RECENSIONE | Punizione divina di Paola Chiozza

by - martedì, maggio 21, 2019

Scrigno,
oggi vi parlo di Punizione Divina, il romanzo di Paola Chiozza pubblicato precedentemente in self e ora targato Salani Editori.


TITOLO: Punizione Divina 

AUTORE: Paola Chiozza

EDITORE: Salani Editore

PREZZO: € 9,99 ebook .€ 16,90 cartaceo


Giuditta Moretti, fashion victim milanese e brillante studentessa universitaria, è al settimo cielo. Per concludere il suo percorso di studi manca solo il tirocinio a New York, in una grande banca d’affari. L’attendono un lavoro interessante e la città più bella del mondo: comprare quello splendido paio di scarpe Jimmy Choo che la chiamano dalla vetrina è il degno modo di festeggiare.
Ma qualcosa va storto, e per un errore di smistamento la sua destinazione non è più Manhattan, ma un inutile ranch sull’orlo del fallimento nel Montana: cavalli (non lo stilista, purtroppo), tori, mucche e puzza di sterco. E Scott Sullivan, figlio del proprietario del ranch: un arrogante cowboy tutto muscoli e presunzione, che per di più si veste in modo orrendo.
Giuditta, seppur disperata, sa che si tratta solo di tenere duro qualche settimana, cercando di migliorare la disastrosa situazione economica del ranch. Poi potrà tornare a Milano, alla sua laurea, ai suoi adorati negozi, alla sua vita di sempre e tutto questo sarà solo un brutto ricordo.
Semplice, no?
No. 
Tra figuracce, momenti di disperazione e cortocircuiti ormonali Giuditta sta per scoprire il vero volto del sacrificio e dello spirito d’iniziativa. 
E forse anche quello dell’amore.
Una storia geniale ed esagerata di amore, moda e finanza.


Siete pronti a conoscere Giuditta e il suo amato santino? Bene, indossate le vostre scarpe migliori e abbinate la vostra borsa preferita! 

Giuditta è una ragazza amante della moda, potete chiederle qualsiasi cosa e lei vi saprà rispondere. Tra comprare un paio di Jimmy Choo e aiutarvi se siete in difficoltà, c’è l’alta probabilità che lei scelga le Jimmy Choo. Non ha nessun problema a spendere seicento euro per un paio di scarpe, d’altronde se sono quelle perfette perché no?! Ha anche una brillante carriera universitaria e le è stato proposto un tirocinio in una famosa azienda di New York che potrebbe far decollare la sua carriera. Il destino, o forse più la sfiga, ci mette lo zampino e finisce in Montana. Sì, avete letto bene! Credetemi, sarà divertente al limite della follia vedere la nostra Giuditta alle prese con la fattoria dei Sullivan. 

La sua laurea è troppo importante e, nonostante tutto, decide di partire alla volta di Whitesfish. Il ranch in cui deve soggiornare non soddisfa minimamente le aspettative di Giuditta abituata alle comodità e ai suoi “piccoli” lussi. Come diavolo può sopravvivere in questa terra dimenticata da Dio? 

La famiglia Sullivan è ospitale, un po’ incredula e scioccata dai suoi comportamenti, però le offre subito ospitalità e cordialità. Sicuramente agli occhi di Giuditta si rivelano interessanti i due fratelli, Scott e Mike. Se quest’ultimo è cordiale, disponibile e con un lato B da far invidia, Scott è il classico donnaiolo abituato a cambiare sempre ragazza. Complice la sorella dei due e l’avversione per l’amore di Giuditta, lei si ritroverà a dover conquistare con ogni mezzo possibile il bel cowboy. Credetemi, ne vedremo delle belle! 

Punizione divina è un insieme di divertimento, ironia e una buona dose di sensualità. La scrittura dell’autrice risulta fluida, pulita e decisamente diretta. I personaggi sono trasparenti, non fanno giri di parole e sono caratterizzati molto bene. Giuditta è una ragazza che a primo impatto risulta un po’ odiosa per la superficialità con cui si esprime, però poi notiamo anche quando sia “vera” e senza filtri. Direi che a tratta sembra ingenua oltre ad essere spassosa, ironica e fuori dalle righe. Ho riso davvero molto leggendo tutto quello che combina però ammetto che in alcuni punti l’ironia è risultata un po’ forzata. In realtà, se ci pensiamo – esulando dal mio gusto personale – il personaggio di Giuditta è spinto all’eccesso quindi è molto coerente il suo comportamento. Notiamo un profondo cambiamento in lei, matura molto durante il romanzo e questo l’ho davvero apprezzato.

Purtroppo, c’è qualcosa che non mi ha convinto a pieno perché ho trovato la presenza di Giuditta oscurante nei confronti di Scott. Il personaggio maschile che ci viene presentato però non l’ho trovato ben sviluppato, ho sentito la mancanza di qualcosa perché non gli è stata data la giusta importanza. Il romanzo è molto incentrato su Giuditta però anche Scott è un personaggio fondamentale e non aver saputo molto su di lui non me lo ha fatto apprezzare fino in fondo. Più che come un protagonista, l’ho trovato come un personaggio secondario e se l’intenzione dell’autrice era di mettere Giuditta al di sopra di tutti, va benissimo così.

Oltre queste piccole cose, il romanzo mi è davvero piaciuto molto e lo consiglio a chi vuole una lettura divertente, leggera e frizzante. Il Montana è diventato uno dei posti che voglio visitare, magari trovo uno dei fratelli Sullivan! 

4 stelle su 5 

A presto, 
la vostra Alexia.


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