REVIEW PARTY: The mister di E.L. James

by - venerdì, maggio 03, 2019


Buongiorno lettori,
oggi ospitiamo il Review Party di The Mister, il nuovo romanzo di E.L.James. Se vi piace rimanere aggiornate su tutte le nuove uscite sicuramente avrete sentito parlare di questo libro, già chiacchierato, amato e odiato.
Vi lascio scoprire a quale "fazione" appartiene la nostra Giovanna.


Titolo: The mister
Autore: E.L. James
Editore: Mondadori
Prezzo: ebook 9,99/cartaceo 19,00


È giunto il momento di conoscere The MISTER. Londra, 2019. La vita è sempre stata facile per Maxim Trevelyan. Molto attraente, ricco, aristocratico, non ha mai dovuto lavorare e ha dormito da solo nel suo letto molto di rado. Ma un giorno, improvvisamente, tutto questo cambia quando una tragedia lo colpisce ed eredita il titolo nobiliare della sua famiglia: un'immensa ricchezza e tutta la responsabilità che ne deriva. E questo non è un ruolo per il quale Maxim è preparato e si deve sforzare per affrontarlo. Ma la sfida più grande sarà resistere al desiderio per una giovane donna enigmatica, giunta inaspettatamente a Londra, che porta con sé solo il suo passato, difficile e pericoloso. Sfuggente, bella e con un grande talento musicale, Alessia rappresenta per Maxim un mistero seducente e il suo desiderio per lei aumenta diventando presto una passione che non si spegne, mai provata prima. Ma chi è Alessia Demachi? Può Maxim proteggerla da ciò che la minaccia? E lei come reagirà quando scoprirà che anche lui le sta nascondendo dei segreti? Dal cuore di Londra, alla selvaggia Cornovaglia, fino alla cupa e temibile bellezza dei Balcani, The Mister è un viaggio emozionante in cui si alternano pericolo e desiderio, lasciando il lettore senza fiato fino all'ultimissima pagina.




Scrigno, oggi sono qui per parlarvi di quella che credo sia la più grande delusione dell’anno. Ebbene sì, avete letto bene, The Mister di E. L. James è in assoluto il libro più deludente che io abbia mai letto. 
Quando è stata annunciata l’uscita di The Mister, io mi sono subito proposta per poterlo recensire, insomma, stiamo parlando della James, madre della serie 50 sfumature - serie amata e che la maggior parte di noi conoscono - e le aspettative erano altissime. 

Fatta questa piccola premessa torniamo a parlare di The Mister... Dopo anni dal successone, la James deve cimentarsi ed impegnarsi a scrivere una storia altrettanto bella da tenerci con il fiato sospeso durante la lettura. 
Ecco sappiate che con me non è successo.

The Mister è un retelling male assortito, la storia di una moderna Cenerentola e del suo principe azzurro, il tutto ambientato a Londra, successivamente in Cornovaglia per poi finire in Albania. 
Maxim Trevelyan (ebbene sì, ha lo stesso cognome della madre di Christian, ma non ne sappiamo il motivo, in realtà non lo sa neanche la James. Ha affermato che probabilmente ce lo spiegherà più avanti) bello da togliere il fiato, ricco e perché no, aggiungiamoci anche un titolo nobiliare, perché sì, Maxim è anche un Conte. 

Alessia, la donna delle pulizie albanese, timida e, lo so non ve lo aspetterete mai, vergine, sorprende il bel conte a dormire nudo nel suo letto e lei resta lì a fissarlo perché giustamente è un bel vedere. Ma Alessia ha una cosa in comune con lui: suona il pianoforte. 
Le vedete anche voi le similitudini? 

Andiamo avanti, Maxim è un donnaiolo, donne diverse ogni sera, ma quando incontra Alessia è subito amore a prima vista, indossa la cintura di castità e decide di divertirsi da solo. Mi dispiace dirlo, ma non è un uomo alfa, non riesce a prendere neanche le sue decisioni da solo. Anzi prima di fare qualcosa meglio chiamare l’FBI, la CIA, la Regina Elisabetta, i soldati e chi più ne ha più ne metta e poi si passa all’azione. 


"Si sente al sicuro con lui. Non si è sentita così a lungo al sicuro". 


Alessia è inesperta, non sa nulla del sesso, ma a quanto pare impara in fretta, molto in fretta. D’altra parte non riesce ad imparare le cose basilari, come parlare in modo decente e chiamare le cose con il loro nome e non come farebbe una bambina. Alcuni dei suoi comportamenti mi hanno davvero fatto venire voglia di scuoterla e prenderla a schiaffi.

