RECENSIONE: Tutta colpa dell'amore di Chiara Trabalza

by - martedì, febbraio 05, 2019

Buon pomeriggio Scrigno,
oggi la nostra Vale vi parla dell'ultimo romanzo di Chiara Trabalza, Tutta colpa dell'amore.





Annelie crede nell'amore, nelle favole e nel lieto fine. E adesso che la sua migliore amica si sposa deve aiutarla a organizzare il matrimonio romantico che hanno sempre sognato fin da bambine. Chris invece ha chiuso con l'amore una volta per tutte. Non crede nel matrimonio, nei sentimenti, nelle promesse ed è convinto che il lieto fine non esiste nella realtà. L'unico modo per proteggere il suo cuore a pezzi è rinchiuderlo dentro una corazza. Ma l'amore non ha regole e non chiede permesso: è proprio quando smetti di crederci e di cercarlo che arriva nella tua vita come un uragano. E tutte le barriere che Chris ha costruito per sentirsi al sicuro rischiano di essere infrante dall'entusiasmo travolgente di Annelie che sembra uscita da un libro di favole. Il destino a volte sorprende in modi sconosciuti e imprevedibili, come un matrimonio da organizzare e una sposa stravagante da aiutare. Tra battibecchi, baci rubati, imprevisti e mille scintille, Annelie e Chris trasformeranno la loro reciproca antipatia in un sentimento più dolce e inaspettato, tanto profondo da travolgerli entrambi. Ma innamorarsi di un uomo che non crede più nell'amore porta solo guai... Fin dove sarà disposta a spingersi Annelie per dimostrare a Chris che il vero amore esiste? Si può, nel dolore, trovare una seconda possibilità? Chris dovrà fare una scelta: continuare a scappare dal suo passato o combattere per ciò che desidera veramente.
A volte la magia è nascosta nella nostra vita, come in una favola. Sta a noi riuscire a trovarla.

La realtà può essere più straordinaria dei sogni.
La vera forza è avere il coraggio di amare.




Ciao a tutte, oggi vi parlo dell’ultimo libro scritto da Chiara Trabalza, “Tutta colpa dell’amore”. Avete voglia di immergervi in un libro tutto zucchero e miele? Allora questa è la lettura che fa per voi…

Da un lato abbiamo Annalie, dolce ragazza spensierata, a volte impulsiva e goffa, crede nel vero amore, nelle anime gemelle e secondo me anche un pochino agli unicorni; dall’altro troviamo Chris che in seguito a esperienze traumatiche, è diventato un uomo cinico e disincantato, non crede più nell’amore e ai benefici che una relazione può dargli.

“Perchè incontrarsi resta una magia, è non perdersi la vera favola”

Terzo ed ultimo elemento del libro è il matrimonio tra la migliore amica di Annalie e il fratello di Chris. Ovviamente i nostri protagonisti - invitati al matrimonio - non si conoscono e il loro primo incontro avviene grazie alla goffaggine di Annalie e tra i due ci sono più fuochi scaturiti da litigi che scintille di passione. 

Con il tempo i protagonisti avranno modo di frequentarsi, dal momento in cui si ritroveranno entrambi ospiti sotto lo stesso tetto e le prime impressioni che entrambi si sono creati verranno smantellate un po’ alla volta.

“La vita è fatta di occasioni da prendere al volo, di emozioni sofferte, di baci rubati e abbracci che non andrebbero mai sciolti. La felicità è fatta di piccoli momenti preziosi, brevi attimi che non andrebbero mai sprecati”.


Come dicevo l’attrazione letale/fatale tra Annalie e Chris è lampante e percepita da parte di entrambi, peccato che sia vissuta in modo diametralmente opposto. Annalie già sogna il velo bianco, mentre Chris vive alla giornata il rapporto che sta sbocciando con questa curiosa ragazza senza proiettarsi in un futuro insieme, che lui ritiene alquanto improbabile.

Due personalità - quelle di Annalie e Chris - agli antipodi, desideri di vita completamente differenti, ma non si sa come queste diversità costituiscano un’attrazione difficile da ignorare.

“Amavo l’idea che mi ero fatta di lui, amavo i miei sogni che avevo riversato su di lui e amavo, forse, l’idea di combattere questo amore come se fossi l’eroina delle favole che lotta per il lieto fine”

Fondamentalmente il libro è scritto bene, fluido anche se la trama non è propriamente originale, ma se devo essere onesta tutta quella dolcezza ho faticato a digerirla e a fine libro ero satura della parola Amore.
Devo dire che l’autrice ha ben reso l’idea dello spirito romantico di Annalie, ma a gusto personale risulta fin troppo infantile e stucchevole. Onestamente mi sono riconosciuta di più nella figura cinica e concreta di Chris, quanto meno non sogna ad occhi aperti, reagendo come uno svitato solamente a causa di film mentali creando sconcerto in chi gli sta attorno.

“Vorrei poterti dare un po’ dei miei sogni per dipingere le pareti della tua anima con nuovi colori e restituire la speranza che hai perso”


In più devo dire che quasi tutto il libro mi è sembrato composto da luoghi comuni e formule stereotipate, inizialmente potevano anche essere piacevoli ma a fine romanzo mi hanno fatto un po’ ricredere sullo spirito di originalità dell’autrice. Per carità, il testo mi è sembrato semplice e scorrevole, ma a tratti ho ritrovato un po’ troppe frasi fatte.

Consiglio Tutta colpa dell'amore ai romantici doc, alle persone che amano le storie piene di dolcezza, a tutti quelli innamorati dell'idea dell'amore,


3.5 stelle su 5
Alla prossima,
Vale.

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