RECENSIONE: Xavier di Elvereth Ahn
Buongiorno lettori,
oggi Giovanna ci parla di Xavier, il nuovo romanzo di Elvereth Ann.
TITOLO: Xavier: silence the beast
AUTRICE: Elvereth Ahn
GENERE: Dark Romance
SERIE: Stand alone
PAGINE: 390
PREZZO: ebook 2,99
Il cattivo.
Ma anche i cattivi hanno una storia.
La mia è fatta di sangue e violenza.
Qualcuno ha spento l'umanità che albergava in me.
Ma anche i cattivi hanno una debolezza.
La mia ha i capelli ricci ed è una guerriera.
Una donna che mi fa provare sensazioni sconosciute e desiderare l'indesiderabile.
Ma avere debolezze uccide.
E io non posso permettermelo.
Sono una sopravvissuta.
Una guerriera.
Le donne possono essere le eroine di se stesse.
Io sono la mia eroina.
Nessuno potrà più considerarmi inferiore a un uomo.
Lo giuro sulle mie cicatrici che ancora pulsano di dolore.
Ma c'è un uomo a cui non riesco a resistere.
E seppur folle, insano e oscuro, non combatto contro quello che provo.
Finché lui non cede.
Ed entrambi precipitiamo nello stesso incubo.
Scrigno, oggi vi parlo di un romanzo super atteso da una cover sensazionale: Xavier di Elvereth Ahn.
Xavier è una bestia, non ha vissuto un’infanzia normale. Suo padre vuole, anzi, lo costringe a fare delle cose che muteranno completamente il suo essere.
In lui alberga l’oscurità, la vista del sangue, l’incessante plic della goccia che cade su una superficie non fa altro che eccitarlo. Gode nel fare del male, gode nel vedere le persone soffrire, gode nel provocare sofferenza.
Nel mondo di Xavier avere debolezze non è concesso, ma durante la sua adolescenza, durante il suo “addestramento” con il padre, la nostra bestia fa la conoscenza di una guerriera. Amanda.
Nella sua vita, Amanda ha sempre dovuto combattere con le unghie e con i denti. Nessuno è lì per difenderla, per proteggerla. Deve cavarsela da sola ed essere l’eroina di se stessa. La sua ancora di salvezza in un mondo che non fa altro che farle del male e abbatterla.
Questo mondo è malato. Ormai la crudeltà lo infanga in modo totale, così come il cuore e l’anima delle persone che lo abitano.
Xavier è un romanzo crudo, con scene di forte impatto che rispecchia perfettamente la personalità dei protagonisti.
Sin da subito Xavier mi ha colpita come personaggio, un uomo forte, danneggiato, ma vulnerabile. Insomma, tutti nella vita, per quanto ci mostriamo invincibili, abbiamo un punto debole. È quello di Xavier è Amanda.
È anche vero che tutti combattiamo delle battaglie e Xavier ha in atto la sua da quando era un bambino. Ha sempre odiato suo padre per quello che lo ha costretto a fare, lo ha odiato perché non è stato un padre.
Siamo anime dannate che hanno davanti a sé solo una strada: quella per l’inferno.
Il momento perfetto arriva quando il cammino mette suo padre sulla sua stessa strada, è pronto per la sua vendetta.
Ma cosa si è disposti a fare quando l’unica persona che ami vieni minacciata da quella che vuoi distruggere?
Amanda è una donna forte, d’altronde la sua personalità combacia perfettamente con quella di Xavier e non potrebbe essere altrimenti. È una donna disposta a tutto pur di difendere l’uomo che ama, anche a costo della sua vita.
L’autrice ha scritto in modo egregio le scene crude, la battaglia e il tormento interiore dei protagonisti.
Devo ammettere che ho avvertito sulla mia pelle tutte le emozioni dei protagonisti e questo mi fa amare di più il romanzo e mi fa entrare in empatia con i protagonisti.
“Per chiunque altro il nostro attaccamento potrà essere morboso, amorale, anormale, deviato, folle. Ma per me è salvezza, Xavier. Perché ti amo. E se questo significa che il mio cuore è malandato e oscuro, non importa. Non sono mai riuscita a farlo tacere e ora più ce mai non voglio. Nessuno mi porterà via tutto questo.”
Parlo senza paura, senza interruzione, perdendomi nei suoi occhi bui e nel suo sguardo imperturbabile.
Xavier è un romanzo scorrevole, davvero ben scritto e intenso. Se siete sensibili a scene dure, con presenza di sangue, vi consiglio di non iniziare questo romanzo.
D’altro canto, se amate questo genere di storie, leggete questo libro!
4,5 su 5
Alla prossima,
Giovanna
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