Presentazione: Lo stivale d'ora di Istanbul di Elsa Zambonini Durul
Scrigno,
vi presentiamo il romanzo di Elsa Zambonini Durul dal titolo Lo stivale d'oro di Istanbul.
TITOLO: Lo stivalo d'oro di Istanbul
AUTORE: Elsa Zambonini Durul
GENERE: Giallo/Thriller
PREZZO: € 2,99
"Parla la protagonista. Mi chiamo Lisa, sono un’insegnante, ho 28 anni e non conosco mia madre. Non so se fosse bella o brutta, bionda o bruna, perché non l'ho mai vista nemmeno in fotografia. Sono nata a Istanbul da un italiano e una levantina regolarmente sposati, ma ho sempre vissuto a Treviso con mio padre. Non posso parlare di lei né fare domande; non so nemmeno come sia morta o dove sia sepolta. Adesso basta. Andrò a Istanbul dove lavorerò al Liceo Italiano e, spero, troverò delle risposte.
Sullo sfondo di una città esotica e accattivante, lo stivale presenta un intreccio di colpi di scena, amore e avventura, ma soprattutto il percorso di crescita di una donna che deve imparare a fare i conti con il passato, tragico, della sua famiglia.
Lisa accetta un posto come insegnante di lettere nel liceo italiano di Istanbul soprattutto per raccogliere informazioni sulla madre che lì è vissuta e morta, ma di cui lei non sa nulla. Nella città dove lavora, e di cui presto si innamorerà, la protagonista frequenterà italiani, turchi e levantini. Istanbul è coprotagonista.
Secondo classificato al concorso letterario Città di San Giuliano Milanese, Il Picchio IV^ Edizione 2016. Terzo classificato al Concorso di Creatività Letteraria ed. 2015 di Opera Uno Wordpress - Opere edite.
"Ha un foulard in testa che, come una stupida, indugio un attimo di più a guardare. Segue il mio sguardo e poi gira la testa dall’altra parte.
“Sembra una stupidaggine, ma per me è una delle cose più difficili da accettare. Vorrei quasi dormire da sola... mi vergogno per Kemal... alla mattina trovo ciocche intere di capelli sul cuscino... "“Andreoli...” ripete con aria meditabonda come se quel nome non gli risultasse nuovo, poi, rivolgendosi in turco alla moglie le chiede qualcosa che l’aiuti a ricordare.Speranzosa intervengo in inglese:“I miei genitori vivevano qui trent’anni fa. Mia madre è morta in un incidente stradale, forse ne avete sentito parlare!”"Restiamo così per un poco, e anch’io comincio a fare l’unica cosa che possiamo fare per aiutare i medici affaccendati nella stanza vicina: pregare. E così, in quella piccola stanzina, a pochi metri da Melisa che sta lottando contro la morte, siamo unite dalle nostre preghiere diverse, in due lingue differenti. Ci rivolgiamo entrambe a Colui che ognuna delle due considera più sacro, e mi pare che non ci siano differenze, ma un’unica entità che protegge, aiuta, perdona, ama."
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