Le chiamano ragazze della Buona Fortuna, ma tutti ad Arketta sanno che quelle ragazze sono tutto tranne che fortunate: vendute ancora bambine a una "casa di benvenuto", marchiate con un tatuaggio maledetto e intrappolate in una vita che non avrebbero mai scelto.

Quando una di loro uccide accidentalmente un uomo per legittima difesa, fuggono in cinque dalla casa di benvenuto e intraprendono un viaggio pericoloso e impossibile alla ricerca della libertà, della giustizia e della vendetta, in un mondo che ha negato loro ogni diritto.

Inseguite dai poteri più corrotti e malvagi di Arketta, la loro unica speranza è riposta in una storia della buonanotte tramandata da una ragazza della Buona Fortuna all'altra, una storia a cui solo le più giovani e disperate tra loro sono disposte a credere.

Perché possano sopravvivere, non basterà la buona fortuna. Servirà tutta la forza della loro amicizia.

Good luck girls è ambientato in una prestigiosa Casa della Buona fortuna gestita da Mama Fleur. All’intero della casa le ragazze hanno dei ruoli ben precisi. Le ragazze più piccole, chiamate Ragazze della Mattina, si occupano di tutto ciò che riguarda le faccende domestiche. Le ragazze più grandi, quando compiono sedici anni, acquistano importanza e il loro ruolo diventa fondamentale per la fama della Casa. Il passaggio da un gruppo all’altro è agognato da tutte le ragazze che nel momento in cui diventano Ragazze della Buona Fortuna capiscono che non è come loro hanno sempre immaginato. 

Le protagoniste sono Clementine, Aster, Violet, Tansy e Mallow. Cinque ragazze diverse tra loro unite dal loro destino che si ritrovano a doversi fidare l’una dell’altra quando in realtà hanno imparato tutt’altro dalla loro esperienza. Dopo un tragico evento avvenuto nella casa di benvenuto di Arketta, le cinque ragazze intraprendono un viaggio che le porta alla scoperta di chi sono, di cosa sono in grado di fare e di cosa c’è fuori dal mondo in cui sono cresciute. 

Aster è pronta a tutto per proteggere sua sorella Clementine, per tenerla al sicuro e nonostante la paura farà di tutto per lei. È una ragazza che ingoia le sue paure, indossa uno scudo e cerca di non crollare. Scopre un nuovo lato di lei, un lato che ha tratti la spaventa. È la protagonista più caparbia e tenace, nutre una profonda diffidenza verso gli uomini e comprendo a pieno il motivo dopo tutto quello che ha subito. 

Violet è la principessa della casa di benvenuto, viziata e odiosa si crede al di sopra di tutte. Così appare subito agli occhi del lettore per poi rivelarsi diversa, più umana e fragile di quanto lasci intravedere. È una delle protagonista che matura di più nel corso del romanzo e di cui ho apprezzato molto la caratterizzazione. 

Clementine, sorella minore di Aster che apre la narrazione, mi ha lasciato un po’ titubante. Lei è la causa scatenante di tutto quello che avviene dopo però non è un personaggio che è risultato interessante ai miei occhi. Alcuni suoi comportamenti non li ho capiti sino in fondo e altre cose sono risultate un po’ forzate. Insomma, è un personaggio che avvia la storia però non partecipa molto. 

Tutte loro hanno subito moltissimo, l’ignoto fuori dal mondo dalle case di benvenuto spaventa tutte loro ma è anche vero che loro hanno subito molto di più, hanno provato sulla loro pelle molta più cattiveria e hanno cicatrici visibili e non che ancora bruciano. 

La caratterizzazione dei personaggi è molto buona, ho trovato solo Mallow, Tansy e Clementine un po’ scarne in confronto ad Aster e Violet. Sono tutte ragazze audaci e forti che non smettono di lottare per la loro libertà, protagoniste di una storia con luci e ombre. 

Good luck girls è una storia che si prende il suo tempo per essere raccontata, ha un ritmo lento che però non risulta pensante. È uno di quei libri che leggi a piccoli sorsi. È un mix di più generi che l’autrice è riuscita a gestire bene. In questo primo capitolo c’è avventura, amore, amicizia e magia. 

È la storia di cinque ragazze che cercano giustizia, che cercano di sopravvivere in un mondo in cui loro non significano niente e non hanno alcun diritto. Vengono chiamate ragazze della Buona Fortuna, ma non è così. 

La società che ci viene narrata in questo libro è basata sulla schiavitù e sulla discriminazione, una società in cui le donne e i sanguesporco sono la feccia. È stato doloroso leggere alcuni avvenimenti capitati alle ragazze, ho provato io stessa sofferenza per ciò che hanno passato e che si porteranno dietro per il resto della loro vita. 

Il punto di forza del romanzo è sicuramente il rapporto tra le ragazze, un rapporto in cui si sostengono a vicenda e in cui c’è sorellanza. Tutte vogliono un futuro migliore, vogliono qualcosa di più e insieme lottano l’una al fianco dell’altra. 

Good luck girls è quindi consigliato per la storia di forza, di amicizia e di libertà che si nasconde tra le pagine. 

4 stelle su 5 

A presto, 

la vostra Alexia.