Recensione: I sotterranei di Notre- Dame di Barbara Frale

by - venerdì, gennaio 12, 2018


Scrigno, sempre la nostra Serena vi parla di un altro romanzo, uno storico ambientato a Parigi, edito dalla Newton Compton Editori.

Buona lettura!


PARIGI, 1301. Perché il re di Francia e i suoi uomini più fidati si aggirano furtivi nei sotterranei di Notre-Dame? Che cosa stanno disperatamente cercando? Filippo il Bello è disposto a tutto pur di scongiurare un evento fatale per il suo regno e la sua discendenza. Anche a mobilitare i migliori consiglieri perché raggiungano Roma: proprio in Vaticano, sotto la protezione del papa, si nasconde il celebre Arnaldo da Villanova, noto come il Catalano, geniale e discusso medico di Bonifacio VIII, un tempo al servizio di Filippo il Bello, poi accusato di praticare la magia. Ora il re lo rivuole presso di sé. Per quale motivo? Il pontefice nutre dei sospetti su quella richiesta e teme che Filippo il Bello stia orchestrando un complotto contro la Santa Sede. Per questo affida il compito di indagare al nipote, Crescenzio Caetani, giovane studente in Medicina, e a Dante Alighieri, delegato della Repubblica di Firenze. Addentrandosi nei meandri della Biblioteca Apostolica, sfogliando inestimabili trattati medici del mondo antico, i due tenteranno di scoprire cos’è che tormenta il monarca più potente della cristianità. Un segreto che il Catalano, custode della tradizione magica dell’Oriente, pare conoscere, ma che non sembra disposto a rivelare…




Barbara Frale, prima ancora di essere conosciuta come scrittrice, è una storica. Una storica che ha lavorato su queste pagine per oltre vent’anni, con un’accuratezza che ci lascia senza fiato. Cosa possiamo aspettarci dal suo romanzo, edito dalla Newton Compton?

Anzitutto, siamo a Parigi, nel 1300. La Francia si ritrova a vivere un periodo nerissimo, in cui nessuno conosce il proprio destino e, anzi, pare chiaro di trovarsi di fronte alla fine del mondo, anche se in un modo inaspettato.

Saranno tanti i misteri che scorreranno tra le pagine, gli intrighi di corte, ma non aspettatevi di ritrovarvi di fronte al canonico thriller, perché qui si esce piacevolmente dagli schemi. Di epoca medioevale, la Frale si serve della storia così come la conosciamo tutti, con descrizioni che, ne sono sicura, vi lasceranno a bocca aperta, aggiungendo un pizzico di fantasia ove i testi di studio di cui si è servita erano poco curati.


Filippo IV di Francia detto “il Bello”, ma anche il “Re di ferro”, comandava allora sul regno più vasto e sull’esercito più potente del mondo cristiano; sovrano consacrato e nipote di un re santo, si sentiva l’Unto di Dio. Bonifacio VIII, Vicario di Cristo e di Pietro, sommo romano pontefice, era signore sulle anime e sui corpi di tutto il genere umano. 

Questi due uomini reggevano il mondo come i pilastri della terra; ma sfortunatamente non erano in accordo tra loro.

La caratterizzazione dei personaggi rientra di diritto tra le innumerevole lodi che si possono tessere a questa piccola perla. I personaggi sono veri, dal Catalano, Antonio da Villanova, a Dante Alighieri, ognuno ci lascerà un’impronta dentro e avrà un ruolo da svolgere nella storia, per impedire che si compia l’orribile destino.
Nonostante l’epoca storica, definita impropriamente da molti come buia, la Frale ci prende per mano, mostrandoci la sua cultura sugli usi e i costumi, su figure storiche poco trattate, ma anche l’odio di Filippo IV nei confronti dei Templari.

Il suo stile profuma di vecchie librerie, ma è incalzante e dalla prima pagina fino all’epilogo vi sentirete fortemente attratti nei confronti della narrazione; non potrete farne a meno.

Le colpe dei padri ricadono sui figli. 
E adesso la Francia rischia di soffrire in modo atroce per una colpa di mio padre, se io non riuscirò a cancellarla! 

Come vi consiglio di leggere questo libro?

Be’, non è una lettura da affrontare tra un libro e l’altro. “I Sotterranei di Notre Dame” merita un’attenzione particolare, magari una sera d’inverno, mentre fuori piove: sarebbe l’atmosfera ideale, con il ritmo della pioggia che va di pari passo con quello dell’autrice e dei vari colpi di scena che si faranno sempre più presenti, fino a farvi battere il cuore di una curiosità atipica.


4 stelle su 5

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