RECENSIONE | Ten below zero di Whitney Barbetti

by - lunedì, dicembre 10, 2018

Scrigno,
Giovanna vi parla di un altro romanzo inedito in Italia, questa volta tocca a Ten below zero di Whitney Barbetti.


TITOLO: Ten below zero

AUTRICE: Whitney Barbetti

SERIE: stand alone

GENERE: Romance

Prezzo: ebook 3,75€ cartaceo 11,55€


Mi chiamo Parker. Il mio corpo è segnato da cicatrici di un attacco che non ricordo. Non voglio ricordare. Scelgo di vivere la mia vita attraverso l'osservazione, non attraverso l'esperienza. Mentre la gente ride, si bacia e si connette, io sono nell'angolo. Guardarli in diretta. Sono indifferente a tutto, a tutti. L'unica emozione che provo con qualsiasi tipo di profondità è il fastidio, e lo sento spesso. 

Un messaggio di testo inviato al numero sbagliato si rivela essere la mia rovina. 

Il suo nome è Everett, ma io lo chiamo scortese. E' insistente, arrogante, affolla il mio spazio personale, e peggio ancora: mi fa sentire. 

Sceglie di indossare sempre tutto nero, sempre, come se stesse aspettando di partecipare ad un funerale. Probabilmente perché lo è. 

Everett sta morendo. E sta passando i suoi ultimi giorni vivendo, vivendo veramente. Così facendo, mi costringe a sentire, a guarire. Per venire faccia a faccia con i demoni che ho soppresso nella mia memoria. 

Mi fa male, mi realizza, mi completa, mi completa. E ancora, sta morendo.


Parker ha una vita monotona, studia, lavora ed ha un’unica amica, Mira, la donna che l’ha salvata tre anni fa. 
Ciò che le è successo a diciotto anni le ha cambiato la vita, ma lei preferisce non darci peso. Non vuole lasciarsi né coinvolgere né trasportare da nessuno. Non vuole provare assolutamente nulla, perché altrimenti significherebbe ricordarsi quel che le è successo.

Una sera arriva un messaggio per sbaglio, da parte di un certo Everett. Il messaggio non era indirizzato a Parker, ma ad una certa Sarah, una persona che lei non conosce. Parker, presa dalla noia, decide di rispondere a questo messaggio e decide di incontrarlo, fingendosi l’altra donna.

A questo incontro conoscerà Everett, il ragazzo vestito sempre di nero e con lo sguardo di ghiaccio. Everett sta morendo, ha un cancro al cervello e nonostante gli sia stato proposto di sottoporsi all’intervento, preferisce non farlo. Ha ventisei anni e per la terza volta sta di nuovo affrontando questa malattia. Everett preferisce non sottoporsi a questo intervento perché, la seconda volta che si è ammalato, la malattia gli ha portato via molti ricordi importanti della sua vita e non vuole perdere quei momenti importanti. 

"Non ho bisogno di migliaia di persone per sapere che sono esistito. Voglio solo che qualcuno sappia che sono vissuto"

Everett decide di godersi il tempo che gli resta, si licenzia e assieme a Parker partono per un viaggio. I due non si conoscono, ma Everett riesce a capire Parker meglio di chiunque altro. 
Parker comincerà a provare sentimenti nei confronti di Everett e per paura, inizierà ad allontanarsi.
In questo viaggio avranno modo di conoscersi meglio, scoprendo ogni giorno qualcosa l’uno dell’altro, riuscendo poi ad instaurare un equilibro di coppia. Ma queste due persone danneggiate riusciranno a salvarsi a vicenda? 

"Non voglio semplicemente esistere, Parker. Voglio vivere. Voglio lasciare il mondo con quel dolce momento"

Whitney Barbetti, attraverso il suo modo di scrivere, ti rende partecipe della storia, provando milioni di emozioni amplificate. 
Leggendo la storia la prima cosa che ho pensato è: quanto sarà stato difficile scrivere una cosa del genere? Io ogni volta che giravo pagina, ero in lacrime. Ebbene, per la Barbetti questo è stato il libro più facile che lei ha scritto.
Ci sono scene davvero strappalacrime, soprattutto alla fine. Ero una fontana. 

Parker è molto fragile, dopo quello che ha subito, preferisce essere invisibile al mondo e vivere la sua vita monotona. Everett, nonostante stia per morire, vive la vita con un certo brio, non ponendosi limiti o problemi. D’altronde la vita è una sola, che cosa avrebbe mai potuto fare un ragazzo di ventisei anni se non godersi il tempo che gli restava?

"Qui dentro”, disse, spingendo la pelle sopra il mio cuore, “sei dieci sotto zero. E tu sei più vicino alla morte di me"

L’unica cosa che non torna, ma non ci ho fatto nemmeno tanto caso alla fine. Everett è un alcolizzato, ma nel momento in cui Parker gli dice che dovrà smettere di bere, lui smette subito. Io mi dico che smetterò di mangiare junk food, eppure sono sempre lì a mangiarlo. Ma come ho detto, non è una cosa importante da avermi stravolto la lettura. 

Un libro assolutamente consigliato!

Al momento la Whitney Barbetti non ha in programma libri da pubblicare in Italia, ma rispondendo ad una mia domanda mi ha detto che ci sta lavorando, perché spera davvero di poter pubblicare un suo libro da noi.

5 stelle su 5/indimenticabile

A presto, 
Giovanna. 


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