Ilaria VareseLa CorteProdottoFornitoDaLaCorterecensioneStella della notteUrban FantasyWinter Fe' Saga
RECENSIONE | Stella della notte di Ilaria Varese
Scrigno,
oggi vi parlo di Stella della notte, quarto romanzo della Winter Fe' Saga di Ilaria Varese targato La Corte. I precedenti volumi sono Luna d'Inverno, Bacio di fuoco e Croce D'Argento.
TITOLO: Stella della notte
AUTORE: Ilaria Varese
SERIE: Winter Fe' Saga #4
GENERE: Urban Fantasy
EDITORE: La Corte
PREZZO: € 9,99 ebook; € 18,90 cartaceo
Quando atterra a New York sotto il falso nome di Joy Forrest, Gwen è convinta che la sua vita sia ufficialmente finita. Ospitata in gran segreto da un vecchio amico di suo zio per sfuggire all’FBI, quell’appartamento di Manhattan diventa la sua prigione personale, una torre dalla quale non le è concesso di scendere mai. Finché la situazione precaria scatenata dall’incidente di Pasadena non precipita. Le prove sull’esistenza dei licantropi sono schiaccianti ed è ormai chiaro a tutti che non si tratta più di se ci sarà una rivelazione, ma di quando. Cosa succederà nel momento in cui gli esseri umani prenderanno coscienza di vivere a stretto contatto con delle creature potenzialmente pericolose? Che le piaccia o no, Gwen è chiamata a fare la sua parte per scongiurare il peggio, perché chi meglio di lei, che appartiene a entrambi i mondi, potrebbe conciliare specie così diverse?
In questo quarto volume della Winter Fe’ Saga, con la metropoli più celebre d’America a fare da sfondo, nuovi personaggi si posizionano sulla scacchiera per affrontare la battaglia mediatica più sconvolgente della storia, un gioco di mosse e contromosse che determinerà le sorti dell’intera comunità sovrannaturale e il destino delle persone che amano. A Gwen la scelta: arrendersi e fuggire via, oppure iniziare a credere in se stessa e diventare il simbolo di una lotta rivoluzionaria.
C’è voluto un po’ di tempo per scrivere questa recensione perché dovevo metabolizzare la lettura e cercare di vedere il romanzo anche sotto un occhio più oggettivo. Se avessi scritto questa recensione subito dopo la lettura avrei solo fangirlato sembrando pazza e non sarei stata molto utile al lettore. Quindi, mettiamoci comodi e iniziamo. Cercherò di tralasciare la trama perché voglio evitare qualsiasi spoiler però consiglio di leggere quanto segue se avete già letto i precedenti volumi della serie.
Questo quarto volume si apre con Gwen che arriva a New York lasciandosi dietro un vero e proprio putiferio che ha coinvolto il mondo degli umani e dei mutaforma. La rivelazione ha smosso tutto il mondo e diventa sempre più difficile fare finta di niente. Gwen, volente o nolente, è la sola che appartiene ad entrambi i mondi ed è quella che diviene in fretta un simbolo. Se i mutaforma credevano di poter continuare a vivere nascosti, adesso è arrivato il momento di farsi coraggio e mostrarsi. Ma gli umani saranno pronti ad accogliere il “diverso”?
Gwen si trasforma presto in un simbolo, il simbolo della rivoluzione, e sarà suo il compito di far conoscere il mondo dei mutaforma. Ma cosa accade quando tutto sembra destinato a fallire?
Al suo arrivo a New York, c’è qualcuno ad aspettarla, un nuovo personaggio che ha conquistato il mio cuore sin da subito perché non si fa problemi con Gwen ed è brutalmente sincero. È uno dei pochi che sembra non trattarla con i guanti bianchi, pretende che si assuma le sue responsabilità e non le fa sconti. Sbaglia? No, credo che servisse proprio uno come Stephen per far crescere Gwen, per farle capire che non può più permettersi di piangersi addosso per la sua condizione. È ora che si rialzi e che combatta.
Credo di aver ripetuto in ogni recensione dei romanzi precedenti che con Gwen ho un rapporto di odio-amore. Bene, questa volta non è diversa però devo ammettere che in alcuni momenti mi è proprio piaciuta e si nota una crescita nel suo personaggio. La sue scelte possono non essere condivisibili, e alcune proprio non le ho condivise, ma piano piano sta venendo fuori una Gwen più interessante e matura che potrebbe darmi molte soddisfazioni.
Una delle scene iniziali, dove Gwen è protagonista, l’ho apprezzata un po’ meno perché ho trovato l’argomento trattato un po’ superficialmente. Non è una cosa che si può risolvere così in fretta, se la scena era necessaria per far comprendere al lettore le condizioni di Gwen, l’autrice avrebbe dovuto approfondire di più perché così non basta e il tutto risulta troppo sbrigativo.
Tutti i nuovi personaggi mi sono piaciuti moltissimo e hanno arricchito ancora di più la storia. Ognuno di loro ha un ruolo preciso però non sempre riusciamo a collocarli tra i buoni o tra i cattivi, ed è una cosa che mi piace un sacco. I personaggi “grigi” esistono e io adoro leggerli. Non posso farvi molti nomi ma sappiate che faremo la conoscenza di una nuova famiglia che sono sicura ci darà molte soddisfazioni.
All’interno del romanzo c’è un capitolo dove l’autrice ha scatenato tutta la sua fantasia e il mio cuore di lettrice romance ha fatto i salti mortali. Questo credo sia uno dei pochi momenti in cui ho invidiato Gwen, sappiatelo. Tralasciando ciò, ho apprezzato davvero molto questa scena, sia per la descrizione sia per il messaggio nascosto all’interno. Ci mostra una Gwen libera, una Gwen che ha il diritto di scegliere e non deve essere giudicata per questo. Capisco che non tutti possono apprezzare, ma fondamentalmente Gwen è libera di fare quello che vuole, non ha legami ed è giusto così.
Se proprio vogliamo trovare un “difetto” a quanto detto sopra azzarderei che il collegamento con tutta la storia è un po’ debole, come se fosse un momento a sé distaccato dal resto. Se questa era l’intenzione dell’autrice per far risaltare il messaggio, ci è riuscita. Altrimenti, ci è riuscita un po’ meno.
La trama di questo volume si snoda sul rapporto umani e mutaforma, sulla rivelazione dell’esistenza dei mutaforma e su tutta una serie di scelte e compromessi necessari per sopravvivere. Ci sono scene in cui mi sono emozionata, in cui mi sono arrabbiata e in cui il mio cuore ha saltato un battito. Un mix di emozioni che la serie di Ilaria Varese è in grado di regalare.
Un’altra qualità dell’autrice è la capacità di dirci tutto senza dirci niente. Arriviamo al finale e non sappiamo cosa accadrà dopo. Possiamo provare ad immaginarlo, ma non sarà mai una delle tante opzioni che abbiamo nella nostra testa. E quando pensiamo di aver capito qualcosa, tutto viene ribaltato. Siamo al quarto volume e, se non sbaglio, ne mancano tre per concludere la serie, quindi, viene spontanea la domanda: come finirà? E sapete cosa vi dico? NON NE HO IDEA! E, sinceramente, non so neanche cosa sperare.
Cara Ilaria, rimango in attesa del prossimo volume e sono sicura che alla fine della serie dovrò andare in terapia. Con affetto, Alexia.
Se volete leggere alcuni dei miei commenti durante la lettura potete andare sul profilo Instagram @alexissbookland e trovate le stories in evidenza!
4 stelle su 5
A presto,
la vostra Alexia.
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