RECENSIONE | La distanza che ci separa di Monique Scisci

by - martedì, settembre 15, 2020

Lettori,
oggi Vienda ci parla di La distanza che ci separa, il nuovo romanzo di Monique Scisci, uscito con la Newton Compton il 9 Settembre.


TITOLO: La distanza che ci separa

AUTORE: Monique Scisci

EDITORE: Newton Compton

GENERE: Romance

PREZZO: ebook 5.99


Un sentimento corrotto dal male
Due cuori tenaci persi in un labirinto di inganni

Keegan e Isabelle sono entrambi vittime degli abusi subiti nell’orfanotrofio di Abbeville, in Louisiana. Nel tempo il legame tra i due ragazzi si è trasformato in un sentimento profondo e quando lei viene adottata da una famiglia abbiente, per Keegan sembra giunta la fine di un’epoca e il suo cuore inizia a inaridirsi.
Trascorrono vent’anni senza che nessuno dei due sappia nulla l’uno dell’altra. Isabelle ottiene ottimi risultati sul lavoro grazie al suo innato istinto investigativo, ma nella vita privata sceglie sempre uomini sbagliati. Mentre Keegan, che ha seguito la via del crimine ed è entrato nel narcotraffico messicano, salta da una donna all’altra e considera il sesso la sua unica valvola di sfogo.
Quando gli viene affidato l’incarico di uccidere a sangue freddo un agente dell’FBI, Keegan non se lo fa ripetere e parte per Arlington insieme ai suoi uomini.
Isabelle, nel frattempo, viene richiamata a Quantico per unirsi alla task force messa in piedi dalla DEA per sconfiggere il cartello di El Mante.
Giunto in Virginia, Keegan individua il suo obiettivo e dopo un pedinamento serrato è pronto a portare a termine il lavoro. Ma qualcosa va storto. La persona che ha di fronte altri non è che Isabelle, la sua Isabelle, e il mondo gli crolla addosso. Il sentimento riaffiora nei loro cuori con prepotenza. Dopo anni trascorsi a cercarsi invano, sono finalmente insieme, ma dalla parte opposta della barricata. Lei, combattiva e dotata di un forte senso di giustizia. Lui, ribelle, spietato e dedito a trasgredire tutte le regole. Sapranno trovare il coraggio di vivere liberamente il loro amore così come si erano promessi?



Salve mie care, è da un po’ che non ci sentiamo, spero vi vada tutto bene e che abbiate passato una bella estate. Oggi sono qui per parlare del romanzo La distanza che ci separa di Monique Scisci, edito dalla Newton Compton.
Devo dire che questo libro mi ha mandato leggermente in confusione, l’ho adorato e l’ho odiato allo stesso tempo, motivo per cui, mi è davvero difficile scrivere queste poche righe.
La storia è incentrata su Isabelle e Keegan, due ragazzi che sono uniti da un passato fatto di abusi e maltrattamenti, che si ritroveranno dopo vent’anni. L’uno come nemico dell’altro.
«Stavo venendo da te», risponde e senza darmi il tempo di replicare mi afferra per il collo e mi bacia sbattendomi contro la parete.

Isabelle Miranda Reyes perde i genitori all’età di nove anni per via di un regolamento di conti e viene mandata all’orfanotrofio di Abbeville, gestito dai coniugi Winterbotton. In questo posto conosce fino in fondo la cattiveria umana, ma in tanta malvagità, vi è una piccola luce. Keegan Jackson.
Forse Keegan ha un modo tutto suo di amare e io voglio entrare in contatto con lui a qualsiasi costo, a qualunque condizione, fosse anche per soffrire.


Passano gli anni e tra i due inizia a scaturisce un sentimento che va al di là della semplice amicizia, ma tutto finisce quando Isabelle viene adottata dagli Stone. Da quel giorno trascorrono vent’anni e ritroviamo la nostra protagonista ormai donna, con un brillante futuro nel FBI, mentre Keegan, riuscito a scappare dall’orfanotrofio, si è guadagnato la fiducia di Don Muñoz, uno dei più potenti boss del Messico.
Due vite completamente agli opposti, con cui però il destino si diverte a giocare perché l’agente Stone è chiamato dalla DEA per tracciare il profilo comportamentale del famoso boss e del suo sicario, La Muerte.

Mi giro e quando sollevo lo sguardo sul suo volto, il mondo mi crolla addosso. Una pioggia di coriandoli appuntiti mi si rovescia sulla testa, come schegge che trafiggono il cuore. Ora so chi sei, Isabelle Stone. Il destino mi ha giocato un brutto scherzo. Maledizione!

Del famoso killer non si sa nulla, anzi alcuni pensano addirittura che la sua esistenza sia solo frutto della fantasia. Peccato che Isabelle sia di tutt’altra opinione. Ed è proprio così che la caccia al crimine ha inizio.

In fondo lo sapevo che questa notte sarei morto. «Ti amerò, ovunque dovessi andare».


Dunque, dopo questa breve panoramica sulla sinossi del libro, veniamo a noi.
Ho amato lo stile di questa scrittrice. Finalmente un mafia-romance che ha al suo interno effettivamente contenuti mafiosi e non si incentra solo sul rapporto di coppia. I personaggi sono caratterizzati dal primo all’ultimo e non mancheranno i colpi di scena, che renderanno il tutto davvero molto, ma molto movimentato.
Se siete arrivate a leggere fino a questo punto, è normale che vi starete chiedendo perché se va tutto bene, se tutto è stato scritto nel mondo “giusto”, io sono in crisi? Per il finale.
Un finale inconsistente, dove quasi tutte le questioni rimangono aperte e ti rimane proprio quel senso di: “Okay, abbiamo giocato! Ora tirami fuori il vero finale”. 
Ora posso capire questa scelta se l’autrice ha in programma nuove storie all’interno di questo panorama, ma dopo mille ricerche, questo pare sia un romanzo autoconclusivo, quindi davvero non so che dire.
Se mi dovessi basare sulle sensazioni che ho provato leggendo il romanzo, darei a quest’opera un meritato quattro e mezzo, ma il finale mi ha davvero rovinato tutto, facendo perde sinceramente un sacco di punti, finendo con un quattro meno meno, giusto per non vanificare il tutto.

4 stelle su 5

A presto!
Vienda

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