RECENSIONE: Ho sposato un maschilista di Joanne Bonny

by - giovedì, febbraio 21, 2019

Buongiorno lettori,
oggi la nostra Giovanna ci parla di Ho sposato un maschilista, il romanzo di Joanne Bonny, uscito a Gennaio per la Newton Compton.





La commedia romantica più divertente dell'anno
Dopo essersi vista negare ingiustamente la meritata promozione, la giornalista Emma Fontana decide di fondare una rivista per donne, «Revolution». Ma proprio quando sta per essere eletta femminista dell’anno, Emma scopre che i suoi migliori amici l’hanno iscritta al reality show Chi vuol sposare un milionario? Per dieci giorni il giovane e ricchissimo Marco Bernardi ospiterà venti ragazze nella sua villa e sceglierà tra loro la sua fidanzata. All’inizio Emma è furiosa solo all’idea di dover competere per sedurre un maschilista fatto e finito, e parte per Como con l’obiettivo di approfittare della ghiotta occasione per screditare lo show. La sua missione si rivela però più ardua del previsto, a causa delle prove imbarazzanti, dell’atteggiamento sessista di Marco e delle concorrenti pronte a tutto pur di diventare la futura signora Bernardi. A complicare le cose ci si mette anche il fratello maggiore di Marco, Leonardo, tanto affascinante quanto sospettoso delle reali intenzioni di Emma. Mentre i suoi sentimenti nei confronti dei fratelli Bernardi si fanno ogni giorno più intricati, Emma si troverà a mettere in discussione certezze e pregiudizi: e se in fondo fosse lei stessa la sua avversaria più pericolosa?




Emma è una giornalista, brava nel suo lavoro e dopo aver lavorato duramente spera di ricevere finalmente la sua promozione. Ahimè, il suo sogno si infrange ed Emma non viene promossa e la motivazione qual è? È una donna, il suo futuro è quello di maritarsi e sfornare bambini.

Emma decide allora di lasciare il suo lavoro e creare una rivista propria, raccogliendo molti consensi dalle donne. Ormai donna di successo, la sua vita sentimentale non ha lo stesso successo della sua carriera. Il suo talento è quello di far scappare gli uomini, riesci sempre a trovare qualcosa su cui discutere e alcune volte non va a finire bene quando la femminista che è in lei emerge.

Quando pensa che le cose non potrebbero andare peggio, bussano alla sua porta. Chi? Una troupe televisiva che vuole Emma nel loro reality “Chi vuol sposare un milionario?”, un programma trash dove vengono selezionate venti donne per un giovane ricco.

Ovviamente Emma non ha mai fatto richiesta per questo programma, è contro queste cose, ma dopo una serata a base di alcol, i suoi amici hanno inoltrato la richiesta di poter partecipare al suddetto programma. Quindi si vede costretta a partecipare al programma e porterà la cosa a suo vantaggio, ossia riporterà tutto quello che succede nel reality in un articolo, denunciando il fatto che ormai viviamo in una società prettamente maschilista e a dar man forte sono le donne vanesie che barattano la loro felicità per i soldi e la fama.


“Qualcuno deve dare una lezione a quel donnaiolo da strapazzo e quel qualcuno sono io. Lo farò cadere ai miei piedi e poi gli spezzerò il cuore senza pietà. Marco Bernardi, hai appena firmato la tua condanna.” 


Si ritroverà a dover vivere in una villa a Como assieme alle altre ragazze e dovrà riuscire a conquistare il bel giovane, Marco Bernardi. Ricco, nullafacente e ovviamente stupendo, l’emblema del maschilismo.
Ma affinché Marco la noti dovrà superare diverse prove, alcune volte sarà costretta a mettere da parte il suo orgoglio di donna per evitare di essere eliminata e quindi perdere l’occasione di poter scrivere il suo articolo.
Se Emma è lì per conseguire un obiettivo, le altre donne non sono da meno. Attraverso dei sabotaggi, cercheranno di eliminare le loro rivali, insomma sono disposte a tutto per un po’ di visibilità.
Emma farà conoscenza anche del bel fratello di Marco, Lorenzo Bernardi. Altrettanto affascinante e la bella giornalista prova subito una forte attrazione nei suoi confronti.


Quando penso a te, invece, la testa mi si riempie di punti interrogativi. A volte mi ritrovo ad ammirare la tua intelligenza, altre volte dimostri di essere una testarda ai limiti dell’ottusità. Un giorno sei sensuale e non ti fai problemi a saltarmi addosso, e quello dopo sembra che tu sia completamente indifferente al sottoscritto. Non faccio in tempo a convincermi di piacerti che vengo assalito da mille dubbi e incomincio a pensare che in realtà mi detesti. Non hai idea di quanto sia frustante. 


Ma alla fine del reality, quando ormai i giochi sono conclusi e le carte tutte in tavola, chi sceglierà chi?

Ho amato follemente il personaggio di Emma, una donna indipendente che erge da una società piena di pregiudizi verso le donne, anche se alcune volte tali pregiudizi vengono alimentanti soprattutto da donne come quelle presenti nel reality. Emma però difende fermamente i diritti delle donne, tanto da essere considerata una nazi-sessista, ma questa nuova avventura metterà in seria crisi la nostra protagonista, conoscerà lati di sé che le faranno mettere in dubbio molte cose, soprattutto nei confronti dell’altro sesso.

Marco Bernardi è un uomo che usa le donne come se fossero giocattoli, ma cosa lo spinge a cercare moglie? Lo scoprirete leggendo il libro, io non posso assolutamente dirvi di più.

Il romanzo è ironico, un susseguirsi di vicende e location che rendono la lettura scorrevole e piacevole, nonostante la lunghezza. La scrittrice ha un bel modo di scrivere che mi ha coinvolta.
Ho sposato un maschilista è un romanzo leggero e divertente, che nonostante il tema trattato, non è affatto pesante, anzi, molto ironico e spensierato.
Vi consiglio assolutamente di leggere questo libro, non ve ne pentirete!

4,5 stelle su 5

Alla prossima,
Giovanna.


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