RECENSIONE: Terreni di caccia di Katee Robert

by - martedì, luglio 14, 2020

Lettori,
Manuela vi parla di Terreni di caccia, il thriller di Katee Robert edito Hope Edizioni.


Titolo: Terreni di caccia 
Autore: Katee Robert 
Serie: Hidden Sins #2 
Genere: Thriller, romantic suspence 
Editore: Hope Edizioni


Maggie Gaines era un’agente dell’FBI, una dei nuovi agenti più brillanti, ma, sette anni fa, il suo primo caso importante l’ha sconvolta a tal punto da farla dimettere dall’Unità di Analisi Comportamentale. Ora è una guardia forestale al Glacier National Park, dove ha ritrovato un po’ di pace. Quando però viene scoperto il corpo di una donna assassinata, deve lasciarsi alle spalle il passato e lavorare con l’unico uomo che sperava di non rivedere mai più.
Per mesi, Vic Sutherland ha dato la caccia a un assassino che prende di mira ignari escursionisti all’interno dei parchi nazionali, e ora il predatore è arrivato a Glacier. Vic sa che il caso lo metterà faccia a faccia con la sua ex partner, ma niente può prepararlo a rivedere Maggie, dopo tanti anni.
Mentre l’indagine li avvicina – e li avvicina all’assassino – Maggie e Vic temono di non avere nessun altro di cui fidarsi oltre a loro due. Ma anche quello potrebbe non essere sufficiente per uscire vivi da Glacier.




Maggie è una donna vicino alla trentina, una ex agente dell'FBI, la stessa squadra in cui ha militato per un periodo Eden Collins prima di risolvere il caso della setta satanica (La figlia del diavolo – Hidden Sins #1). 

Lunghi capelli castani, un fisico minuto ma non esile, giovane e determinata a dimostrare a tutti i suoi colleghi uomini che può tranquillamente cavarsela come loro. Brava e tenace ha ritrovato tra le montagne del parco naturale la calma che le serviva dopo il terribile periodo passato come analista e quel caso che le ha tolto il sonno. Ora si sente tranquilla, utile al prossimo e anche se non ha una relazione con nessuno non ne sente il bisogno. La sua calma viene interrotta da un primo omicidio che ha delle caratteristiche simili ad altri due casi in cui sta indagando l'FBI, tanto che viene mandata una squadra a supporto. Ad arrivare per primo è il suo ex partner, Vic, un uomo sui trentacinque anni, moro, occhi blu, un fisico possente, un grande carisma, un agente testardo ma pronto a tutto per mettere dietro le sbarre il killer. Ai tempi Vic era un uomo sposato e Maggie una giovane recluta fresca di accademia con una cotta spaventosa per il suo supervisore e un caso terribile per le mani che l'ha portata al punto di rottura, ha trovato conforto tra le braccia del giovane per pentirsene il momento successivo. Un bacio che li ha solo allontanati, Maggie ha dato le dimissioni ed è finita a fare la guardia forestale, lui ha risolto il caso ma ha finito per divorziare e ora ritrovarsi potrebbe essere non così semplice. 

Mentre gli omicidi crescono, i due ex partner si ritrovano con poco tempo e pochi indizi a parte una certezza, lui o lei è terribilmente abile con l'arco. In parallelo un gruppetto di amici si disperde durante il percorso e forse uno di loro è il loro sospettato. 

Vic non voleva tornare nel parco, dove Maggie si sarebbe di nuovo trovata in pericolo. Voleva rapirla e rinchiudersi per qualche settimana con lei in una stanza d’hotel, per riemergere solo una volta che quell’incubo fosse passato, così da poter continuare la loro vita come sempre. Era un imperdonabile desiderio, infantile ed egoista. Avrebbe potuto mandare Tucker a Glacier al posto suo, e lui rimanere lì a cercare di collegare le vittime e vedere cosa veniva fuori, ma Maggie sarebbe comunque andata nel parco. Era il suo lavoro, e la voglia che sentiva di proteggerla non sarebbe bastata a convincerla a starsene fuori da quella faccenda. 

I due protagonisti principali mi sono piaciuti in eguale misura. Entrambi affidabili, competenti nel lavoro, due teste dure che non si arrendono mai. Lei ha un po' di rimpianto per come si è allontanata dal precedente lavoro, forse avrebbe potuto gestirla meglio ma era così giovane ed ingenua. Crede di non provare più nulla per Vic ma l'arrivo dell'uomo le riporta a galla tutti i momenti belli e brutti che hanno condiviso e tutto ad un tratto sapere che è anche single sconvolge. Vic d'altra parte è un uomo che sa quello che vuole, oramai non ha più legami che gli impediscano di avere una storia con Maggie e il suo senso di protezione a volte eccessivo è la dimostrazione che anche per lui i sentimenti sono solamente cresciuti con il tempo. Dolce e sensibile ma anche passionale, è determinato a fermare chiunque si stia prendendo gioco di loro, perché più i morti aumentano, più è chiaro che l'assassino li sta sfidando. 

Un posto nell’uac li avrebbe messi di nuovo in stretta vicinanza. Avrebbe significato non doversi giostrare in una relazione a distanza, mentre cercavano di capire come andavano le cose tra loro, e anche dopo averlo scoperto. Vic deglutì a fatica, riconoscendo il dono che Britton gli stava facendo. «Lo fai per me?» 
Britton si accigliò. «No, certo che no. Sono contento che tu e Maggie stiate sistemando le cose tra voi, ma abbiamo perso uno dei migliori agenti emergenti, quando se n’è andata. Ci tengo ad averla di nuovo tra noi.» 


Un altro ottimo romanzo di questa autrice, molto ben bilanciato tra la parte romance e la parte thriller. Mi è piaciuto molto l'inserimento di alcuni flashback raccontati da una voce narrante che da modo al lettore di capire alcune cose di quello che sta succedendo nel presente, altra cosa molto bella la narrazione a più voci. 
Una buona caratterizzazione dei due protagonisti principali e un bel numero di comprimari utili alla narrazione. Scorrevole ma incalzante, ho tirato il fiato praticamente alle battute finali del libro. A mio avviso questa seconda storia ha avuto più intrigo e più sviluppo del primo racconto e, se siete amanti del genere, vi consiglio di recuperarli entrambi. 

4.5 stelle su 5
Alla prossima,
Manuela

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1 commenti

  1. Non è un thriller , non è un romanzo di avventure , neanche un romanzo rosa, è deludente sotto ogni punto di vista

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