BLOGTOUR + RECENSIONE: Il genio e la musa di Elizabeth Hunter

by - venerdì, agosto 10, 2018


Scrigno, 
oggi partecipiamo al blogtour de "Il genio e la Musa", scritto da Elizabeth Hunter e arrivato in Italia grazie alla Hope Edizioni. Una copia cartacea del libro sarà messa in palio proprio dalla casa editrice sulla sua pagina sabato 11 agosto, basta partecipare al Giveaway che concluderà anche questo blog tour. In questa tappa analizziamo i personaggi!
 

TITOLO: Il genio e la musa 

AUTORE: Elizabeth Hunter 

EDITORE: Hope Edizioni 

PREZZO: € 3,99 (In offerta a € 0,99 dal 1/08 al 15/08) 


Quando Kate Mitchell decise di indagare sul misterioso ritratto esposto nella galleria degli ex studenti, non aveva la minima idea di come la sua vita sarebbe cambiata. Pensava di sapere ciò che voleva nella vita: aveva un ragazzo meraviglioso, una carriera promettente e un percorso chiaro per il suo futuro. Come potrebbe un semplice ritratto cambiare tutto questo? Una fotografia. Una scultura. Un dipinto… un indizio dopo l’altro Kate impara che frammenti del passato potrebbero lasciare segni inaspettati anche sul suo stesso futuro. Ed esattamente come era finita nello studio di un irascibile scultore? Un ritratto potrebbe avere tutte le risposte, ma apprenderne i segreti cambierà tutto ciò che Kate pensava di sapere sull’amore, l’arte e la vita. Una singola immagine può raccontare più di una storia e, alla fine, una giovane artista scoprirà che ogni vera storia d’amore è un’opera d’arte unica.






Kate raccolse una maglietta da lavoro usata che era caduta a terra e la poggiò sullo schienale di una sedia; spesso Javi si spogliava per rimanere in canottiera dopo aver finito di lavorare, col sudore che gli colava dalle braccia e dalla schiena per via del calore della fiamma ossidrica e del peso delle maniche di pelle. Ebbe una visione del ricordo di lui la settimana prima: stava davanti l’abbozzo di una nuova opera e indossava solo un paio di jeans, i gambali di protezione in cuoio e una maglietta intrisa di sudore. Javi aveva colto il suo sguardo e la fissava, e lei aveva dovuto combattere l’impulso di afferrare la sua macchina fotografica. Nessun uomo l’aveva mai colpita quanto quel ragazzo, ormai aveva smesso di provare a negarlo. Era diventato la sua passione. Poteva non essere bello in maniera classica, ma qualcosa di quel rozzo scultore la attirava. «Come una falena con la luce,» sospirò, mentre forzava la porta per aprirla. Accese le luci dell’ufficio e iniziò a cercare nelle borse degli obiettivi quando la porta si spalancò. Kate sussultò e, indietreggiando, il suo piede si incastrò nella gamba di una sedia, facendola inciampare e poi cadere. Arrivò a terra lanciando un urletto e Javi irruppe nella stanza. «Cazzo, Katie! Che diavolo stai facendo qui? Pensavo che qualcuno mi stesse derubando!» Sbatté le palpebre confuso e mise da parte il lungo tubo d’acciaio che aveva in mano. Lei aggrottò le sopracciglia e si strofinò la fronte nel punto in cui aveva sbattuto contro la scrivania. «Stavo solo prendendo un obiettivo! Non avevo neppure pensato che tu fossi qui, Javi. Tutte le luci erano spente.» Lui si inginocchiò accanto a lei, spingendole indietro i capelli per controllarle la fronte. «Ho lavorato fino a tardi,» disse con voce rauca. «Sono crollato sul letto che ho sul retro. Hai sbattuto qualcos’altro o solo la fronte? Fammi vedere. Non sta sanguinando, ma ti spunterà un bernoccolo.» Javi spostò la sedia e con un gesto gentile liberò la caviglia di Kate. Era nudo dai fianchi in su e lo sguardo della ragazza fu attratto dai suoi muscoli definiti sui fianchi e sull’addome. «N…no,» balbettò mentre con gli occhi divorava il suo petto dipinto con colori brillanti. «Sto bene.» La maggior parte dei suoi tatuaggi rappresentava delle fiamme. Lei aveva già studiato i motivi blu e verdi sulle braccia e sulle spalle di Javi, ma non aveva mai visto quel fuoco luminoso rosso e dorato che lambiva il suo busto e si estendeva sul suo petto. Non riusciva a smettere di fissarlo.


