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RECENSIONE: Un sogno da favola di Fabiola D'Amico

by - giovedì, settembre 06, 2018

Lettori, torna a parlarvi anche Giulia di una delle sue letture estive. Ha letto Un sogno da favola di Fabiola D'Amico edito dalla Newton Compton.



Carlotta Russo è un giudice del tribunale di Genova, e odia gli uomini, ma ha deciso di prendere in mano la sua vita e fare il grande passo: si sposa. Già, Carlotta ha deciso di convolare a nozze con se stessa e per l’occasione ha organizzato una cerimonia elegante e sfarzosa. La notizia coglie di sorpresa gli amici che, però, non le negano il loro aiuto. Tra questi si fa avanti Luca Tommasini, un modello molto affermato, con il quale Carlotta non ha un rapporto idilliaco, perché pensa che sia un buono a nulla, capace solo di mostrarsi nudo nelle riviste più famose. La vicinanza però farà sbocciare una forte attrazione tra i due e il destino ci metterà del suo stravolgendo la vita di Carlotta con un arrivo inaspettato che le ammorbidirà il cuore e le permetterà di capire che oltre la bellezza fisica Luca sa essere un grande uomo...




Una donna ha bisogno di un uomo tanto quanto un pesce ha bisogno di una bicicletta.”- Gloria Steinem

Carlotta Russo è una donna indipendente, un giudice, un’amante dei romanzi rosa e una sostenitrice dell’emancipazione femminile. Per intenderci, una donna con i contributi.
Cresciuta con un padre che tutto avrebbe voluto tranne una figlia femmina, è riuscita a fare carriera in un ambiente lavorativo prettamente maschile, guadagnandosi diverse occhiate tutt’altro che amichevoli.
In un pomeriggio tranquillo, passato nell’incantevole Genova, un’idea si farà strada nella mente di Carlotta, un pensiero folle ma altrettanto allettante: una donna della sua età dovrebbe essere già sposata ed avere a carico una prole da crescere, ma perché aspettare il principe azzurro quando l’unica persona cui vorrai eternamente bene è te stessa?
Ed ecco che la stravagante idea di sposarsi con se stessa si concretizza non appena annuncia alla sua famiglia e ai suoi amici di voler intraprendere questo viaggio d’amore da sola.
Il piano perfetto, se non fosse stato per il classico modello senza sale in zucca...
Quanto spesso ci capita di classificare una persona senza conoscerla nemmeno?
Un imprevisto e il muro che Carlotta si era costruita attorno a sé dopo l’ultima delusione amorosa, rischia di creparsi e di crollare definitivamente a causa di un tornado di nome Luca.
Attrazione, seduzione e amore saranno le valigie che Carlotta si ritroverà a dover portare con sé in un viaggio che non affronterà più da sola, ma con un affascinante e rompiscatole modello che giorno dopo giorno scoprirà non essere l’uomo che credeva.

Giurò a se stesso che non avrebbe trascorso un solo giorno senza donarle un sorriso.

Una storia carina e insolita, con qualche lato negativo che più avanti vi racconterò.
Il romanzo è il terzo dell saga “Favola” di Fabiola D’Amico e vi sconsiglio di leggerlo se prima non avete letto i primi due, alcuni dettagli potreste non capirli, lasciandovi leggermente disorientati, proprio come è successo a me.

Ho trovato originale l’idea della scrittrice di inserire all'inizio di ogni capitolo delle frasi estrapolate dai romanzi rosa più famosi del momento, che riescono a far entrare in empatia il lettore con l’autrice.

Il personaggio di Carlotta l’ho trovato un po’ troppo stereotipato, la “classica” femminista che pensa che una donna innamorata sia debole o che una madre di famiglia sia prigioniera della casa. Per fortuna durante il corso della storia molti eventi le faranno aprire gli occhi e cambiare idea, non posso dire di più perchè rischierei di spoilerarvi qualcosa...

Nessuno potrà amarmi più di quanto possa fare io. E allora perché non gridarlo al mondo? Non è questo il matrimonio? Una manifestazione pubblica dei sentimenti che proviamo. Sposandoci vogliamo testimoniare a tutti quanto sia importante per noi la nostra metà. È un grido di consapevolezza, di possesso. E allora io voglio gridarlo al mondo che amo me stessa più di chiunque altro e che mi proteggerò fino alla morte.
Un altro aspetto che non mi è particolarmente piaciuto è stata la mancanza del fascino seduttivo all'interno del racconto, nel senso che nelle scene di sesso (ne troverete molte) è come se mancasse il tassello che dovrebbe rendere il tutto più credibile e dovrebbe coinvolgervi interamente, senza mi è sembrato che la scrittrice si sia limitata a trascrivere la parte “meccanica” del rapporto.

A mio parere in questa storia è mancato proprio il pathos, la passione tra i due personaggi, e per questo motivo le emozioni non mi sono giunte come avrei voluto.
Oltre a questa parentesi, è indiscutibile che l’autrice sia molto brava a costruire dialoghi a volte ironici altre più profondi e mi è piaciuto anche il modo in cui ha descritto i vari paesaggi.
Molti sono i personaggi divertenti e simpaticissimi in questo libro, molti dei quali vale la pena di conoscere.
Riassumendo: molto interessante la trama, peccato per quel pizzico di pathos che sicuramente non avrebbe guastato la storia.

3 Stelle su 5

A presto,
Giulia.

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