Recensione: L'incantesimo della spada di Amy Harmon

by - giovedì, luglio 05, 2018

Scrigno,
esce oggi la versione italiana di The bird and the sword di Amy Harmon, il nuovo romanzo fantasy assolutamente da non perdere!


TITOLO: L'incantesimo della spada

AUTORE: Amy Harmon 

EDITORE: Newton Compton Editori

GENERE: Fantasy 

PREZZO: € 4,99


In un regno in cui gli incantesimi sono banditi, l’unica magia rimasta è l’amore

«Deglutisci, figlia. Ingoia le parole, bloccale nel profondo della tua anima. Nascondile, chiudi la bocca sul tuo potere. Non maledire, non curare. Non parlerai, ma imparerai. Silenzio, figlia. Rimani viva». 
Il giorno in cui mia madre è stata uccisa, ha detto a mio padre che non avrei mai più pronunciato una sola parola e che se fossi morta, lui sarebbe morto con me. Predisse anche che il re avrebbe venduto la sua anima e avrebbe ceduto suo figlio al cielo. Da allora mio padre attende di poter avanzare la sua pretesa al trono e aspetta nell’ombra che tutte le parole di mia madre si avverino. Desidera disperatamente diventare re. Io voglio solo essere finalmente libera. Ma la mia libertà richiede una fuga e io sono prigioniera della maledizione di mia madre tanto quanto dell’avidità di mio padre. Non posso parlare o emettere suoni. Non posso impugnare una spada o ingannare un re. In un regno in cui gli incantesimi sono stati banditi, l’unica magia rimasta potrebbe essere l’amore. Ma chi potrebbe mai amare… Un uccellino?



Amy Harmon mi ha stupito per l’ennesima volta. Sì, lo so… non dovrei più meravigliarmi della sua bravura eppure mi capita ogni volta che leggo un suo nuovo libro. Appena ho saputo che The bird and the sword sarebbe stato tradotto in Italia, non potevo essere più felice. Dovete sapere che quando ho iniziato a leggere, tempo fa, mi dedicavo solo ai fantasy. Amo perdermi in un mondo creato apposta per quella storia, amo la magia che scaturisce da ogni parola, insomma i fantasy sono il mio primo amore assoluto. Tutto questo per dire che non potevo assolutamente perdermi questo romanzo e non dovete farlo neanche voi!

Ogni creatura vivente ha una parola, e io le sento tutte.
Ma non posso pronunciarle.

Le parole. Tutto è incentrato sulle parole. Possono essere belle, brutte, far innamorare e ferire profondamente. Possono maledire, predire o creare. Siamo a Nivea, nel regno di Degn, quando conosciamo la piccola Lark.

La piccola allodola ha solo cinque estati, è gracile e delicata e ha un dono prezioso. Grazie alle sue parole gli oggetti si animano e possono volare, danzare e arrampicarsi. Tuttavia, lei deve nasconderlo perché nel regno non è permesso usare il proprio dono. Ed è proprio a causa di quest'ultimo che le viene portata via la persona più importante per lei, la sola che poteva capirla e aiutarla: la sua mamma.

Lady Mashara, madre di Lark e regina di Jeru, prima di morire pronuncia solo poche parole rendendo muta la sua piccola bambina e legando il destino di Corvyn, il padre, a quello di sua figlia. Se lei muore, lui muore con lei. Lei sente le parole, tutto intorno a lei sussurra, ma non ha voce per dirle a sua volta.

«Ingoiale, figlia mia. Trattienile, le parole adagiate sulle tue labbra. Chiudile a chiave in fondo alla tua anima, nascondile finché non avranno il tempo di sbocciare. Sigilla la tua bocca e il tuo potere, non maledire e non curare, finché non giungerà l’ora. Non parlare e non raccontare, il paradiso o l’inferno non invocare. Imparerai e prospererai. Silenzio, figlia mia. Silenzio, e in vita resterai».

Le persone con il dono, come lei, non sono ben accette. Sono ritenute feccia, indegne, spregevoli e non meritano di vivere. Chiunque abbia uno dei quattro doni deve essere ucciso. Il Re Zoltev ha imposto un clima di terrore, sotto il suo regno ogni essere con uno dei quattro – guaritrici, mutanti, indovini e tessitori – deve morire.

Il destino però ha in serbo tutt’altro e con la morte del re, sale al trono suo figlio: Tiras. Lui è un re buono, clemente, non vuole commettere gli stessi errori del padre. È molto bello, con due occhi scuri come la notte e capelli bianchi in netto contrasto. Sulle sue spalle gravano tantissime responsabilità e sarà lui a dover decidere che tipo di re divenire. Le sue scelte saranno fondamentali, il suo carisma, la sua debolezza e la sua forza vi faranno innamorare di lui.

Lo desideravo troppo. Aveva ragione: avevo mentito. Essere una semplice allodola non mi sarebbe mai bastato. Mi aveva rovinato. Mi aveva fatto desiderare di essere un’aquila.

Non posso dirvi altro, davvero, vorrei raccontarvi tutto per filo e per segno perché da quando ho girato l’ultima pagina sono così euforica che parlerei a manetta di questo libro per ore. Ahimè, dovete leggerlo e godervi ogni singola parola piena di magia.

L’incantesimo della spada è proprio il libro che mi serviva per ritrovare un po’ di amore per i fantasy che avevo perso, mi ha fatto sognare e innamorare. Ci saranno colpi di scena, nemici da combattere, aiutanti particolari e una bellissima storia d’amore.

«Hai il broncio persino quando sorridi», commentò con voce tenera. «È per via di questo carnoso labbro superiore».
Non ti piace?
Fece una smorfia e allontanò la mano, facendola scivolare sulla punta del mio mento, giù per il mio collo lungo ed esile, per poi fermarla sull’acqua che mi lambiva i seni.
«Mi piace», sussurrò. «E anche tu mi piaci. Sei una sorpresa».
Amy Harmon è riuscita a creare un mondo e una storia che mi hanno completamente rapito sin dall’inizio. Una volta iniziato non ho potuto fare a meno che divorare ogni pagina e quando sono arrivata alla fine ne volevo ancora. Lark e Tiras sono caratterizzati alla perfezione, ho amato entrambi con le loro debolezze e i loro punti di forza. Lo stile è fluido e scorrevole, ti cattura in questo mondo e non ti lascia andare.

C’è solo una cosa che non ho gradito molto, nell’edizione originale c’è una mappa che ci aiuta a collocare Jeru e Nivea, abbiamo un elenco delle varie parole con le relative pronunce e mi sarebbe piaciuto avere tutto questo anche nell’edizione italiana.

Tuttavia, credetemi, dovete leggere questo romanzo e scoprire il vero potere delle parole.

5 stelle su 5 

A presto, 
la vostra Alexia. 

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