RECENSIONE | Bugie a colazione di Joanne Bonny
Scrigno,
la vostra Valentina vi parla del nuovo romanzo di Joanne Bonny dal titolo Bugie a colazione.
TITOLO: Bugie a colazione
AUTORE: Joanne Bonny
EDITORE: Newton Compton Editori
GENERE: Romance
PREZZO: € 5,99 ebook / € 9,90 cartaceo
Cento euro e tre mesi di tempo. È tutto quello che Sveva ha a disposizione per fondare un’impresa di successo, se non vuole che il nonno, uno degli uomini più ricchi di Milano, le tagli i fondi costringendola a vivere per sempre come una comune mortale. Tre mesi in cui Sveva sarà costretta a rinunciare alla sua sfarzosa vita fatta di party esclusivi, shopping da capogiro, vacanze esotiche e persino al suo meraviglioso attico, sostituito da un monolocale in periferia, infestato da scarafaggi e vicini poco raccomandabili. Basta un solo giorno perché Sveva comprenda di non avere alcuna chance di vincere la scommessa col nonno. E così, quando si profila la possibilità di sposare il ricchissimo e affascinante Lorenzo De Vallis, Sveva pensa di coglierla al volo.
Ma deve resistere fino al suo ritorno dalla trasferta negli Emirati Arabi… Nell’attesa che il principe azzurro arrivi a salvarla dai water incrostati del
suo lavoro temporaneo in un hotel e, soprattutto, dai vestiti di seconda mano, Sveva si trova costretta a imparare l’arte della sopravvivenza. E
chissà che la sua nuova vita, complice un incontro inaspettato, non riesca a farle scoprire qualcosa di nuovo su di sé…
Sveva Galbiani è una milanese di ventiquattro anni, segno particolare: ricca ereditiera.
Fino a qui nulla di nuovo o di strano.
I passatempi e le preoccupazioni principali di Sveva sono come meglio spendere i soldi di suo nonno, come ad esempio borse inedite appena uscite dalla casa di moda, oppure presenziare quotidianamente in SPA per un trattamento di bellezza, in sostanza i suoi investimenti preferiti sono rivolti a tutto ciò che per un comune mortale è ritenuto superfluo.
L’unico obiettivo della vita della nostra protagonista consiste nel fidanzarsi, un giorno magari neanche troppo lontano, con Lorenzo De Vallis - suo cugino di secondo grado - consolidando così il suo inestimabile patrimonio, ma soprattutto per rappresentare la coppia più bella e patinata d’Italia.
A rovinare i piani di Sveva ci pensa il nonno, che conscio dello stile dispendioso della nipote, ha deciso di dare un taglio a tutto ciò proponendole una sfida: 100 € in tasca e tre mesi di tempo per avviare un’impresa di successo, come quello che fece lui ai suoi tempi agli albori della sua fortuna; in caso di insuccesso Sveva può totalmente dimenticarsi la sua eredità.
Per Sveva non ci sono alternative se non quella di accettare il guanto di sfida del nonno, che comincia già fuori dalla porta del suo ufficio, quando si rende conto che davvero questo gli ha tolto tutto, dal tetto sopra la testa a tutti gli agi avuti fino ad ora compresa la servitù che l’ha servita fino ad ora.
Alla nostra protagonista non resta che imboccarsi le maniche e cercare di capire come sopravvivere in mondo totalmente estraneo al suo, ovvero come trovarsi un lavoro ma soprattutto un posto dignitoso dove poter vivere ma ancora di più trovare un’idea imprenditoriale così geniale da poterle garantire il ritorno al suo tenore di vita che di diritto le spetta.
Non voglio scendere troppo nei particolari della trama, perché a mio avviso merita d’esser letto tutto d’un fiato dall’inizio alla fine.
Per quanto lo scheletro della trama non brilla per originalità, ma devo dire che il lavoro dell’autrice per rendere uno spasso la narrazione è stato spettacolare; sono morta dalle risate non appena Sveva ha iniziato a riferirsi alla metro come lo “Spostapoveri”.
“Stamattina lascio questo buco infernale e me ne torno nel mondo civilizzato. Devo solo capire come orientarmi… Mi toccherà usare lo Spostapoveri”
L’autrice ha trattato un tema oggigiorno davvero sensibile, ovvero la superficialità dei ragazzi in cui l’apparire è più importante che l’essere. A prescindere dal tenore di vita di Sveva, al di sopra delle righe di noi comuni mortali, il messaggio che tale romanzo vuole dare è quello che non sempre i soldi comprano la stima e il rispetto.
Quando la nostra protagonista, senza un soldo di cacio, si è dovuto rimboccare le maniche, si è resa conto di quali sono le vere priorità nella vita e quali sono i veri valori per cui lottare.
Ad aiutare Sveva in questo suo “processo” di crescita interiore, troviamo Erol un suo collega di lavoro, che con la sua schiettezza e semplicità, contribuirà a farle cambiare idea anche su chi può rappresentare il suo uomo ideale.
Se avete voglia di sognare un mondo fatto di lustrini, ma non solo, allora Bugie a colazione è il romanzo che fa per voi, il mio consiglio è quello di non lasciarvelo scappare! Un libro perfetto per accompagnarvi in queste ultime giornate di calura estiva.
“Neppure io mi rendevo conto del fatto che vivevo usando il filtro bellezza per rendere fotogenica la vita. Un espediente fatto di bugie, omissioni e espedienti per patinare le nostre esistenze e competere a chi è più felice, realizzato e vincente.”
5 stelle su 5
A presto,
Vale
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