Recensione: Quando mi sei accanto Olivia Croscio

by - mercoledì, giugno 20, 2018

Buongiorno lettori! Oggi la nostra Giulia ci parla di una delle nuove pubblicazioni della De Agostini, Quando mi sei accanto.




Abbiamo tutti un lato oscuro e selvaggio, qualcosa che sentiamo dentro di noi eppure ci sfugge. Solo affrontandolo, si può veramente crescere. Alex, che ha vent’anni e una passione enorme per la montagna, quel lato oscuro ha deciso di usarlo, recitando la parte del giovane ribelle; non a caso è un dio per le ragazze, soprattutto in jeans e canottiera. Chicco invece lo ha nascosto sotto i modi gentili e la corazza da bel cavaliere; ma se lo chiedete ad Alex, vi dirà che è soltanto un signorino di città. Chiara ha qualche anno meno di loro e già una natura indomabile che la fa bruciare come una fiamma; impulsiva e sognatrice, ha voglia di divorare la vita ma non sa ancora come farlo, né forse lo capirà mai. Nel dubbio, cerca di tenere i piedi per terra, con scarsi risultati. I tre si trovano quasi per caso a fare una passeggiata sulle montagne della Valle d’Aosta, in uno di quei pomeriggi d’estate che sembrano uguali a tanti ma sono destinati a cambiarti la vita. Per trent’anni i destini di Alex, Chicco e Chiara si incroceranno, portandoli ora vicini ora lontani, con un’unica certezza: una parte di ciascuno esiste solo in presenza degli altri, e a loro apparterrà per sempre. Questo romanzo è la storia di un amore inseguito a lungo, pericoloso e imprevedibile come le vette alpine che le fanno da sfondo. Un legame viscerale, in bilico tra rabbia e tenerezza, tra desiderio e incomprensione, che assume tante forme quante sono le stagioni della vita.



Tre anime.
Tre destini. 
Mille incroci. 
Un solo amore. 
Tre cuori infranti.
La storia che sto per raccontarvi non è la solita con il lieto fine assicurato, no, è una storia di sofferenza e di dolore.
Tutto ebbe inizio il lontano Agosto del 1973, quella che sarebbe dovuta essere una tranquilla passeggiata in montagna si rivelerà l’inizio di un lunghissimo viaggio alla ricerca di se stessi. 


“Sarebbe bello potersi fidare delle parole degli altri per sapere chi siamo davvero. Ma non funzione così.”


I nostri protagonisti sono Chiara, allegra, spensierata e amante della vita, Chicco, onesto, simpatico e orgoglioso, e Alex, amante della montagna, impulsivo e tormentato, tre giovani così diversi tra loro, legati da un filo invisibile per tutta la vita.
Tra Alex e Chiara nasce subito un legame speciale, unico, differente da tutti gli altri, un amore libero, selvaggio e incontrollabile.

Il destino, però, ha in mente un altro piano, infatti sarà Chicco la roccia sicura su cui Chiara farà affidamento per il resto della sua vita.
Sarà un’innocente vacanza al mare che riavvicinerà Chiara e Alex, complici i bigliettini che quest’ultimo nasconde per la sua amata, delle vere e proprie confessioni d’amore che saranno testimoni di un sentimento nascosto, ma per sempre vivo.

Una tragedia li allontanerà di nuovo, facendo sprofondare il povero Alex in un vortice di depressione.
Molti anni dopo Chiara si sposa e diventa madre, ma sarà costretta a ritornare al paese dove è custodito il suo cuore e lì la passione travolgerà i due amanti.
Paura, insicurezza e segreti sono i mattoni che costruiscono un ponte sempre più fragile che li dividerà per sempre.
Con le cime innevate del maestoso Monte Bianco a fare da sfondo, lasciatevi conquistare da questo romanzo dai mille risvolti!

“Ognuno di noi ha il suo lato selvaggio [...] è un lato bellissimo, esaltante, che ci fa sentire vive e piene di energia, ma è anche oscuro e insondabile. Non arrivi mai a comprenderlo fino in fondo. È qualcosa di te che ti sfugge, su cui non hai nessun dominio, pericoloso e imprevedibile.”

Una storia che si può positivamente definire diversa, nella crudeltà e nel dolore così reali e vividi, nella realtà così cruda e malvagia, nei sentimenti così puri e nello stesso tempo incerti, un vortice che vi trascinerà in fondo insieme ai protagonisti, lasciando a voi l’arduo compito di risalire in superficie.
Cosa mi è piaciuto di questo libro? Lo stile coinvolgente, l’imprevedibilità di ogni capitolo che vi tiene con il fiato sospeso e mille emozioni che ronzano dentro di te, la scelta di strutturare il libro con tre differenti punti di vista che non lasciano nulla da fraintendere, le descrizioni dei meravigliosi paesaggi, il modo in cui la scrittrice è riuscita ad affrontare l’argomento della depressione post-partum, in un modo così delicato ma al contempo devastante, facendolo quasi provare al lettore, il tormento interiore dei protagonisti che li accompagna fino alla fine.
Cosa non mi è piaciuto? Le scelte che i due amanti hanno preso, il modo in cui Alex si è fatto padrone dei loro destini, decidendo lui come doveva finire la loro storia d’amore, le mille parole non dette e tutti i “Ti amo” negati e soffocati.



“Il mondo è più colorato grazie alle persone come lui.”



Quando ho terminato questo libro mi sono portata dietro per un paio di giorni un senso di tristezza e di ingiustizia rivolto al mondo e alla vita, e a parer mio è proprio questo l’effetto che ogni romanzo dovrebbe suscitare, che siano positive o meno le emozioni.
Amore, depressione, dolore, fiducia, amicizia, passione, tradimento e morte sono tutti gli elementi che fanno funzionare questo romanzo dalla prima fino all’ultima pagina.
Un libro che vi tiene incollati alle pagine dall’inizio alla fine, diverso dalle solite storie e assolutamente coinvolgente, io ve lo consiglio caldamente!

5 stelle su 5
Alla prossima,
Giulia.

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