RECENSIONE: Un cuore di ghiaccio di Karina Halle

by - venerdì, agosto 09, 2019

Buon Venerdì lettori,
oggi la nostra Valentina ci parla di Un cuore di ghiaccio di Karina Halle, autrice che vi ricordiamo sarà al Rare di Roma.


TITOLO: UN CUORE DI GHIACCIO
AUTORE: Karina Halle
EDITORE: NEWTON COMPTON EDITORI
SERIE: #2 Royal Romance 
GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE – Second Chance
PREZZO: EBOOK € 4,99

Innamorarsi del proprio capo non è mai una buona idea. Specialmente se si tratta di un re. Quando mi sono proposta come tata per una ricca famiglia aristocratica, non mi sarei mai aspettata di finire nel palazzo reale di Copenaghen. Adesso la custodia delle due adorabili principessine della Danimarca è affidata a me. Adattarmi alla mia nuova vita non è facile, ma la parte più difficile non è avere a che fare con le ragazze che ancora soffrono per la perdita della madre. È il loro padre. Freddo, misterioso e lunatico, re Aksel riesce a penetrare la mia anima con uno sguardo. E da come mi evita, sembra che voglia avermi intorno il meno possibile. Eppure, più a lungo condivido con lui le mura del palazzo e più mi sento irrimediabilmente attratta da lui.




Ciao a tutte, torno a parlarvi del secondo capito della serie “Royal Romance”.
Dopo il “Principe Svedese”, ora siamo catapultati in Danimarca più precisamente nella capitale Copenaghen, dove a farci battere il cuore sarà il suo inflessibile ed integerrimo Re.

Aurora è una ragazza di origine australiana, trapiantata in Europa per fuggire da un passato non solo ingombrante, fatto di povertà, anaffettività, solitudine ma anche di pessime scelte prese in condizioni estreme che l’hanno portata persino a cambiare nome e lasciarsi alla spalle tutto e tutti, ma non per questo ha perso il suo tratto distintivo che la caratterizza come la solarità e la gioia di vivere.

Una volta giunta in Europa, Aurora inizia a lavorare presso famiglie prestigiose di Parigi e dintorni, occupandosi dei figli come tata; questo lavoro le dà la possibilità di assaporare quello spirito che si vive all’interno di una vera famiglia - o meglio - è questo quello che crede prima d’essere ingaggiata come tata all’interno della famiglia reale della Danimarca.

“Non esiste un unico modo di innamorarsi. Lascerà il segno, come una cicatrice, ma il momento in cui ci si innamora è diverso per ciascuno.”

Re Aksel, da bravo nordico che si rispetti – quanto meno secondo i noti stereotipi – è freddo, glaciale, apparentemente distaccato e indifferente a tutto, votato al suo popolo e al suo paese, ma questa è la maschera che il Re della Danimarca ha deciso di indossare una volta portata la corona. Aksel credeva nell’amore, credeva nel senso della famiglia e credeva d’essere il re non solo per il suo popolo ma anche per sua moglie Helena. Purtroppo quella che diventò regina si rivelò come una persona senza scrupoli, che ha fatto di tutto per irretire le grazie dell’allora principe Aksel per far sì che si innamorasse di lei e la spossasse, per giungere finalmente al suo unico scopo ovvero diventare regina.
Aksel si ritrova così a vivere una vita fatta di menzogne, a essere protagonista di un matrimonio d’apparenza dove l’amore, che credeva fosse reciproco, era solo di facciata, uno strumento per raggiungere chissà quali scopi.

“L’amore ci rende ingenui, rade al suolo le nostre difese e ci pompa nelle vene una speranza dolce e tenace e totalmente inebriante”

In seguito ad un terribile incidente in cui rimarranno coinvolti Aksel ed Helena, quest’ultima perderà la vita, lasciando il re in balia di un futuro incerto con a carico due figlie che hanno appena perso la madre e un regno da gestire.

La presenza di Aurora all’interno della famiglia reale avrà lo scopo di rischiarare la vita di tutti i suoi componenti a partire dalla principessine, che saranno l’obiettivo principale del suo lavoro a Copenaghen, ma come affronterà il rapporto con questo Re così freddo, sfiduciato nei confronti del prossimo ma bellissimo e sexy da morire?


“Tutti noi non siamo altro che bambini feriti, che mascherano i propri sensi di colpa con vestiti da adulti. Possiamo fare pace con i nostri rimorsi o no, ma in ogni caso continuiamo ad andare avanti”


Arrivati a questo punto non posso rivelarvi altro, diversamente rischierei di togliervi tutto il piacere della lettura di questo romanzo, che a mio avviso è speciale, non tanto per la trama – che può risultare scontata – ma per come l’autrice è stata in grado di trasmettere i sentimenti e le emozioni.
Per quanto Re Aksel possa apparire come un uomo tutto d’un pezzo, scostante e burbero, non appena si scioglie un pochino ed inizia ad esprimere i suoi sentimenti, le mie ovaie prima hanno fatto la olà e poi sono scoppiate! 

Credetemi, Karina Hall è stata magnifica nello descrivere gli stati emotivi di entrambi i protagonisti, ambedue agognanti d’avere una seconda possibilità dalla vita, desiderosi d’ottenere il loro riscatto e la meritata serenità, felicità.

La storia è narrata da entrambi i POV anche se si è concentrata maggiormente nel delineare il punto di vista di Aurora. Per fortuna avremo la possibilità anche di leggere il pensiero di Aksel, perché come anticipato prima questo Re mi ha fatto letteralmente perdere il sonno.

Era da tanto tempo che non provavo più le farfalle allo stomaco leggendo un libro, ma “Un cuore di ghiaccio” è stato in grado di trasportarmi nella fredda Copenaghen e di riscaldarmi il cuore leggendo di una relazione impossibile, di un rapporto che stenta a decollare per molteplici impedimenti; le scene hot narrate, potrebbero essere in grado di sciogliere tutta la neve presente nel circolo polare artico, tante sono le scintille che vengono scaturite dal solo primo sguardo tra Aurora e Aksel.

Una nota di merito va anche ai personaggi secondari presenti all’interno della trama, che hanno conferito al racconto un sapore leggero e divertente, come le due principessine, la zia ereditiera Maja ed infine lo special guest è Snarf Sfarf, ma non potendo rivelare la sua identità… non vi resta altro che leggere questo meraviglioso romanzo.

5 stelle su 5
Alla prossima,
Valentina

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