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REVIEW PARTY: So quando sei felice dal colore dei tuoi occhi di Emiliano Di Meo
Buongiorno lettori! Oggi il nostro blog ospita il Review Party del nuovo romanzo di Emiliano Di Meo.
TITOLO: So quando sei felice dal colore dei tuoi occhi
AUTORE: Emiliano Di Meo
GENERE: Romance MM
COVER ARTIST: PF Graphic Design
USCITA: 23 maggio 2018
PAGINE: 174
PREZZO: ebook 2,99 – cartaceo € 8,99
Si
incontrano per caso. Due paia d’occhi ai lati opposti dello stesso
locale, l’uno circondato dagli sguardi tiepidi di affetto di un
gruppo di buoni amici, l’altro basso e riluttante a lasciarsi
esplorare, per poi rivelarsi pregno di tutte le parole che il suo
proprietario sembra trattenere. La sera in cui Samuel, giovane e
appassionato musicista, incontra Mirko, riservato insegnante che cova
un talento per la scrittura, sembrerebbe destinata a frangersi sugli
scogli di una comunicazione interrotta, ma non è così. In questo
racconto, le emozioni più forti — quelle che non possono essere
espresse con un medium inaffidabile come la voce — sono affidate
agli sguardi e alle loro mille sfumature.
L’attenzione
dedicata alla sfera emotiva è il punto forte della storia che si
sviluppa tra Samuel e Mirko. Pur essendo un presupposto
imprescindibile di una buona caratterizzazione, è raro che lo
sguardo di chi impugna la penna si soffermi così a lungo e in
profondità nell’introspezione dei suoi personaggi, dedicandovisi
con un’accuratezza che invita il lettore ad immedesimarsi, a
mettersi per un attimo nei loro panni. Il caleidoscopio di sentimenti
che prendono forma tra le pagine copre tutte le tonalità, anche
quelle più cupe e spiacevoli. Attrazione e amicizia si intrecciano a
ritrosia e fastidio, sofferenza e rabbia, e tutte sono trattate con
una delicatezza insolita e schietta, che non glissa sui lati meno
attraenti dell’animo umano, ma li presenta in maniera umana,
sincera. Non è lo scandalo e la passione, l’obiettivo ultimo del
romanzo, bensì quei momenti che più rimangono impressi: istanti
marcati da un sentimento dolce amaro, che fa trattenere il respiro.
«I tuoi occhi sono del colore delle nuvole che nascondono il cielo dopo che ha smesso di piovere,»
Samuel
e Mirko sono, ovviamente, i personaggi che godono di una
caratterizzazione più completa. I loro caratteri appaiono tanto agli
antipodi da far supporre che il loro primo contatto si chiuderà con
un inevitabile contrasto. Dove Samuel è sereno e aperto, esuberante
e coinvolgente — al punto che il suo approccio iniziale sembra
quello insistente di un cucciolo che vuole essere salutato a tutti i
costi — Mirko è decisamente più posato e introverso. Il suo
autocontrollo parla di introversione e difficoltà; allo stesso
tempo, il suo atteggiamento quasi immotivatamente freddo e l’attrito
che sembra voler provocare ad ogni costo non sono giustificati
dall’autore. Ci viene chiesta fiducia, pazienza, le stesse doti che
Samuel esibisce, riluttante a perdersi d’animo e a lasciarsi
allontanare, e la magia succede: la bilancia tra questi due
protagonisti tanto agli antipodi ondeggia fino a trovare uno strano
equilibrio. La promessa nascente di un legame.
«Da quando mi sei diventato così romantico?» Chiede con circospezione. «Da ieri.»
Lo
stile adottato dall’autore si presta bene al tipo di narrazione,
che viene portata avanti al presente, dando l’idea che la storia
stia accadendo precisamente nel momento in cui si sfoglia il libro. È
una scelta che ho apprezzato, trovandola in linea con i dialoghi del
tutto naturali e realistici che punteggiano le interazioni tra i
protagonisti e le persone che li circondano, e con l’ambientazione
tutta italiana in cui si sviluppa la vicenda. L’unico appunto che
sento di dover fare è l’occasionale tendenza all’infodump in cui
scivola la penna di Di Meo. Un esempio è la presentazione del
rapporto tra Samuel e la sua passione per la musica; a mio parere i
suoi gusti musicali avrebbero potuto essere illustrati con più
efficacia tramite una chiacchierata con gli amici — già che i
dialoghi, come accennavo, sono un punto forte dell’autore —
piuttosto che con una spiegazione. Pur non essendo un grave difetto,
è un inciampo che rompe l’immersione del lettore nell’atmosfera
del locale. Considerando però la lunghezza del racconto, è
comprensibile la necessità di introdurre i personaggi dando da
subito la nota giusta, motivo per cui la cosa è del tutto
perdonabile. Nel complesso, questo libro si attesta come un’ottima
lettura, breve ma intensa e incredibilmente sensibile.
4
stelline su 5
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