Recensione: Davanti agli occhi di Roberto Emanuelli

by - mercoledì, febbraio 21, 2018

Buon pomeriggio lettori! Oggi vi parlo di un romanzo uscito da poco e che è in vetta alle classifiche Amazon fin dal primo giorno. Sto parlando di Davanti agli occhi di Roberto Emanuelli.




Succede e basta. Senza sapere perché, senza sapere quando. È una frazione di secondo, come quando inizia a piovere o a nevicare. Le cose belle si presentano così, all'improvviso. Basta un attimo, uno solo, ed ecco che la vita ti travolge, anche se ormai non ci credevi più. Come Luca, che a trent'anni ha già fatto un voltafaccia a se stesso rinunciando al sogno di diventare scrittore per inseguire soldi e successo: ora le giornate gli sembrano tutte uguali, note di una melodia suonata senza passione. Chiuso nel suo ufficio da broker, sente di aver nascosto la parte più importante di sé, quella che non ha paura di ascoltare il cuore. Ma come puoi ascoltare il cuore se non gli permetti di tirar fuori la voce? Come puoi inseguire i sogni, se non sai più riconoscerli? È proprio in questi momenti, quando tutto sembra perduto, che ci capitano le cose migliori. E appena incontra Mary, Luca non ha dubbi: lei è la sua cosa migliore. Bellissima, irraggiungibile, inafferrabile come il colore dei suoi occhi, Mary richiede impegno per essere conquistata, perché è questo che fanno i veri tesori. Adesso, finalmente, Luca sa cosa vuole: vuole mettersi in gioco, vuole sbagliare, lasciare che le emozioni lo investano come un treno in corsa. Vuole innamorarsi. Vuole Mary. Perché rinnegare la propria natura non è mai una buona idea. E non è mai troppo tardi per ballare al ritmo del cuore.




“Siamo solo per pochi perché sorridiamo a tutti senza compiacere nessuno, perché inseguiamo il nostro sogno ma facciamo il tifo anche per quello degli altri. Perché è solo se impariamo a credere nel prossimo che possiamo specchiarci negli occhi di chi ci guarda e vederci più belli e meno soli.”


Ecco, comincio da qui, dall'ultima frase che ho sottolineato in questo romanzo, e poco importa se è nei ringraziamenti. L'ho trovata giusta, commovente, profonda.
Continuo dicendo che, ancor prima dell'uscita ho sentito parlare tanto di questo romanzo. Frasi, spezzoni, ero quasi circondata, e così spinta dalla curiosità ho chiesto di poterlo leggere per farmi una mia idea, incuriosita ancor di più dal poter leggere un romanzo scritto da un autore.

Luca, il nostro protagonista, narratore indiscusso di questa storia, è un broker assicurativo che per rilevare l'azienda dallo zio, abbandona la sua passione per la scrittura. Fin dal primo abbiamo l'idea che sia un uomo che ha scelto la strada più facile, quella priva di scossoni ma anche al tempo stesso sia insoddisfatto, perso e solo. E che sia proprio questa la causa o colpa del colpo di fulmine che lo colpisce una sera.

Mary è la protagonista silenziosa di questo romanzo. Non sentiamo mai la sua voce se non dai flashback di Luca e da questi impareremo un po' a conoscerla, a scoprire qualcosa di lei. Mary è l'amore di Luca, quell'amore che non ti spieghi ma che ti colpisce senza se e senza ma. È l'amore che ti dà tutto e ti dà niente, che ti tiene sospeso, incapace di tornare indietro e andare avanti. Mary è come se subisse il corteggiamento di Luca, non lo accetta mai del tutto ma non si tira neppure indietro, anche quando la paura le impone di farlo. Lei è fidanzata, convive e il suo uomo è stabile, solido, affidabile. L'esatto contrario di Luca.
Lei è l'ostacolo più grande da superare.
Il rapporto tra i due è fatto di incontri fugaci e di messaggi, è un tira e molla che sembra destinato a non finire mai. Finché Mary non si fa più sentire, scompare dal nulla, un po' come è apparsa.


“Ho bisogno di dare un senso alle cose, e di credere che posso ancora fidarmi del mio istinto, del mio cuore e delle mie sensazioni.”


Le sensazioni sono il fulcro di questo romanzo. Quelle che prova Luca nei confronti di Mary, quell'irrefrenabile e inspiegabile attrazione per una donna che viene descritta come una donna fredda, scostante e delle volte fin troppo diretta, e quelle che prova per la vita. Fondamentalmente Davanti agli occhi è un romanzo privo di scossoni, dove non succede nulla di davvero eclatante, che narra quella vita ordinaria e a volte noiosa che appartiene ad ognuno di noi. L'autore ci fa entrare prepotentemente nella vita del suo protagonista, ci fa ascoltare i suoi pensieri, le sue paure, i suoi dubbi e incertezze senza alcun filtro.


“Qualche volta penso che la mia natura sia bruciare, esplodere, creare e distruggere tutto nello stesso identico momento, in una deriva emozionale folle, fuori dalle cose e dal tempo.”


Tra me e questo romanzo c'è stato fin da subito un rapporto di amore e odio e ancora oggi, mentre scrivo questa recensione, non so bene quale delle due abbia prevalso. Avevo delle aspettative un po' alte, forse troppo, e quando ho iniziato a leggere ho capito che c'era qualcosa che stonava, che non mi convinceva del tutto. Davanti agli occhi è un romanzo introspettivo, incentrato non tanto sulla storia d'amore o sulle amicizie, ma quanto sulla crescita personale del protagonista. Ecco, io credo che non sia stato bilanciato con tutto il resto.

Non sono riuscita a provare empatia per nessun personaggio, forse un po' verso Luca, ma è stato qualcosa di fugace e che ho perso man a mano che leggevo. Il finale mi ha sconvolta, mi ha lasciato l'amaro in bocca, e devo ammettere che non l'ho trovato per niente giusto. L'unica nota positiva di questo è che mi ha fatto ricredere su Mary, ho sentito sulla pelle le sue emozioni, attraverso quelle poche righe ho assaporato il suo amore e le sue paure, le ho sentite reali.


“Gli spostamenti più grandi avvengono dentro di noi, da fermi.”


Non starò qui a consigliarvi o sconsigliarvi questo romanzo ma credo che Davanti agli occhi non sia un libro per tutti. Credo che a prescindere dal fatto che vi piaccia o meno, leggerlo non sia stata una perdita di tempo. Non lo è mai.
Per quanto mi riguarda io proverò a dargli un'altra chance. Magari tra qualche mese, chissà!


3.5 stelle su 5

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