale.
Una storia d’amore e passione che è la matrice perfetta di ogni dark romance.
Diana Mayo è la nostra protagonista, una giovane donna avventurosa, senza paura e fiera, cresciuta senza genitori ma con una fratello che l'ha tirata su come se fosse un piccolo maschiaccio. Diana non conosce l'amore, persino con il sangue del suo sangue non va d'accordo, è un quieto vivere, si sopportano a malapena, ed è convinta che non proverà mai niente di romantico per un uomo. È decisa a intraprendere un viaggio, un viaggio che l'alta società a cui appartiene disapprova e di cui mormora, attraverso il deserto. Suo fratello Aubrey non l'accompagnerà, sarà sola con la guida che ha assunto per scortarla fino lì. Tutti gli avvertimenti, tutti i tentativi di dissuaderla sono vani, il suo carattere battagliero e indipendente la spingono a muoversi, a fare quello che vuole della sua vita.
Un po' inconsciamente pensa di vivere un sogno, che tutto andrà bene, finché non incontra lui.
Ahmed Hassan è uno sceicco; freddo, crudele, non si fa scrupoli quando vuole ottenere qualcosa. E quel qualcosa è una persona, una donna che ha spiato, osservato, e scelto per farla diventare la sua schiava. La rapisce e la rinchiude nel suo mondo, nella sua tenda, tra ricchezze e sopprusi. Ahmed è un uomo libero, non rispetta le leggi, è brutale, violento e senza cuore. È l'aguzzino da temere, l'uomo da cui fuggire, il padrone a cui obbedire e non far arrabbiare per non rischiare di morire.
“E ora, per la prima volta si trovava di fronte ad una volontà più forte della sua, per la prima volta, qualcuno più arrogante e risuluto la teneva in pugno.”
Ho visto la cover di questo romanzo e me ne sono innamorata, ho letto la trama e ho detto: “Okay, devo assolutamente leggerlo.” Ho un debole per le storie ambientate nel deserto, in mondi a me sconosciuti, mai visitati, quasi irraggiungibili, e con personaggi che sembrano avere carattere da vendere. È inutile dire quindi che avevo delle aspettative abbastanza alte. Aspettative che purtroppo non sono state soddisfatte. Se le prime pagine mi avevano incuriosito, spinto a proseguire a leggere, man mano che andavo avanti qualcosa mi ha fatto storcere la bocca. I tagli brutali che l'autore ha fatto. Scene che potevano essere descritte, ampliate, continuate, venivano interrotte, lasciandomi lì a dire: “E poi? Voglio leggere di più.”
I personaggi principali sono interessanti, hanno una storia da raccontare, qualcosa da trasmettere al lettore, ma il tutto viene un po' smorzato dal poco approfondimento che c'è stato. Il personaggio di Maya è sicuramente innovativo per quell'epoca, è una donna che rischia, sovverte le leggi di quel tempo, dell'alta società e di quello che ci si aspetta da lei. Si diverte ad andare controcorrente, a sfidare gli altri, e lo fa anche con un po' di presunzione. Ahmed è un personaggio complesso, affascinante, misterioso, che non sono mai riuscita ad inquadrare. È freddo, scostante, arrabbiato, eppure è un uomo pronto a sacrificarsi per il suo popolo, riusciamo anche a vedere il lato più buono quando è in compagnia del suo unico vero amico. È un'enigma che non sono riuscita a risolvere, e questo non è sempre un male.
Se presi singolarmente Maya e Ahmed possono funzionare, insieme non sono riusciti ad emozionarmi. Ho trovato la loro relazione assurda, quasi priva di logica. Lei odia lui, come è giusto che sia visto che l'ha resa prigioniera e costretta ad avere rapporti, ma poi d'un tratto appare al lettore innamorata. Senza sapere come ha fatto, cosa le ha fatto scoccare la scintilla. È successo e basta, e questo mi ha lasciata spiazzata.
“Perché sei così fredda?" Brontolò. "Baciami, piccola scheggia di ghiaccio.”
The Skeik è un romanzo che non mi sento di bocciare del tutto, anche perché è stato scritto in un'altra epoca, quando il romance era visto in modo diverso, quando a sconvolgere erano episodi di questo genere, descritti sul filo dell'acqua, senza troppi particolari. Se fossimo ancora nel 1919, se non sapessi quello che so, e non leggessi quello che leggo, promuoverei a pieni voti questo romanzo.
Per quelli che sono i nostri giorni posso dire che ha un grande potenziale, è un romanzo che poteva essere diverso, che poteva trattare un tema particolare e farlo in maniera eccelsa. Ci sono parti del romanzo che estrapolate, prese una per una funzionano, sono belle, affascinano il lettore, ma è l'insieme che non funziona tanto. Arrivata all'ultima pagina mi sono sentita orfana della passione, della rabbia, persino della brutalità, ma anche e soprattutto dell'amore.
Sicuramente vi consiglio di leggere questo libro senza troppe pretese ma per fare un viaggio in un deserto mozzafiato, tra il vento caldo e le insidie che lo animano, e per fare la conoscenza di due personaggi di cui non si legge tutti i giorni.
E come sempre aspetto il vostro parere.
Sicuramente vi consiglio di leggere questo libro senza troppe pretese ma per fare un viaggio in un deserto mozzafiato, tra il vento caldo e le insidie che lo animano, e per fare la conoscenza di due personaggi di cui non si legge tutti i giorni.
E come sempre aspetto il vostro parere.
3 stelle su 5
Alla prossima,
Elena
Alla prossima,
Elena
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