Presentazione: Lo stivale d'ora di Istanbul di Elsa Zambonini Durul

by - martedì, maggio 29, 2018

Scrigno,
vi presentiamo il romanzo di Elsa Zambonini Durul dal titolo Lo stivale d'oro di Istanbul.


TITOLO: Lo stivalo d'oro di Istanbul 

AUTORE: Elsa Zambonini Durul

GENERE: Giallo/Thriller

PREZZO: € 2,99


"Parla la protagonista. Mi chiamo Lisa, sono un’insegnante, ho 28 anni e non conosco mia madre. Non so se fosse bella o brutta, bionda o bruna, perché non l'ho mai vista nemmeno in fotografia. Sono nata a Istanbul da un italiano e una levantina regolarmente sposati, ma ho sempre vissuto a Treviso con mio padre. Non posso parlare di lei né fare domande; non so nemmeno come sia morta o dove sia sepolta. Adesso basta. Andrò a Istanbul dove lavorerò al Liceo Italiano e, spero, troverò delle risposte.

Sullo sfondo di una città esotica e accattivante, lo stivale presenta un intreccio di colpi di scena, amore e avventura, ma soprattutto il percorso di crescita di una donna che deve imparare a fare i conti con il passato, tragico, della sua famiglia. 

Lisa accetta un posto come insegnante di lettere nel liceo italiano di Istanbul soprattutto per raccogliere informazioni sulla madre che lì è vissuta e morta, ma di cui lei non sa nulla. Nella città dove lavora, e di cui presto si innamorerà, la protagonista frequenterà italiani, turchi e levantini. Istanbul è coprotagonista.

Secondo classificato al concorso letterario Città di San Giuliano Milanese, Il Picchio IV^ Edizione 2016. Terzo classificato al Concorso di Creatività Letteraria ed. 2015 di Opera Uno Wordpress - Opere edite. 


"Ha un foulard in testa che, come una stupida, indugio un attimo di più a guardare. Segue il mio sguardo e poi gira la testa dall’altra parte.
“Sembra una stupidaggine, ma per me è una delle cose più difficili da accettare. Vorrei quasi dormire da sola... mi vergogno per Kemal... alla mattina trovo ciocche intere di capelli sul cuscino... "


“Andreoli...” ripete con aria meditabonda come se quel nome non gli risultasse nuovo, poi, rivolgendosi in turco alla moglie le chiede qualcosa che l’aiuti a ricordare.
Speranzosa intervengo in inglese:
“I miei genitori vivevano qui trent’anni fa. Mia madre è morta in un incidente stradale, forse ne avete sentito parlare!”


"Restiamo così per un poco, e anch’io comincio a fare l’unica cosa che possiamo fare per aiutare i medici affaccendati nella stanza vicina: pregare. E così, in quella piccola stanzina, a pochi metri da Melisa che sta lottando contro la morte, siamo unite dalle nostre preghiere diverse, in due lingue differenti. Ci rivolgiamo entrambe a Colui che ognuna delle due considera più sacro, e mi pare che non ci siano differenze, ma un’unica entità che protegge, aiuta, perdona, ama."

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