Buongiorno lettori!
Oggi è il turno del nostro blog di ospitare la recensione di Come sedurre il capo, il nuovo romanzo di Natasha Madison, edito dalla Quixote Edizioni.




Lauren
Tornare al lavoro doveva essere una transizione indolore, ma quando il mio nuovo capo si rivela essere uno stronzo arrogante e presuntuoso, la mia vita professionale si è trasformata in una vera tortura. D’accordo, averlo chiamato stronzo prima di sapere che fosse il mio capo non è stata la migliore delle scelte. Odiarlo dovrebbe essere facile. Solo che non avevo messo in conto che fosse così fantastico e affascinante, quando non mi provoca.
Austin
Mi aspettavo che la mia nuova segretaria fosse professionale e puntuale, ma finora ci sono stati solo occhiatacce e commenti sgarbati. Quella piccola furia meriterebbe il licenziamento, ma l’unica cosa a cui riesco a pensare è di farla piegare sulla mia scrivania e infrangere ogni regola che mi sono auto-imposto. Uno sguardo. Un tocco. Una notte. Se infrangiamo le regole, le nostre vite non saranno mai più le stesse.
Fortunatamente, le regole sono fatte per essere infrante.
E poi, è così bello sedurre il capo.


Una vita perfetta: due figli stupendi, una casa in cui rifugiarsi e un marito che la ama. Lauren aveva tutto questo ma quando scopre che suo marito ha una storia con l'insegnante di suo figlio maggiore ecco che il mondo le crolla addosso. Rialzarsi, prendersi cura di se stessa, ricominciare, non è affatto facile ma Lauren sa che tutto sta nell'inizio ed è proprio quello a cui punta. Un inizio. Un nuovo lavoro che le ha trovato una sua cara amica e la prospettiva di un futuro migliore. Ma le cose non vanno proprio lisce e mentre si reca al suo primo giorno un uomo al volante della macchina dietro di lei, la tampona. Quando si ritrovano faccia a faccia lo scontro è immediato e potrebbe continuare all'infinito se non fossero entrambi in ritardo.

Austin è fiero del suo lavoro. Lo ama, ne è dedito e gli dedica tutto il suo tempo. Peccato che non riesca a trovare una segretaria come dice lui, una che sappia quello che fa e che sia al massimo della sua efficienza. I suoi modi non aiutano di certo ed è per questo che tutte quelle che assume si licenziano nel giro di pochi giorni. Quando alla sua porta bussa il nuovo acquisto ne rimane sorpreso, affascinato e deciso a non assumerla. Quella donna è la stessa che ha tamponato pochi minuti prima e rischia di mandare all'aria il suo intento di “non scopo dove lavoro”.




Lauren è determinata a non farsi mettere i piedi in testa, è una di quelle donne che esige la gentilezza, che si aspetta un grazie e un per favore, e soprattutto è una dipendente che non sopporta troppo il suo capo. Un sentimento, diciamolo, che è più che corrisposto. Minacce di licenziamento, scherzi assurdi che non finiranno mai troppo bene, e un'attrazione smisurata, sono le basi del rapporto che lentamente e con non poca fatica Lauren e Austin creeranno.
Austin si ritroverà catapultato nel mondo della sua dipendente, uno scorcio di vita di cui non sapeva di voler far parte, fatto di confusione, divertimento, e di due bambini che gli risulterà fin troppo facile amare.



Ho già letto altri libri di Natasha Madison ma devo dire che questo è il migliore. Una storia d'amore che tocca più temi, che non si incentra solo sui suoi protagonisti principali, ma che ruota, andando a coinvolgere anche quelli secondari. È quasi immediata l'affinità con Lauren, una mamma che non rinuncia a se stessa, al suo essere donna e alle sue passioni, per i figli, ma che fa di tutto per esserci. Quello che però sorprende di più è il personaggio di Austin. Se all'inizio può sembrare il classico capo sexy e autoritario nel corso della lettura scoprirete un uomo appassionato, dolce, e un amico leale.
I momenti con i suoi amici, Noah in particolar, sono straordinari e insieme agli scherzi che si farà con Lauren, si faranno piegare in due dalle risate.




La scrittura della Madison coinvolge il lettore, lo trascina e lo rende partecipe. In Come sedurre il capo ha creato due personaggi reali, ben caratterizzato, ha dato loro un'impronta senza esagerare troppo. Quello che ho più apprezzato di questo romanzo è proprio il fatto che sì, ci sono scene d'amore, ma non ha spinto sull'acceleratore come nel precedente.

La cosa che mi ha lasciata un po' in dubbio è stato proprio l'aver inserito “troppo” di alcuni personaggi, ma è un particolare che non incide troppo sul mio giudizio finale, e sono certa neppure sul vostro.