REVIEW PARTY | Voce del mare di Natasha Bowen
oggi vi parlo del nuovo romanzo Voce del mare di Natasha Bowen targato Mondadori.
TITOLO: Voce del mare
AUTORE: Natasha Bowen
GENERE: Fantasy/retelling
EDITORE: Mondadori
PREZZO: € 9,99 ebook/ € 19,90 cartaceo
Un tempo, quando era ancora umana, Simi pregava gli dèi. Ora che è una sirena, una Mami Wata, è al loro servizio, anche se non riesce a rinunciare ai ricordi della sua vita precedente. Il suo compito, come quello delle sue sei sorelle, è di cercare e raccogliere le anime degli uomini e delle donne gettati in mare dalle imbarcazioni cariche di schiavi dirette al Nuovo Mondo; e, dopo averle onorate, fare in modo che possano tornare, benedette, alla loro terra d'origine. Ma un giorno, quando da una di quelle navi viene buttato in acqua un ragazzo ancora in vita, avviene l'impensabile. Simi decide di portarlo in salvo, contravvenendo così a una delle più antiche e inviolabili disposizioni divine. Per fare ammenda, sarà costretta a recarsi al cospetto di Olodumare, il Creatore Supremo, ma per poterlo incontrare, dovrà prima affrontare un viaggio pieno di ostacoli, nel corso del quale incontrerà terre ricche di insidie e creature leggendarie e si ritroverà ancora una volta a sfidare gli dèi, mettendo a rischio non solo il destino di tutte le Mami Wata ma anche quello del mondo così come lo ha conosciuto fino ad allora.
Voce del mare è un romanzo straordinariamente poetico e potente, un esordio salutato da Nicola Yoon come "uno dei fantasy più epici e originali che abbia mai letto. Una storia che resterà con me a lungo".
Simidele è una sirena, più precisamente una Mami Wata, figlia di Yemoja. Ha il compito di accogliere le anime che spirano in mare e pregare per benedirle nel loro viaggio verso Olodumare. Il suo ruolo è importante e non deve fare altro. Inoltre, deve celarsi agli occhi degli umani e attendere tra le acque la prossima anima vittima della crudeltà dell’uomo.
Simidele è stata trasformata tre anni prima, ma ancora non riesce a distaccarsi del tutto da chi era prima. Ci sono profumi, suoni o frammenti di immagini che vivono ancora nel suo cuore e quando torna sulla terraferma riesce a ricordare. Ma la sola cosa che lei deve fare è nuotare tra le onde del mare e dimenticare.
Un giorno le acque del mare accolgono un ragazzo: Kola. Kola non è morto, però, è solo gravemente ferito e Simidele prenderà una decisione che la metterà in pericolo. Salvando Kola, Simi scuote l’equilibrio precario che governa il suo mondo e ci sarà un prezzo da pagare. Dovrà trovare il modo di sistemare le cose e questo la porterà a intraprendere un viaggio proprio insieme a Kola.
Durante questo viaggio la sua parte più umana sarà sempre più in superficie, ma dovrà fare attenzione ai sentimenti umani perché lei non può permettersi di provarli. Dovrà fare attenzione ai molteplici ostacoli che troverà sul suo cammino e più di tutto dovrà proteggere il suo cuore da Kola. Simi e Kola saranno aiutati da personaggi interessanti e diversi tra loro che arricchiranno ancora di più il tutto. Uno in particolare, ne sono sicura, vi conquisterà!
Kola e Simidele mi sono piaciuti, anche se mi aspettavo un tocco di romance in più. Leggiamo del loro amore, di questo sentimento puro che nasce piano piano tra loro, ma l’ho trovato un po’ sottotono. Tuttavia, tutto quello che c’è intorno compensa questa carenza.
Voce del mare è un romanzo che ho iniziato senza aspettative e non credevo potesse piacermi così. Affascinata dalla copertina ho deciso di dargli un’opportunità. Voce del mare nasce come retelling della Sirenetta, fiaba che tutti noi conosciamo, chi più e chi meno. In questo libro abbiamo di certo dei cenni alla fiaba e alcune cosa che l’accomunano, ma non così tanto da poter essere una rivisitazione in tutto e per tutto. L’autrice ha scelto di ambientare la storio intorno al XV secolo e affronta il tema importante della tratta di africani che venivano rapiti e poi comprati.
La cultura africana di cui si parla è davvero interessante, tanto da spingermi a fare ricerche per approfondire alcuni aspetti. L’autrice, come spiega nelle note, ha voluto inserire elementi della cultura africana per dare loro valore e io credo ci sia riuscita. Sono rimasta davvero affascinata dalla mitologia, dagli yumbo e dagli deii della mitologia africana. La Bowen è riuscita ad unire elementi fantasy a un tema delicato come la tratta degli schiavi e l’ho fatto davvero bene, a mio parere.
Il finale lascia intravedere la possibilità di un seguito e a questo punto di certo lo leggerò per scoprire cosa ci possono ancora riservare Kola e Simidele. Nel frattempo, io vi consiglio la lettura di questo romanzo!
4 stelle su 5
A presto,
la vostra Alexia
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