Recensione in anteprima: Il tempo delle seconde possibilità di Patrisha Mar

by - venerdì, agosto 25, 2017

Buonasera lettori! Sono tornata con una nuova recensione.
Quando ho visto la copertina e letto la trama di questo romanzo non potevo far altro che prenderlo e leggerlo. Ero incuriosita e anche un po' affascinata dall'insieme e da quel faro che vedete sulla cover.
Continuate a leggere per sapere che ne penso.





Stefano Solari è un pubblicitario dalla promettente carriera, ma è anche un uomo che ha perso se stesso e che ha un disperato bisogno di rimettersi in gioco e dimenticare. Complici un viaggio di lavoro, un romanzo di Jane Austen e la magica Irlanda, Stefano incontra Caitlin Murphy, la giovane guardiana di un faro, che, nonostante le difficoltà della vita, ha imparato a credere nel destino e nelle seconde possibilità. Fra loro nasce una tenera amicizia, e dopo qualche mese lei viene invitata a Milano, ma proprio quando i due cominciano ad avvicinarsi, il passato di Stefano torna con prepotenza a bussare alla porta, scombinando ancora una volta i suoi piani.
In un’altalena di emozioni, rimpianti, dolore e speranza, Stefano e Caitlin vi accompagneranno in un indimenticabile viaggio alla ricerca del vero amore e della felicità, perché tutti hanno diritto a una seconda possibilità


Stefano Solari è un un uomo determinato, chiuso, dedito al lavoro, fino al giorno in cui incontra Alissa. Una donna che lo conquista, che lo fa innamorare, che gli fa credere nell'amore. Stefano dà tutto se stesso alla donna che ama, a tal punto da chiederle di sposarlo. A tal punto da accettare quella famiglia che non sapeva di volere. Una famiglia che ad un certo punto, per volere ed egoismo di Alissa, si sgretola. Ed è così che Stefano ritorna ad essere l'uomo menefreghista di un tempo, l'uomo che usa che le donne solo per una notte, l'uomo che non crede più nell'amore e nelle seconde occasioni. 


“Come accettare ciò che aveva fatto Alissa? Aveva distrutto tutto, vedeva solo macerie intorno a sé. Macerie e rabbia.” 


Caitlin Murphy vive in un faro, ama la solitudine, la calma e l'irrequietezza del mare. Adora guardarlo, fissare con i suoi occhi l'orizzonte. La sua vita non è più quella di un tempo, un incidente che avrebbe potuto ucciderla, le ha procurato delle cicatrici sul viso. Cicatrici che anche dopo un intervento si vedono ancora. Caitlin è viva, ha la sua seconda opportunità e crede ne esistano sempre altre da dare e da ricevere. Non si è mai arresa, ha lottato con l'aiuto dei suoi amici, contro i pregiudizi della gente di un piccolo paesino nella magica Irlanda. 


“Non pretendeva di essere un'eroina moderna. Aveva i suoi momenti di fragilità, era umana e a volte cadeva, inciampava su se stessa e piangeva, lacrime versate in solitudine per quella che era un tempo.” 


Complice Persuasione di Jane Austen e il lavoro di Stefano che lo porterà proprio a Dublino, i due si incontreranno e avranno modo di passare qualche giorno insieme. Giorni fondamentali, giorni importanti che li vedono protagonisti e che mettono in risalto quanto due giovani come Stefano e Caitlin, così diversi, opposti nel pensiero e nel carattere, riusciranno ad instaurare un'amicizia. 
Ma è davvero questo quello che c'è tra loro? 


“Ed era apparso Stefano, così bello da sconvolgerti, così triste da spezzarti il cuore, così distante da volerlo avvicinare.” 


Caitlin vuole a tutti i costi scoprire se quello che mostra Stefano è davvero l'unica cosa che c'è in lui. Sa che l'animo ferito, le poche parole, la rabbia nascondo una cicatrice profonda, indelebile. Qualcosa che gli è stato tolto e non potrà più essere restituito. Caitlin sa vedere e riconoscere le seconde possibilità e in tutti i modi tenta di farlo capire a Stefano. 

Stefano dal canto suo è deciso a non credere in quell'amore che troppo l'ha fatto soffrire, che gli ha spezzato il cuore, stracciandolo e riducendolo in quei brandelli che si ritrova nel petto. Pezzi che battono in presenza di Caitlin, anche se lui non vorrebbe, anche se non sa dargli un nome. 



“Ma questa volta niente ti salverà, Caitlin Murphy. Perché io ti bacerò, qui sul mio divano e se non vorrai contraccambiare, capirò, ma io ti bacerò lo stesso perché lo voglio da allora, e non ho mai smesso di immaginarlo.” 


L'attrazione tra i due è palpabile tra le righe del romanzo, è negli sguardi, nei sorrisi e nelle parole non dette. Nelle risate, nei momenti che passano insieme, in quelli in cui non riescono a stare lontani. Si allontaneranno e avvicineranno senza nemmeno rendersene conto, dando vita ad un gioco in cui il cuore è l'unico protagonista. Il cuore spezzato di Stefano e il cuore pieno di vita, di gioia e spontaneo di Caitlin. 


“Eri un'amica, dovevi essere soltanto un'amica, senza complicazioni, senza rimpianti. Con te ho provato un'affinità di spirito, tu mi capivi e io capivo te, senza difficoltà. E l'attrazione fisica immediata che ho avuto per te ha accresciuto il senso di perdita al distacco.” 



Si sarà capito che è un romanzo che mi è piaciuto tanto. La storia, i protagonisti, il filo conduttore della Austen e delle seconde possibilità. Mi è piaciuta Caitlin perché è lei la persona forte della coppia anche se avrebbe tutte le ragioni per non esserlo. Aiuta Stefano con la sua spensieratezza, lo accoglie nella sua vita e nel suo cuore senza chiedere niente in cambio. Lo aiuta a capire quello che vuole, soffrendo lei stessa, pur di non vedere star male lui. Lo allontana e sarà proprio questo ad aprire gli occhi a Stefano.
Dal canto suo, il protagonista maschile, è diverso dal genere che di solito leggiamo. È un uomo che ha sofferto e non lo nasconde, certo tornerà a comportarsi da bastardo, ma la sua è una di quelle maschere da difesa che non puoi non adorare. Il modo in cui i due si confidano, si aprono sul loro passato e sul loro presente, è spontaneo, dolce e ti stampa sul viso un sorriso genuino. Stefano riscoprirà la gioia di vivere, di amare e anche perdonare. Se stesso e Alissa. Perché solo con il perdono la vita riesce a continuare il suo cammino. 


“Un passo alla volta.” 
“Una passo alla volta, soprattutto se mi porta da te.” 


La scrittura di Patrisha è una scrittura fluida, ricercata, mai noiosa. È descrittiva al punto giusto, ti trascina e ti catapulta tra i paesaggi, in quel faro con la vista sul mare. Ogni dettaglio è poesia per chi legge. Ho apprezzato la storia, il messaggio e la capacità di raccontare e scrivere un libro in terza persona riuscendo ad appassionarmi e a farmi sentire le emozioni dei personaggi. Chi mi conosce sa che poche autrici ci riescono. Patrisha posso metterti nella lista di autrici che lo fanno.
Consigliato? Assolutamente sì!




4 stelle e mezzo su 5 


Alla prossima, 
Elena.

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