Ho trovato alcune parti di questo libro davvero davvero noioso, ripetitivo, con aggiornamenti inutili… ditemi siete interessati a sapere come Alessia mangia le uova e quanto ne mangia? Io no! Se i personaggi sono descritti in modo superfluo, non posso dire lo stesso dei luoghi. La James ha deciso di descriverli con estrema cura, forse per allungare il brodo? Ho avuto questa sensazione, sì!

Il pezzo forte deve ancora venire perché... come diamine è stato scritto questo romanzo? Con i piedi? Ad occhi chiusi? Lo ha scritto un bambino di tre anni? 
Sinceramente? Mi chiedo cosa sia successo alla James, cosa l’abbia spinta a scrivere un libro del genere e ancora peggio - e forse sarò esagerata - probabilmente, visto i risultati, avrei fatto volentieri a meno.

Una delle cose che non mi sono piaciute e di cui non ho capito la motivazione sono e capitoli, scritti dal pov lui in prima persona e di lei in terza persona, che si alternano nello stesso capitolo e rendono la lettura confusionaria. Poi continue riflessioni messe tra le virgolette, davvero molte, eccessive tanto da rendere il tutto fastidioso, domande e risposte che i protagonisti tendono a farsi da soli. Trovo che l’inizio del libro sia davvero molto lento ma andando avanti non migliora affatto, anzi… sempre peggio. Monologhi interiori continui, descrizioni inutili, parti narrative lunghe e dialoghi quasi assenti. 



"Sai, puoi reggere anche me." 


In questo libro non riconosco affatto la scrittura della James, sembra scritto da una alle prime armi. Per non parlare poi delle parti che sembrano telegrammi. Ciao, stop. Come stai?, stop. Bene, stop. Spreco di pagine. 


"Occhi chiusi, sente la musica, ogni nota espressa sul suo viso. Mentre lei lo guarda - la fronte solcata, la testa inclinata, le labbra separate - le toglie il respiro. 
Lei è affascinata. 
Da lui. 
Dalla musica. 
Ha talento. 
Il pezzo è triste, pieno di nostalgia e dolore......". 




Detto questo, mi tocca anche dire di aver trovato delle similitudine con la storia di 50 sfumature. Ebbene sì, se siete stati attenti come lettori, avrete notato parti davvero simili. Voi sicuramente direte, e quindi? Sono praticamente scene che leggiamo in altri mille libri, dov’è il problema? Vi dico il mio.
Il problema sta nel trovare le stesse scene, nello stesso libro della stessa autrice! Questo è il problema. Non mi pesa leggere le stesse cose in altri mille libri di altre mille autrice, perché lì sarà poi compito dell’autrice riuscire a trasmetterti qualcosa attraverso la sua scrittura. In questo caso non è così. 

Sul web ho sentito tantissime opinioni, ho sentito dire che non bisogna paragonarlo ai suoi romanzi precedenti, che bisogna scindere le due cose, ma è difficile quando, mentre leggi, ritrovi le stesse scene, solo con nomi diversi. Ho sentito dire che è stata la traduzione del libro a penalizzare questo romanzo e mi viene da fare un appunto, visto che leggo anche in lingua. La stessa opinione che abbiamo noi, in negativo, l'hanno avuta anche le blogger americane, quindi forse, incolpare i traduttori e gli editor della Casa Editrice, non è proprio giusto.

Concludo così, perché mi rendo conto che la recensione sta diventando lunghissima: The Mister è un romanzo prolisso, conta cinquecento pagine che a mio avviso potevano ridursi a duecento. Sono in difficoltà perché non mi sento di consigliarvi questo romanzo per tutti i motivi descritti sopra. Non ho nemmeno intenzione di osannare la James, solo perché è lei, e purtroppo devo dare un voto negativo, un voto che nemmeno io mi aspettavo di dover dare. 
Avrei dato anche di meno, ma la storia di base non è male, il problema è come è stata sviluppata e scritta. La James tratta di temi importanti come l’abuso, il traffico delle donne e l’immigrazione, ma a mio parere sono state trattate davvero in modo superfluo, non si analizza per bene l’argomento o le dinamiche, ma accenna solamente. 

Complimenti per la cover, sicuramente il pezzo forte del libro. 
Piccola nota: il libro a quanto pare è il primo di un'altra serie ma, davvero, non credo avrò il coraggio di leggere gli altri!



Voto: 2 stelle su 5
Alla prossima,
Giovanna.

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