RECENSIONE | Luna d'Inverno di Ilaria Varese

by - giovedì, giugno 04, 2020

Buonasera scrigno,
oggi vi parlo del primo volume della Winter Fe' Saga di Ilaria Varese dal titolo Luna d'Inverno. 


TITOLO: Luna d'Inverno

AUTORE: Ilaria Varese

SERIE: Winter Fe' #1

GENERE: Urban Fantasy 

EDITORE: La Corte editore 

PREZZO: € 8,99 ebook, € 17,00 cartaceo 


Lunghi capelli bianchi, occhi azzurri e pelle color della luna. Gwenfyr Flannigain è una ragazza di Bristol, nata e cresciuta in una delle tante fattorie del Tennessee, dove vive insieme al fratello maggiore Chase e al padre Roderick. Una famiglia come tante, se non fosse per il fatto che sono licantropi di sangue puro da diverse generazioni. Eccetto lei, Gwen, che nonostante discenda come il fratello da un’antica stirpe di lupi, non ha mai subito la sua prima trasformazione. Ha 22 anni, ormai, e sa che non succederà più. Gwen è “difettosa”: condannata a vivere a metà tra il mondo degli umani e quello del branco, ma senza far realmente parte né di uno né dell’altro. Ma un evento sta per sconvolgere la sua vita: a meno di un mese dal suo compleanno – data che coincide con il solstizio d’inverno, il Winter Fe’, un periodo molto particolare per le creature mannare – suo padre, il capobranco, viene a conoscenza della morte dell’Alfa della contea confinante per mano di un licantropo sanguinario, Nicholas Hasson. L’accaduto mette in allerta tutti. Il branco è in pericolo. Gwen è in pericolo. E, presto, nulla sarà più come prima.



Con questo romanzo di Ilaria Varese mi ha conquistato pagina dopo pagina portandomi indietro nel tempo, ad una Alexia adolescente che divorava in un colpo solo libri con le creature mutaforma. Ho conosciuto questo libro al SalTO e ne ero rimasta affascinata. Sono sempre stata amante di licantropi & Co. quindi non potevo lasciarmi sfuggire questa saga. 

Gwenfyr, nome originale e che ho apprezzato molto, è una ragazza di ventidue anni che discende da una stirpe di Lycan Sanguepuro. È cresciuta tra i lupi della sua famiglia, nel suo branco, eppure lei non è a tutti gli effetti una di loro. Gwen non si trasforma, è e resta nel suo aspetto umano, a tratti banale se non qualche piccola particolarità dei licantropi. 

Gwen è un po’ la sfigata della famiglia che, oltre a non potersi trasformare, ha delle caratteristiche fisiche che la rendono inoffensiva agli occhi degli altri quando in realtà ha un fuoco dentro che arde e attende di uscire. Protetta da suo padre, l’alpha del braco, e da suo fratello Chase vive la sua vita in attesa di qualcosa, di capire chi è e qual è il suo ruolo nel branco. 

Mi ha fatto tenerezza leggere come Gwen vive la sua diversità, il suo sentirsi continuamente sentirsi in bilico tra il mondo sovrannaturale e il mondo umano. La sua “condizione” porta una parte del branco a volerla proteggere da qualsiasi pericolo ed un’altra parte a considerarla una debolezza. Tutti si aspettavano che la bambina, figlia dell’alpha e nata durante il Winter Fe’, fosse all’altezza del ruolo e invece così non è stato. 

Gwen è una protagonista che ho apprezzato, ma delle volte non sono riuscita a farmela piacere. Ho trovato che il suo personaggio non si maturato molto nel corso della storia, ma d’altra parte posso comprendere che questo è solo l’anticipo di qualcosa di molto più grande. Alcuni atteggiamenti di Gwen sono a tratti infantili, se da una parte è giustificabile, dall’altra non sono riuscita a comprendere a pieno alcune sue reazioni. Vorrei che l’autrice magari prendesse in considerazione questo aspetto per il futuro cercando di far crescere un po’ il personaggio. Tuttavia, devo ammettere che ho visto il suo fuoco e la sua forza venire fuori in alcuni momenti quindi spero che questo sia di buon auspicio.

L’intera storia è narrata dal punto di vista di Gwen e questo mi ha permesso di immedesimarmi di più, atteggiamenti immaturi a parte. Probabilmente, cosa che spero avvenga nei prossimi, ci sarebbe stato bene qualche capitolo con un punto di vista diverso per una visiona ancora più completa. Diciamo che un po’ di coralità in più, senza intrecciare troppo le voci dei personaggi, non sarebbe una cattiva idea. 

Mi è piaciuto come ha deciso di descrivere il branco, la suddivisione dei territori, la trasformazione, la nascita. Insomma, tutto il contro lupesco della storia, che chi legge il genere sicuramente conosce, viene leggermente trasformato per adattarsi alla storia e l’autrice lo ha reso suo. 

In questo primo capitolo della serie l’autrice si dedica con attenzione alla storia di Gwen e ci fa conoscere tutto quello che la circonda. Ci viene descritto il suo mondo, le sue relazioni, ci vengono presentati i personaggi e poi ci viene anche data l’azione perché iniziano ad accadere alcuni eventi che si riveleranno fondamentali per lo snodo della trama. 

Ilaria ha saputo dosare molto bene gli avvenimenti e, nonostante sia il volume iniziale, è ricco di avvenimenti che catturano l’attenzione. L’unica pecca è che ha concentrato un po’ tutto il pathos verso la fine del romanzo e quando si arriva alla fine alcune cose diventano quasi frettolose. Un evento in particolare, a mio parere, avrebbe dovuto avere più spazio. 

La descrizione dei personaggi, sia nella versione umana sia nella versione animale, sono ben scritte e hanno tutti delle peculiarità interessanti che mi hanno conquistato. Come ha affermato l’autrice in un’intervista che ho seguito su Instagram, e cosa che io già immaginavo, ci sono ancora tanti personaggi e accadimenti da raccontare. Ha sicuramente messo in gioco molti eventi, una reazione a catena che dovrà dimostrare di saper gestire e non vedo l’ora di scoprire cosa ci riserveranno i prossimi volumi. 

La storia di Gwen è solo all’inizio e so che ci sono moltissime cose ancora da raccontare, cose da cui si è intrigati e incuriositi parola dopo parola. In attesa dei prossimi volumi, non mi resta che consigliarvi questo urban fantasy tutto da scoprire. 

4 stelle su 5

A presto, 
la vostra Alexia.


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