REVIEW TOUR: Figli di sangue e ossa di Tomi Adeyemi

by - giovedì, ottobre 04, 2018


Scrigno,
oggi ho l'opportunità di parlarvi del nuovo fantasy arrivato qui in Italia grazie alla Rizzoli. Si tratta di Figli di sangue ed ossa di Tomi Adeyemi uscito il 2 Ottobre!


TITOLO: Figli di sangue e ossa

AUTORE: Tomi Adeyemi 

EDITORE: Rizzoli 

GENERE: Fantasy 

PREZZO: € 9,99 eBook , € 18,00 cartaceo


Un tempo i maji, dalla pelle d'ebano e i capelli candidi, erano una stirpe venerata nelle lussureggianti terre di Orïsha. Ma non appena il loro legame con gli dei si spezzò e la magia scomparve, lo spietato re Saran ne approfittò per trucidarli. Zélie, che non dimentica la notte in cui vide le guardie di palazzo impiccare sua madre a un albero del giardino, ora sente giunto il momento di rivendicare l'eredità degli antenati. Al suo fianco c'è il fratello Tzain, pronto a tutto pur di proteggerla, e quando la loro strada incrocia quella dei figli del re si produce una strana alchimia tra loro. Ha inizio così un viaggio epico per cercare di riconquistare la magia, attraverso una terra stupefacente e pericolosa, dove si aggirano le leopardere delle nevi e dove gli spiriti vendicatori sono in agguato nell'acqua. Un'esperienza umana che non risparmia nessuno, in un turbine di amore e tradimento, violenza e coraggio. Nella speranza di ridare voce a un popolo che era stato messo a tacere.


Finalmente vi parlo di questo bellissimo fantasy che mi ha conquistato già dalle prime pagine, anzi direi dalla trama! Dopo aver visto su Instagram la versione inglese, con il titolo Children of blood and bone, non vedevo l’ora di leggerlo in italiano quindi Rizzoli mi ha fatto proprio un regalo. Beh, bando alle chiacchiere e scopriamo insieme questo mondo. 
«Perché la magia scomparisse per sempre, tutti i maji dovevano
morire. Una volta assaggiato quel potere, non avrebbero
mai cessato di lottare per riaverlo.»
Tutti i maji…
Ci troviamo in un mondo in cui la magia è stata distrutta, non è più possibile utilizzare i propri poteri e i maji sono quasi scomparsi del tutto. Loro erano l’unico collegamento tra le divinità e dopo il raid si è completamente spezzato. Il re Saran, dopo che i maji hanno ucciso la sua famiglia, ha deciso di sterminare quelli ormai adulti e lasciar vivere solo i figli che ancora non conoscevano la magia. Quest’ultimi sono chiamati indovini e si riconoscono per i loro capelli bianchi, sono emarginati, l’ultima classe sociale. Sono trattati al pari delle bestie e lottano ogni giorno per la vita. 

Zélie e Tzain sono solo due bambini quando la loro Mama viene brutalmente uccisa durante il raid a causa del suo essere un Mietitore. Un ricordo doloroso che ancora adesso a distanza di ani alimenta la rabbia e il dolore dei due. Sono rimasti solo con Baba, riescono a stendo a sopravvivere e le tasse da pagare diventano ogni giorno sempre più schiaccianti. Il ricordo della magia di Mama è vivido nella mente di Zélie e ha sempre pensato che una volta diventata grande sarebbe stata come lei, ma tutti i suoi sogni sono andati in fumo. Le uniche cose che le restano sono il suo spirito da combattente la determinazione nel non soccombere alle guardie. Quando per l’ennesima volta deve pagare le costose tasse al re, decide di partire insieme al fratello per andare a vendere il pesce migliore al mercato ed è proprio lì, nella terra del Re, che le cose prenderanno una piega inaspettata. 

Amari e Inan sono rispettivamente la figlia e il figlio del re Saran. Sono cresciuti secondo delle regole rigide, per loro la magia rappresenta il male in assoluto, ha distrutto la loro famiglia e il suo ritorno segnerebbe la fine di tutto. Amari è una ragazza rinchiusa nella sua gabbia dorata, prova timore verso suo padre e non ha alcun tipo di legame con sua madre. È completamente da sola ad eccezione di Binta, la sua unica amica e confidente che le viene strappata via dal suo stesso padre. In quel momento, quando il dolore della perdita e delle ingiustizie iniziano a farsi strada in lei, si accende il lei uno spirito combattente che le farà incontrare Zélie e suo fratello. 
Uccidila.
Uccidi la sua magia.
Ho un piano, devo per forza seguirlo.
Tuttavia, Amari quando è scappata ha portato via con sé la preziosa pergamena che permette ai maji di avere indietro la loro magia e quando Zélie la sfiora sente montare dentro di sé la magia che prende a scorrerle nelle vene rendendola più viva. Il re non è contento di ciò che è accaduto e incarico Inan e il suo esercito di uccidere la ragazza e portare indietro sua sorella e la pergamena. 

Inizia così un incredibile viaggio per i nostri protagonisti che si troveranno a fronteggiare eventi più grandi di loro. La magia può ritornare, ma dovranno combattere e soffrire per poterla riavere. 
La visione si esaurisce, ma un sussurro resta, una parola che
vacilla nelle tenebre della mia mente.
«Vivi» riesce a dire il suo spirito. «Qualunque cosa tu faccia,
sopravvivi.»
Non posso svelarvi molto altro della trama perché vi rovinerei il libro, ma posso garantire che non manca l’azione! L’autrice ha creato un mondo oserei dire perfetto, ogni cosa è stata scritta nei dettagli e si riesce a percepire tutto. L’ambientazione mi ha veramente stupito, non avevo mai letto un fantasy con questo background. Un’altra delle tante cosa che ho amato di questo romanzo sono i personaggi! 

Inan è un ragazzo plasmato al padre, sembra quasi una marionetta nelle sue mani ed è determinato nel credere a lui. Ha paura di ciò che è diverso, di scoprire che tutte le sue convinzioni siano sbagliate, ma come dice Amari in fondo a un cuore buono. Zélia è un’eroina dai capelli bianchi e la pelle scura, testarda e coraggiosa che trova il modo di combattere per la sua gente. Amari è una principessa che scopre chi è veramente nel momento in cui si avventura in questo viaggio, è un personaggio che matura molto durante il libro e che ho apprezzato molto. 
Siamo tutti figli di sangue e di ossa.
Strumenti di vendetta e virtù.
Il libro è narrato dal POV di Zélia, Amari e Inan e questo ci permette di avere sempre una visiona a trecentosessanta gradi sulla storia. È presente un tocco d’amore che mi è piaciuto molto e spero sia sviluppato meglio nel libro successivo perché alcune cose non mi sono molto chiare. 

Sono rimasta stupita dalle note che l’autrice ha lasciato alla fine del libro in cui spiega come si sia ispirata a fatti di cronaca accaduti ai danni della popolazione di neri da parte della polizia. Ha dato davvero vita a un romanzo che combatte le differenze, la diversità e racconta anche come la paura porta a commettere atti atroci ai danni di chi consideriamo diverso. 

In conclusione, ho adorato ogni capitolo e sono arrivata alla fine trattenendo il fiato. Non mi resta che aspettare che la Rizzoli ci porti presto il prossimo volume per continuare a immergimi in questo mondo.

5 stelle su 5

A presto,
la vostra Alexia

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