Recensione: Il giardino delle rose di Dot Hutchison

by - giovedì, giugno 21, 2018

Lettori, oggi vi parliamo de Il giardino delle rose, seguito del Il giardino delle farfalle edito dalla Newton Compton.


Dall'autrice del thriller bestseller Il giardino delle farfalle
«Imprevedibile!»
«Agghiacciante!»
«Imperdibile!»
Sono passati quattro mesi dall’esplosione al Giardino, dove giovani donne chiamate “le farfalle” erano tenute prigioniere. Gli agenti dell’FBI devono ancora fare i conti con le conseguenze del tragico episodio, aiutando le sopravvissute a ricostruirsi una vita dopo il trauma. Con l’inverno che sta per volgere al termine, per le farfalle si prospettano giorni più lunghi e più caldi per riprendersi. Per gli agenti, invece, l’imminente arrivo della primavera viene annunciato da una scoperta raccapricciante, uno schema che si ripete: vengono ritrovate delle giovani donne morte,
sempre all’interno di una chiesa, con uno squarcio all’altezza della gola e il corpo interamente circondato da fiori. La sorella di Priya è stata una delle vittime, all’epoca dei fatti. Adesso Priya e sua madre vivono da fuggiasche, spostandosi di continuo alla ricerca di un nuovo inizio. Ma quando la ragazza finisce nel mirino del maniaco, il lavoro degli agenti per proteggerla diventa una drammatica corsa contro il tempo…





Gli agenti dell’FBI Victor Hanoverian e Brandon Eddison, a distanza di poco tempo dal caso delle “ragazze farfalle”, ne hanno uno nuovo nelle mani. Un nuovo serial killer, ancora una volta con una mania alquanto strana. Durante la stagione più colorata e gioiosa vi è una vittima. Ogni primavera una ragazza.

“Ho solo un rancore immenso e la certezza che un giorno imparerò ad affrontare questa cosa che chiamiamo vita. Forse questo è il massimo della giustizia che posso ottenere.” 

Tra le ragazze assassinate, c’è la sorella di Praya Sravasti: Chavi. L’evento ha colpito molto la ragazza, distruggendo la sua famiglia ma soprattutto il suo essere. Non riesce più a vivere come una volta, è perseguitata costantemente dagli incubi e dalla sensazione che qualcuno la segua ovunque vada. Praya, però, non è sola. 

“Diventando una prigioniera nella mia stessa casa non sarò più al sicuro che continuando a uscire.” 

Lei ha gli agenti Vic ed Eddison, i quali le sono molto affezionati e faranno di tutto pur di proteggerla, soprattutto quando scoprono che potrebbe essere la prossima vittima. Come loro anche sua mamma, l’unica famiglia che le è rimasta. Ed è proprio grazie a lei che tirerà fuori tutto il suo coraggio e smetterà di nascondersi. Tutto ciò solo per trovare l’assassino di sua sorella, sì, per questo metterà a rischio la sua stessa vita. Ho deciso di iniziare questo romanzo a occhi chiusi, senza neanche leggere del tutto la trama. Mi sono fatta trasportare dalla fatto che avevo già letto il primo dell’autore e, avendo comunque visto gli stesi protagonisti, pensavo fossero in qualche modo collegati gli eventi. Mi sbagliavo, seppur appaiano nomi del libro precedente, tutta la vicenda in questo qui è un caso totalmente a parte. 

Per quanto possa essere intrigante, lo stile della narrazione non mi ha conquistata del tutto. Inizialmente l’ho trovato addirittura un tantino complicato da seguire, considerando che si alternano voci in prima e terza persona di continuo, e una voce a parte che solo alla fine scopriremo di chi si tratta. Oltre questo, c’è anche da dire che le cose avvengono in modo estremamente lento, magari è anche per questo se ci ho messo davvero un bel po’ per portarlo a termine. 

Il mio poco tempo, sommato a un romanzo che a più della metà non riesce a prenderti nel modo giusto, non ne fanno uscire una bella somma. Forse durante l’ultima parte le cose hanno iniziato a prendere una giusta piega, ma più che per questo, posso dire di averlo portato a termine solo perché ormai volevo sapere cosa sarebbe successo alla protagonista. L’adrenalina e la voglia di leggere senza freno sono arrivate solo verso la fine, cosa non molto buona quando si parla di un thriller. Ho pensato e ripensato ai pro e i contro, ma gli ultimi hanno avuto la meglio. 

Mi dispiace dirlo, ma quando si tratta di questo genere bisogna dare tanto, a me, invece, è arrivato poco. Un tantino noioso per qualcosa che dovrebbe tenerti costantemente sulle spine. 


VOTO: 2 stelle su 5

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