Recensione: All of me di Marta Pilesi

by - martedì, maggio 02, 2017


Buongiorno gioie dello Scrigno!
Valentina ha letto e recensito per voi il romanzo di Marta Pilesi, All of me, uscito prima in self e successivamente edito dalla Gilgamesh Edizioni.
Scopriamo insieme la sua opinione.


Becky è testimone di violenze subite nell'adolescenza che cambieranno la sua esistenza e il suo modo di pensare. Affronta ogni giorno facendosi trasportare dalla vita senza dominarla. Dall’età di sedici anni, non crede più nei rapporti d'affetto e di lunga durata con gli uomini. Ha profonde ferite nell'anima che sanguinano ancora e segni evidenti sul suo corpo che cerca di nascondere in ogni modo, ma fino a quando? Prima o poi incontrerà qualcuno con un trascorso di sofferenza profondo, uguale ma anche diverso dal suo. Lui lotterà per conoscerla davvero. Non desisterà fino a quando non avrà tutto di lei. E quando accadrà, riuscirà Becky ad aprirsi totalmente e lasciare che lui porti luce nelle sue ombre?



Becky Sawyer è una ragazza bellissima dai grandi occhi azzurri, con lunghi capelli scalati e mori. Nasconde molte cicatrici sul suo corpo, ma ancor di più cela le profonde ferite che hanno segnato il suo cuore e la sua anima. Quelle stesse ferite inferte da chi nella vita avrebbe dovuto amarla e proteggerla a qualunque costo. Una notte, dopo l’ennesime violenze subite, finalmente scappa e va a vivere da sua cugina Eveline. Ha imparato negli anni a precludersi rapporti elusivamente fisici con gli uomini, anche in seguito alla relazione avuta con un ragazzo che l’ha resa ancora più debole e insicura. Per Becky l’amore non esiste, il sesso deve essere rapido, appagante, e deve finire il prima possibile. Deve unicamente soddisfare un piacere fisico, ma una volta terminato Becky si riveste il più veloce possibile e scappa per paura che, ancora, un nuovo uomo possa infliggerle altre ferite.



“Vibra l’elettricità fra noi. Dentro, sto tremando come una foglia. Sensazione non piacevole per me, la vulnerabilità mi rende fragile.”



Justin Blaine è un bellissimo ragazzo con gli occhi neri, profondi e dai capelli scuri. Caporedattore presso la “ Publishing Projects Dreams”, Justin assume definitivamente questo ruolo di rilievo in seguito al pensionamento del padre. Becky e Justin si incontrano per caso una sera in un ristorante, fra loro esplode subito la passione e dopo aver avuto una rapporto fisico intenso, Becky si fa vincere dalla paura di passare la notte con lui, perciò come sempre fugge. Alcuni mesi dopo Becky si reca ad un colloquio come aiuto – caporedattore, e di sicuro Justin non è il capo con cui pensava di dover sostenere il colloquio. Proveranno a mantenere il loro rapporto unicamente lavorativo, ma cosa succede se Dio mette sulla nostra strada l’altra metà di noi? Cosa succede se qualcuno lassù decide che è arrivata la nostra seconda occasione, la fetta di felicità a cui abbiamo diritto? Cosa succede se Justin proverà in tutti i modi a far crollare i muri che Becky ha costruito negli anni per proteggersi? E cosa succede se anche Justin nascondo un segreto doloroso?

“Ogni volta che siamo vicini, che ci sfioriamo, i miei brividi si attivano in automatico come se vivessero di vita propria e io non avessi alcun poter di fermarli”

Avevo letto questo romanzo un po’ di tempo fa nella versione self, e ne ero rimasta profondamente colpita, tanto che rileggerlo è stato un piacere. Marta ha ideato una trama fitta e ricca di colpi di scena. Spesso durante la lettura mi sono commossa, non per modo di dire, ma ho davvero soffocato il pianto. Ho sentito tutto il dolore di Becky su di me, ho percepito lo spessore e la profondità delle sue cicatrici. Ho provato la sua stessa angoscia, la sua solitudine, le sue paure, le sue insicurezze. Questo grazie alla scrittura così intima e ricercata dell’autrice. Mi sono sentita molto vicina alla protagonista, perché in qualche modo leggere il suo dolore è stato un modo per condividere il mio. Ci sono cose del mio passato di cui non parlo volentieri, ma so che ci sono tante altre persone come me, come lei che tutti i giorni si alzano e lottano contro la paura di non farcela. La vera battaglia è sempre con se stessi, siamo noi che possiamo dire basta, come ha fatto Becky la notte in cui è fuggita. Questo romanza vi cambierà un po’ dopo averlo letto, vi farà venire voglia di dire più spesso “ti amo” e “ ti voglio bene”. Vi farà venire voglia di abbracciare la persona che amate, di baciarla, o semplicemente di osservarla mentre dorme di fianco a voi.





Il romanzo è narrato a due voci, Justin è la cura di Becky, ma senza saperlo Becky sarà la sua seconda possibilità di essere felice. Ogni donna dovrebbe avere il suo Justin nella vita. L’ho riletto due volte e mi domando quante altre volte lo rileggerò. È una storia che merita cinque stelle, anzi se fosse possibile ne meriterebbe di più. Lo consiglio a tutti, è un romanzo che ogni persona dovrebbe leggere perché è in grado di regalare a chiunque un profondo insegnamento. Becky e Justin vi insegneranno che la vita è una e che niente e nessuno possono avere il potere di rovinarcela. Non esiste cosa, persona o evento che possa prendere il comando della nostra felicità. Anche quando smarriamo per un momento noi stessi e la nostra strada, abbiamo sempre gli strumenti per tornare a essere padroni della nostra felicità e della nostra vita. L’amore è il primo di questi strumenti. Qualsiasi dolore state vivendo abbassate le vostre difese e fidatevi di esso.



Alla prossima, Valentina

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