Salve a tutti, cari vacanzieri. In questa estate torrida, che non sta lesinando i colpi di caldo nemmeno a chi fugge in cerca di refrigerio, vi porto una ventata d’aria fresca con la nuova tappa del Blogtour dedicato al nuovo romanzo di Elizabeth Hunter, Il Genio e la Musa. Come ben sapete, ogni “checkpoint” del viaggio di questo libro si concentra su un aspetto particolare, che si tratti di trama, stile di scrittura o contenuti, motivo per cui non mi soffermerò sull’insieme di questi elementi. Per lo Scrigno, discuteremo un aspetto essenziale per un romanzo ben riuscito: i personaggi. Prima, tuttavia, un accenno di trama per darvi un’idea delle dramatis personae de Il Genio e la Musa.

La giovane Kate Mitchell, studentessa ventiquattenne, ha uno splendido ragazzo, una carriera stimolante e ricca di occasioni davanti a sé e, soprattutto, le idee chiare. Un giorno, ne è certa, anche i suoi lavori saranno esposti nella galleria degli alumni, al posto d’onore insieme alle tante opere d’arte degli studenti che l’hanno preceduta. È proprio nella galleria, però, che la sua vita tranquilla viene sconvolta da un misterioso ritratto firmato da O’Connor, l’artista di cui lei stessa si sta occupando nel proprio percorso accademico. La particolarità del ritratto è tale da spingerla a seguire le tracce che conducono da un’opera all’altra, scoprendo il filo conduttore che le unisce e i tasselli di una storia passata che, nel bene e nel male, influenzerà il suo presente.

Se questo assaggio vi ha incuriositi, spero che i personaggi che andrò ora a presentarvi vi attirino ancor di più. Il Genio e la Musa è una storia che parla di arte, in ogni sua forma, e l’arte non può che trarre la propria anima da coloro che la plasmano. Fotografi, scultori, pittori… i volti e i nomi che popolano le pagine di questo romanzo veicolano l’essenza della loro umanità nei propri lavori, a volte senza saperne spiegare il motivo o vedere l’immagine di fondo, ma con tutto il trasporto e la passione di chi, senza arte, non riesce a vivere.

Kate è senz’altro il personaggio che più di tutti ha lasciato il segno, degna protagonista di questo libro. La sua natura tendenzialmente pragmatica non preclude la sua sensibilità, e la sua intelligenza va di pari passo alla curiosità di scoprire l’immenso amore tra Reed O’Connor e Samantha Rhodes, artisti di incredibili talento…ma, in essenza, persone. Sagome in chiaroscuro, con i propri lati d’ombra e di luce, le proprie fragilità, i problemi di comunicazione, di fiducia e, talvolta, con i propri errori madornali. Malgrado la storia sia uno spezzato tra passato e presente, la storia personale di Kate non viene affatto spinta in secondo piano: al contrario. È proprio mentre è impegnata nella sua ostinata ricerca che la ragazza rivoluziona la propria vita… incontrando Javier.

La ragazza vide una cicatrice allangolo della bocca comparire mentre lui la osservava: Javier Lugo poteva anche essere famoso nei circoli artistici, ma non sarebbe mai stato una celebrità.”

Javi non è il genere di persona con cui ci si relazione facilmente. Asociale e brusco com’è, il fatto che sia amico di Reed sembra quasi uno scherzo. Malgrado il suo caratteraccio, devo dire che preferisco di gran lunga la sua schiettezza, la sua passione e i suoi atteggiamenti protettivi alla bellezza convenzionale, di cui Javi sa benissimo di non essere particolarmente dotato. La sua caratterizzazione fa mangiare la polvere ad una lunga lista di protagonisti bellocci e dannati, che non possono vantare una profondità emotiva superiore a quella di una pozzanghera.

Kate, credo che se davvero vuoi comprendere Reed OConnor, devi prima comprendere Samantha Rhodes.

Veniamo infine alla coppia di artisti. Come si può capire dalla citazione che ho riportato per voi, Non c’è Reed senza Sam, ed entrambi non sussistono senza il proprio talento artistico. È attraverso le opere d’arte che Kate li conosce pian piano, e il modo in cui i pezzi si influenzano a vicenda rivela quanto profondo sia il legame tra queste due personalità dinamiche, sanguigne, decise ed emotive che si intrecciano sulla tela, tra le lenti fotografiche e nel metallo. Tentare di racchiudere il loro amore in poche righe è davvero un compito arduo, perché il sentimento dipinto dalla Hunter è complesso e sfaccettato, motivo per cui mi fermerò qui, ma per concludere vi posso dire che è davvero raro trovare un libro in cui le singole componenti del mosaico di fondo si incastrino con tanta naturalezza.


5 stelline su 5.


 
L'autrice:
Si descrive come curiosa, avventuriera e affabile. Viaggia molto per lavoro quindi le è difficile scegliere solo tre città ma ama Venezia, New York e Addis Ababa, da cui viene il suo fidanzato. (Venezia sarebbe la sua preferita e non lo dice solo soltanto per i lettori italiani. Adora anche Napoli). Vive in California e ama quel posto, le altre città semplicemente le piace visitarle. Il suo più grande sogno (oltre la scrittura) è visitare ogni continente. Al momento è a quota quattro.



   

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