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REVIEW TOUR | Che nessuno s'innamori di Paola Russo

by - domenica, maggio 17, 2020


Scrigno,
in occasione del review tour, la nostra Vienda vi parla del romanzo di Paola Russo dal titolo Che nessuno s'innamori edito Words Edizioni.


TITOLO: Che nessuno s’innamori 

AUTORE: Paola Russo 

EDITORE: Words Edizioni 

GENERE: Chick lit 

FORMATO: Ebook (2,99 – in offerta a 0,99 nel giorno d’uscita) – Cartaceo (14,90) 

PAGINE: 420 


Dinamica, solare, fanatica del risparmio tendente pericolosamente al tirchio: Virginia Johnson è una 28enne di Greenfield trapiantata a Boston, dove dirige un prestigioso atelier. Una sera, per caso, incontra il ricco imprenditore Dorian Gregory e, per una serie di coincidenze, gli salva la vita. Due mesi dopo l'uomo si presenta da lei offrendosi di ricompensarla generosamente, anche se intende farlo alle sue condizioni. Mentre Virginia pensa a come sfruttare quella opportunità, lei e Dorian iniziano una strana amicizia fatta di sarcasmo, occhiatacce alla Clint Eastwood, un finto fidanzamento e… stranissime lezioni di sesso.


Buongiorno care lettrici, 
oggi siamo qui per parlare del romanzo autoconclusivo Che nessuno s’innamori di Paola Russo. Allora mie care, devo confessarvi che questa è stata una recensione un po’ difficile da scrive e non perché il libro non mi sia piaciuto, ma neanche ne sono rimasta folgorata. Per la prima volta, non so davvero come definire una storia e ora cerco di spiegarvi il perché.

La protagonista è Virginia, una donna di trentanni che per quanto brilli nel suo lavoro nel campo della moda, è una persona altamente insicura e anche molto suscettibile. Un venerdì sera, Virginia decide di andare in un locale con la sua amica Jane, in quanto quest’ultima vuole tirarle su il morale perché ritornata da poco single, e lì conosce Dorian, un uomo di quarantanni di una bellezza divina e di una ricchezza spropositata. Va detto che il termine conoscere è alquanto ridondante perché i due non si tollerano proprio. Ormai, però, sappiamo che quanto più non si sopporta qualcuno, quanto più te lo ritrovi sempre tra i piedi e i due non fanno certo eccezione, complice anche un avvenimento increscioso di cui entrambi sono vittima. Passano due mesi e i due si rincontreranno e inizieranno una singolare frequentazione, se così possiamo definirla, che con il proseguimento della storia diventerà sempre più profonda, fino ad arrivare a diventare fondamentali l’uno per l’altra.

Ora da questa breve sintesi si capisce subito che vi sono tutti i presupposti per una storia ben congeniata, cosa che devo dire riesce alla perfezione alla scrittrice. Allora vi starete chiedendo: cosa c’è che non va?
Come potete notare, per la prima volta, in una mia recensione non vi sono citazioni, in quanto davvero non c’è stata una frase che mi abbia particolarmente emozionata, nonostante nell'insieme sia un romanzo davvero ben scritto.

I due protagonisti all'inizio della storia sono di una tediosità unica, che davvero vorresti entrare nel romanzo per scuoterli come mamma comanda, e dovete arrivare fin al capitolo cinque o sei per riuscire un pochino a sopportarli. Lei di una suscettibilità mai vista, non le si può dire A che subito “perché pensi che io...?” e lui di una puntigliosità che fa scendere il latte alle ginocchia. Insomma, un duo letale, per di più neanche un pochino comico. Una parola sola: pesanti. Credo che quest’aspetto sia davvero voluto dalla scrittrice e i miei più vivi complimenti, impresa riuscita al 101%. Va però detto che con il proseguimento della storia piano piano si iniziano a comprendere il perché di alcuni aspetti caratteriali, che poi vengano approvati o accettati è un’altra questione, puramente soggettiva. 

A causa di questi aspetti, il romanzo all’inizio è molto pesante da leggere e, per quanto nel suo svolgimento diventa più leggero e piacevole, bisogna ammettere che i personaggi resteranno loro stessi fino alla fine, certo ci saranno delle aggiustatine qua e là, ma alla fine si è quel che si è e devo dire che in questo aspetto l’autrice è rimasta davvero molto coerente.

Non so se sono riuscita a farvi capire il mio dilemma, cara mie, perché davvero mi sento divisa a metà tra il “mi è piaciuto” e il “oddio fatemi prendere a calci quei due”. Questo romanzo mi ha messo davvero in crisi per quanto riguarda l’aspetto “valutativo”, fatemi passare questo termine, ma forse è anche questo il risultato di una storia che nel bene o nel male ti ha fatto entrare all’interno del suo piccolo universo.

4 stelle su 5

A presto,
Vienda!

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