In questo terzo volume della serie Ward Family leggiamo la storia di Lia, sorella gemella di Claire, e di Jude McAllister, calciatore inglese. Siete pronti?

Lia si è trasferita ad Oxford per un’importante svolta della sua carriera scolastica, tra le vie della città deve ricercare le impronte delle sorelle Brontë per la sua laurea. Dovrebbe essere un momento eccitante, quello che aspettava da sempre, però non credeva che la lontananza dalla sua famiglia si sentisse così forte. Inoltre, c’è un velo di incertezza nel suo futuro che proprio non riesce cancellare. Quello che dovrebbe essere un momento felice della sua vita quindi si trasforma in un insieme di malinconia e tristezza. Quale miglior cura se non rifugiarsi in un bar e bere un birra come le ha suggerito Claire? Vogliamo dimenticarci anche del suggerimento di approfittare di una notte di passione con un bell’inglese? Assolutamente no! Ed ecco che entra in scena lui, Jude McAllister

Jude è un famoso calciatore inglese il cui fratello Lewis possiede proprio il bar dove Lia si rifugia. Semplice fortuna o destino? Complice una partita di calcio che diventa d’improvviso molto sexy, una  birra rovesciata e una maglietta bagnata, ecco che i due si trovano a passare insieme una notte di pura passione che lascerà decisamente il segno.

Jude McAllister è un uomo che sa decisamente come usare le parole. Fate attenzione perché già nelle prime pagina riuscirà ad ammaliarvi e stuzzicarvi parlando di calcio. Riuscirà a rendere questo sport accattivante e sensuale. Anche la nostra Lia, non proprio fan del soccer, non è riuscita a resistergli ed è rimasta affascinata da entrambi, Jude e il calcio.

Lia, devo dirlo, nei precedenti libri non mi aveva fatto impazzire. Avevo capito che c’era molto di più però quello che mostrava non riuscivo a farmelo piacere troppo. In questo suo romanzo, finalmente, viene alla luce la vera Lia, quella che ha delle fragilità e delle paure. L’incertezza che prova riguardo il suo futuro l’ho sentita anche un po’ mia, abbiamo così tante scelte che diventa difficile capire chi vogliamo davvero essere ed è frustrante sentirsi così.

Jude a primo impatto si dimostra un calciatore a tratti egocentrico, troppo concentrato sul gioco e sull’essere il migliore. Eppure, anche lui nasconde delle paure. Nello sport, arrivati ad un certo punto, il tempo inizia a scadere e non tutti gli atleti sanno chi sono senza quello sport. Ho compreso le paure di Jude che vengono ulteriormente amplificate dalla sua condizione familiare. Nessuno gli ha mai detto quanto vale, nessuno gli ha mai detto di essere orgoglioso di lui e delle sue scelte. Il calcio è la sola cosa che ha, essere il migliore è il suo unico riscatto e quando sente che sta per perdere tutto inizia la sua corsa contro il tempo.

Insieme, Jude e Lia impareranno ad affrontare le loro paure e a contare l’uno sull’altro. Impareranno che possono sostenersi nei momenti difficili e gioire insieme di quelli felici. Oltre all’attrazione, inizierà a sbocciare l’amore e dovranno essere in grado di mettersi in discussione.

Devo dire che Jude è il personaggio che mi è piaciuto di più, si mette completamente a nudo per il lettore (non solo fisicamente) e ci addentriamo nella sua solitudine, nei suoi pensieri più intimi. Io ho la fortuna di avere una famiglia che mi sostiene nelle mie scelte, ma non tutti sono così fortunati e possono solo immaginare il dolore che provoca questo.

Karla Sorensen, come ho già detto più volte, ha uno stile semplice e accattivante che arriva dritto al cuore del lettore. I suoi libri si sviluppano intorno a un filone simile per tutti però quello che fa la differenza sono i personaggi. Riesce a renderli unici, diversi l’uno dall’altra e darà così un’impronta diversa in ogni storia.

Questa serie segue le vicende delle sorelle Ward ed è un vera chicca. Traspare sempre di più l’amore che questa famiglia prova l’un l’altro e ci fa anche capire quanto siano importanti le persone che restano al nostro fianco, che siano famiglia di sangue o no. D’altronde, sappiamo benissimo, che c’è quella famiglia che ci scegliamo e possiamo ritenerci fortunati se rimangono sempre accanto a noi, momenti belli e brutti. Probabilmente sembrerò ripetitiva, ma uno dei punti di forza di quest’autrice è proprio l’amore che traspare dalle parole e la lealtà che lega questi personaggi.

Il mio imprevisto migliore sei tu è una storia romantica che avvolge il cuore del lettore e lo culla fino alla fine.

Aggiungo, anche se ormai l’ho detto più volte, che la traduzione di Paola è sempre un lavoro curato e ben fatto che rende la lettura ancora più piacevole. E non posso che ringraziarla nuovamente per averci portato in Italia questa grande famiglia che ha conquistato il mio cuore.

Il prossimo libro, non ancora uscito in lingua, sarà su Isabel e la chicca che si trova al fondo di questo romanzo mi ha messo ancora più curiosità.

4 stelle su 5

A presto,

la vostra Alexia