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RECENSIONE | Dove tutto finisce di M. Robinson
Scrigno,
oggi vi parlo - un po' in ritardo - del romanzo Dove tutto finisce di M. Robinson, secondo volume della serie.
TITOLO: Dove tutto finisce
AUTORE: M. Robinson
EDITORE: Quixote Edizioni
GENERE: Mafia romance
PREZZO: € 4,99 ebook, € 15,00 cartaceo
Cenere alla cenere, polvere alla polvere, e tutta quella merda lì.
Avevo ucciso.
Avevo sacrificato.
Colpevoli e innocenti.
Conoscevo il sangue e conoscevo la violenza. Ma non avrei mai immaginato che avrei conosciuto l’amore. Mia Ryder era una donna da amare.
Da venerare.
Da reclamare.
Da ora e per sempre, ogni singolo giorno.
Se c’era qualcuno per cui andare all’inferno e tornare, era lei. Anche se significava andare in guerra contro… mio fratello.
Ho atteso con ansia questo secondo volume, dovevo sapere come continuava la storia di Mia, Creed e Noah. Ho contato i giorni che mi separavano da questo romanzo e finalmente è poi arrivato tra le mie mani, per poi essere divorato in poche ore. Volevo gustarmelo, pagina dopo pagina, ma sono rimasta catturata dalla storia e non riuscivo a staccarmi dalla lettura. Sapevo, o per lo meno immaginavo, cosa sarebbe potuto accadere però questo non mi ha tolto il gusto della lettura.
Monica Robinson è semplicemente brava a dar vita a personaggi contorti e contradditori di cui ci si innamora facilmente. Non cambiano la loro natura, ma riscoprono una nuova parte di loro grazie all’amore. Non trovano giustificazione per i loro comportamenti, sono quello che sono.
Creed è un personaggio che mi è piaciuto moltissimo, ha in sé moltissime sfaccettature difficili da cogliere ad un primo sguardo. Bisogna scoprirlo volta per volta, parola dopo parola e innamorarsene. Mia è un personaggio che un po’ si odia, in questo volume avrei voluto scuoterla forte per farle capire il suo sbaglio, ma è anche vero che è una ragazzina che si ritrova invischiata in qualcosa di più grande di lei. Noah è un personaggio che odierete, credo, ma io ne sono rimasta affascinata. Il suo comportamento è opinabile, però lo capisco.
In questo secondo volume ho ritrovato un amore totalizzante che non può essere dimenticato, in nessun caso. L’amore tra Creed e Mia è inteso, crudo e violento. Un amore totalizzante che ti cattura nella sua rete e non ti lascia più andare.
La loro storia, la loro vita, subisce uno scossone molto forte e tutto viene completamente ribaltato. È stato doloroso leggere di come le loro vite siano cambiate e di come sia stato strappato loro qualcosa che non potrà mai essere dimenticato. Ho compreso e pianto il loro dolore, sono stati distrutti da qualcosa di più grande di loro.
Non posso svelare molto altro della trama perché un susseguirsi di azione, di amore, di paure, di incertezze che devono essere scoperte e assaporate parola dopo parola. La Robinson è stata in grado di rendere giustizia a questo secondo volume senza cadere nel banale, mantenendo la storia e i personaggi all’altezza delle aspettative.
Mia, Creed e Noah sono tre personaggi che mi hanno fatto innamorare anche se in alcuni momenti li ho detestati. La loro storia è intrecciata, complicata e ognuno di loro sarà messo a dura prova. Ho provato dolore nell’assistere alla fragilità e al dolore di entrambi i fratelli Jameson che hanno toccato la felicità con mano per poi vedersela brutalmente portata via.
Mia è, probabilmente, il personaggio che più è stato spezzato dalla vita, dagli eventi. È una ragazza che si trova in una situazione più grande di lei e il cui mondo viene completamente distrutto. Mia si è persa, deve capire come affrontare quello che è successo e dovrà farsi forza per tornare a vivere.
Insomma, Monica Robinson ha creato, distrutto e messo insieme nuovamente i pezzi di un mondo che coinvolge il lettore al suo interno. Il suo stile travolgente e scorrevole cattura l’attenzione e non la lascia più andare fino alla fine.
Dove tutto finisce è un romanzo che mi ha conquistato sin dall’inizio, una storia che mi ha colpito dritto allo stomaco, mi ha fatto innamorare, sospirare e anche piangere in alcuni momenti. È un romanzo che trasmette emozioni, sia grazie alla storia sia grazie alla capacità dell’autrice.
4,5 stelle su 5
A presto,
la vostra Alexia.
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