Presentazione: Perfetta di Erika Cotza

by - lunedì, maggio 02, 2016



Siete pronti a fare click? Domani esce un nuovo romanzo di Erika Cotza. E la copertina è un misto di seduzione e incanto. Scopriamolo insieme!

Titolo: Perfetta

Autore: Erika Cotza

Editore: Self Publishing

Prezzo: 0.99

Data di uscita: 1 Maggio

Genere: Rosa/Erotico

Sinossi: Perfetta.
Chiara odia questa parola, così troppo somigliante al suo aspetto, a ciò che la gente pensa della sua bellezza, a quello che tutti si aspettano vedendola correre per tenersi in forma. Perfetta… Eppure Chiara lavora strenuamente, senza risparmio, pur di coronare il sogno di aprire un giorno la sua libreria. In rotta da una vita con i suoi, vive in città con la sua amica Catia e ha un rapporto di solo sesso con il suo ex, Nicola, dal quale non riesce a separarsi per un affetto che però stenta a diventare altro. La sua vita sembra correre su un binario ben preciso, quando entra in collisione con Marco, a seguito di una serata finita male, e tutto cambia di colpo. L’amore, quello vero… Possibile che sia lui? Eppure c’è qualcosa, in fondo all’anima di Chiara, che grida e allerta, perché non sempre la prima impressione è quella che conta e se il cuore batte ancora un ritmo in sincrono col passato, forse è il caso di dargli ascolto…



Chiara:

Nicola:

Marco:



Estratto:

«Se avessi fatto meno il presuntuoso, ti avrei dato il mio numero senza problemi.» «Presuntuoso?» rise. «Guarda che ho solamente detto la verità. Anche ora mi stai spogliando con gli occhi…» Avvampai, distogliendo lo sguardo dall'unico indumento che indossava: un paio di pantaloncini neri, aderentissimi. Attraverso si poteva vedere ogni cosa e, sì, non mentiva quando diceva che i compagni lo chiamavano "Anaconda". «È colpa tua. Potevi nascondere meglio il tuo serpente.» Dio, ma cosa mi stava prendendo? Parlare di quelle cose con lui... un perfetto estraneo. Mi posai la mano sulla fronte, sperando di avere la febbre e che fosse quello il motivo per la mia idiozia: stavo delirando! No, niente febbre, solo un caldo eccessivo. Ridacchiò. «Il mio serpente era nascosto finché non ti ho vista correre. Dovresti coprire quel culo e quelle gambe, se non vuoi rischiare di far venire un infarto a qualcuno.» Lo guardai storto. «Non è colpa mia se siete sempre tutti così eccitati.» «Quello è vero, ma tu sei perfetta, quindi siamo giustificati» disse mordendosi il labbro inferiore. Feci una smorfia. La mia perfezione esterna non serviva a un emerito cazzo ed ero quasi stanca di quei continui apprezzamenti.


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