TITOLO: Un compleanno ancora 

AUTORE: Meredith Russo 

GENERE: LGBTQ , Young adult 

EDITORE: Hope Edizioni

ERIC

C’è stato il giorno in cui siamo nati. C’è stato il momento in cui io e Morgan abbiamo deciso che saremmo stati migliori amici per tutta la vita. Poi, gli anni in cui siamo rimasti l’uno al fianco dell’altro: quando la madre di Morgan è morta, quando lui e suo padre si sono trasferiti dall’altra parte della città, quando mi sono unito alla squadra di football, quando i miei genitori hanno cominciato a litigare. A volte, però, temo che non saremo migliori amici per sempre. Che verrà un giorno, un minuto, un secondo, in cui tutto andrà a rotoli e non si potrà tornare indietro.

MORGAN

So che ogni compleanno dovrebbe sembrare un nuovo inizio, ma sono intrappolato, a ripetizione, in questo corpo estraneo e confuso, in questa vita sbagliata, in una cittadina morente del Tennessee. Con un papà che tiene alla sua squadra di football più che a me, una mamma che mi manca più di ogni altra cosa e un migliore amico che non potrà mai conoscere il mio più grande segreto. Forse un giorno sarò pronto a diventare la persona che sento di essere. A diventare lei. A raccontarlo al mondo. E a dirlo a Eric. Ma quando?

Sei compleanni che sveleranno pian piano il percorso di Eric e Morgan, un lasso di tempo che li vedrà unirsi, separarsi, innamorarsi e scoprire chi sono destinati a essere e, soprattutto, se sono destinati a stare insieme.

Hope Edizioni con la collana LGBT+ porta di nuovo in Italia Meredith Russo, già conosciuta per un precedente romanzo pubblicato da noi, che recupererò appena possibile. 

Morgan ed Eric si conoscono da sempre, sono nati lo stesso giorno di settembre, durante una tormenta di neve straordinaria che ha bloccato le rispettive famiglie per tre giorni e unito per sempre il destino di due famiglie. 

Mentre i genitori di Eric hanno altri due figli più grandi, Morgan è l'unico figlio della coppia, un legame profondo di due famiglie così diverse che dura fino a quando la madre di Morgan muore, lasciando un vuoto enorme nei due uomini a casa. Il padre è perso nel suo dolore e non capisce che il figliolo sta passando dei momenti terribili, tra il non riconoscersi nel genere maschile, all'indubbia mancanza di una madre amorevole, all'essere preso in giro e bullizzato dai compagni di scuola e della squadra di football di cui con molta fatica fa parte perché il padre è l'allenatore e non vuole deluderlo. Morgan è un ragazzino con lunghi capelli castani, occhi scuri, non si sente un maschio e ha dei sentimenti profondi per l'amico Eric che è il suo opposto, biondo, occhi azzurri e un fisico più imponente nonostante l'età. Passano gli anni e lo sforzo di adeguarsi ai desideri della comunità e l'accettazione di se stesso sono sempre più difficili per Morgan, il padre non capisce che quel figlio sta soffrendo molto e l'amico non sa come aiutarlo, forzarsi di essere ciò che non si è lo porta a fare scelte discutibili e quasi al punto di non ritorno. 

Ogni giorno del compleanno conosciamo un po' meglio entrambi, grazie alle lettere che la madre di Morgan ha lasciato al marito per il figlio fino ai diciotto anni. Veniamo a conoscenza anche delle difficoltà nella famiglia non così perfetta di Eric. I due fratelli maggiori hanno tagliato i ponti con la famiglia, i genitori si stanno separando ed Eric rimane a casa con il padre, un uomo meschino, ignorante e omofobo che non augurerei neanche al mio peggior nemico. Lui non accetta la delicatezza e l'amore per la musica del figlio minore, vuole che sia un giocatore di football professionista e che ubbidisca ai suoi ordini. 

Due personaggi che ho amato molto anche se Morgan è quello che attira di più le simpatie del lettore, conosciamo i suoi pensieri più profondi, le sue paure, viviamo il suo dolore, il suo rifiuto e la sua rabbia verso se stesso e gli altri. Eric ha spazio nella storia come ne ha Morgan ma il suo personaggio è meno complicato, lui ama suonare la sua chitarra, ha sempre avuto la percezione che Morgan sia più una ragazza che un ragazzo ma come normale per la sua età ci mette un po' a dire ad alta voce quello che ha da sempre nel cuore. 

«Io faccio parte di una band, forse sto facendo qualche sessione di registrazione extra. Tu hai un lavoro da libera professionista, qualche roba arcana di videomontaggio che non capirò mai. Abbiamo un sacco di libri. Forse un cane.» «Un pointer blu» dico assonnata. «Voglio un pointer blu.» 

Una storia che mi è piaciuta moltissimo, dolce, delicata, profonda, una storia di cadute e di rinascite, due giovani che crescono, cambiano e nonostante le difficoltà ci sono sempre uno per l'altro. Due ragazzini che non hanno molto aiuto da chi gli sta intorno, dai genitori assenti o ignoranti che non capiscono la difficoltà di crescere in una città ottusa che non accetta la diversità. Non è per niente facile raccontare una storia di questo tipo, di un ragazzino che non si sente bene nel suo corpo e che cerca di trovare la sua strada, emarginato, costretto a fingere fino al punto di scoppiare. L'autrice racconta qualcosa che conosce bene, dai ringraziamenti si capisce molto di quello che vuole far arrivare al lettore, è stata molto brava a raccontare le difficoltà e l'accettazione principalmente per se stessi, una storia indimenticabile. Grazie alla Hope per la copia arc, leggetelo è bellissimo.

5 stelle su 5

Alla prossima,

Manuela.