RECENSIONE: Colpevoli d'innocenza di J.S. Monroe

by - giovedì, marzo 12, 2020

Scrigno,
oggi Manuela ci parla di un thriller edito Newton Compton: Colpevoli d'innocenza.


TITOLO: Colpevoli d'innocenza
AUTORE: J.S. Monroe
EDITORE: Newton Compton
GENERE: Thriller
PREZZO: ebook 2.99/cartaceo 9.90


Sono passati cinque anni da quando Rosa, dopo aver raggiunto il molo nel cuore della notte, si è gettata nell’acqua per togliersi la vita. Era una brillante studentessa di Cambridge che aveva appena perso il padre. La sua fu una morte tragica, ma non inaspettata. Ma è davvero tutto ciò che è accaduto? Il caso fu archiviato come suicidio. Ma il fidanzato della ragazza, Jar, ancora non riesce a rassegnarsi. Vede Rosa ovunque: una faccia sul treno, una fi gura sulla scogliera. È ossessionato dall’idea che sia ancora viva. E poi, di punto in bianco, riceve un’email. «Trovami, Jar. Trovami, prima che lo facciano loro…». Mentre scava nel passato, Jar si inoltra in un mondo oscuro e sotterraneo dove nulla è come sembra. Di chi può fidarsi davvero? Un intrigo più grande di lui può essere la chiave per far luce sulla scomparsa di Rosa… anche se minaccia la sua stessa vita.


Newton porta in Italia un nuovo thriller già in testa alle classifiche. 
Jar è un ragazzo giovane che da cinque anni ha perso la ragazza che amava. Un sospetto suicidio ma il corpo non è mai stato ritrovato. Rosa era depressa per aver da poco perso il padre, un pezzo grosso che lavorava ufficialmente per il Ministero degli Esteri o almeno così diceva alla figlia e alla sorella. Jar da anni convive con le allucinazioni, ha visto Rosa più volte, in modi e tempi diversi e solo per pochi secondi ma ultimamente la situazione è peggiorata. Il suo amico Carl cerca di convincerlo a consultare una terapista, Kristen, bella, giovane, brava e specializzata nella terapia per l'elaborazione del lutto. 

Jar dopo qualche perplessità accetta di incontrare la terapista ma dopo un paio di incontri, iniziano ad accadere cose strane: ha il sospetto di essere spiato, trova il suo appartamento a soqquadro, Amy, la zia di Rosa lo contatta per dirgli che devono parlare. Una serie di situazioni inspiegabili che portano Jar a dubitare della sua stessa sanità mentale, fino a quando Martin, lo zio di Rosa non viene portato in carcere accusato di possesso di materiale pedo-pornografico. Amy consegna a Jar l'hard disc del suo pc, dove in una cartellina criptata c'è un file chiamato il diario di Rosa. Il ragazzo chiede aiuto ad un amico di Carl che si offre di aiutarlo e volta per volta gli manda le pagine che riesce a decifrare. Più Jar legge il diario e scopre cose del passato, più la situazione sfugge di mano e lui si ritrova in fuga da un nemico che non conosce ma che è forse il responsabile della sparizione di Rosa stessa, qualcuno che si muove nell'ombra e che sembra sempre un passo avanti a lui. 

Jar spesso si è chiesto se abbia scelto appositamente una notte di tempesta per andare al molo. La sua ultima settimana al college Jar l’aveva aiutata a scrivere un saggio sulle false credenze. La mente della sua ragazza era più in crisi di quanto lui non pensasse – ora questa cosa la accetta – ma tutta quella storia continua a sembrargli assurda, senza senso. 

Io da molti anni leggo e amo il genere thriller, anzi si può dire che ho iniziato a leggere seriamente dopo le scuole, proprio con libri di Grisham e Cornwell, quindi ne ho letto un buon numero nel corso degli ultimi vent'anni. Questo romanzo mi ha colpito fino dalla trama e mi ha conquistata con un paio di pagine di prologo. Il romanzo è diviso in due parti: la narrazione con il diario di Rosa nel passato alternato al presente di Jar e delle sue ricerche della verità nella prima parte, flashback dal passato raccontati dalla voce di Martin, i pensieri della ragazza rinchiusa da qualche parte e sempre il presente con Jar e la sua disperata ricerca della ragazza. Una scelta vincente che ci permette di conoscere meglio tutti i protagonisti della storia, da Rosa a Jar, Carl e Max, Amy e Martin e qualche personaggio minore. Una storia affascinante, ricca di colpi di scena, con personaggi ambigui ma ben caratterizzati, spionaggio, torture, animali e esseri umani maltrattati, forse quest'ultima parte me la sarei risparmiata ma ne è valsa la pena. 

Aveva ragione: non volevo scappare. Oggi è diverso. È la prima volta che mi ha tolto le catene da quando sono scappata in Cornovaglia, e vuole dimostrare che ha ancora il controllo totale, che siamo di nuovo in carreggiata con i suoi esperimenti. Il dolore che mi ha inflitto nell’ultima settimana, la punizione per essere fuggita, è stato il peggiore, il più intenso che riesca a ricordare. Ma non può spezzarmi, non se qui ci sono Jar e papà. 

Una storia ricca di elementi interessanti, un alternarsi di capitoli mano a mano più importanti per il finale della storia, un thriller atipico dove il cattivo può essere chiunque, dove il bene e il male si confondono e a parte i personaggi principali non è mai chiaro di chi sia davvero dalla parte dei buoni. Incalzante, scorrevole e con uno stile narrativo diverso dai soliti, vi ritroverete alla fine senza accorgervene. 

4.5 stelle su 5
Alla prossima,
Manuela

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