Recensione: Il piccolo negozio della felicità Hygge di Rosie Blake

by - lunedì, novembre 20, 2017

Buon Lunedì lettori! Iniziamo la giornata con la recensione di Valentina al romanzo Il piccolo negozio della felicità Hygge, edito Newton Compton.




È autunno nella cittadina di Yulethorpe, e una pioggerella gelata scende da giorni. A rendere ancora più tristi gli animi arriva la notizia che l'ultima bottega del centro, l'adorabile negozietto di giocattoli della signora Louisa, sta per chiudere i battenti. Per Yulethorpe sarà un inverno più gelido del solito, ma la speranza ha il volto di un angelo biondo di nome Clara Kristensen. In paese per una vacanza, la ragazza è il ritratto della salute e della felicità. In lei tutto è hygge, come dicono i danesi: è allegra, solare, con un senso profondo della famiglia, ama le candele profumate, i bambini, i cani e i libri. Clara si rimbocca le maniche e rivoluziona il negozio, trasformandolo in un luogo magico e accogliente. In mezzo all'entusiasmo che ha contagiato grandi e piccini, però, salta fuori Joe. È il figlio della proprietaria, un tipo tutto business, sposato con il suo smartphone, e teme che quella di Clara sia una manovra per mettere le mani sugli affari della madre. Del resto, nessuno si darebbe tanto da fare solo per restituire il sorriso ai bambini, no? Tra esilaranti malintesi e scontri all'ultimo fendente, riuscirà Clara, con i suoi occhi azzurri e i modi scandinavi, a convincere lo scostante e ruvido Joe che il segreto della felicità non è il denaro?





È autunno quando Clara arriva a Yulethorpe, un piccola cittadina inglese, lasciando improvvisamente la Danimarca. Manca ormai poco al Natale, ma l’umore dei cittadini è reso triste dall’ultima novità: anche il negozio di giocattoli di Louisa chiude, come tante altre attività. Louisa è una donna singolare, stufa di vedere la sua attività sempre vuota, che ha voglia di staccare la spina. Mentre prepara la valigia pronta a partire per Madrid, Clara si presenta a casa sua e le fa una proposta: in cambio di ospitalità si prenderà cura dei suoi animali e gestirà il negozio. Louisa accetta entusiasta, la ragazza l’ha conquistata al primo sguardo.

“Aveva ancora tante speranze. E poi aveva fatto un giro per il paese: doveva cambiare qualcosa. Voleva dare loro una mano. Sollevò la testa e affermò, nella stanza ormai silenziosa: «Non ho intenzione di mollare».

Clara trasforma con passione il negozio, ridà vita ai vecchi giocattoli di legno, ripulisce il retro, lo trasforma con il suo stile hygge. Rende il tutto più accogliente, più caldo, più adatto ai bambine e alla famiglie, e crea per loro delle vetrine a tema che i bambini aspettano entusiasti. Il negozio ritrova vita e clienti felici e soddisfatti. Clara finalmente sente di essere nel posto giusto.

“Avevo intenzione di andare via, ma questo posto mi piace. È che … sento qualcosa, sai cosa voglio dire?»

Mentre Clara fa di tutto per cambiare qualcosa, arriva Joe, il figlio di Louisa a interferire. Joe è un uomo d’affari che lavora giorno e notte, che non vede sua madre da anni perché troppo concentrato sul lavoro frenetico. È convinto che nessuno faccia niente per niente, perciò crede che in qualche modo Clara si stia approfittando di sua madre. Clara tenta in ogni modo possibile di convincerlo delle sue buone azioni, ma lui non abbandona le sue convinzioni, così gli propone di vivere insieme nella casa di sua madre, in modo che possa ricredersi imparando a conoscerla. Durante questa convivenza Clara capisce che Joe soffre per qualcosa che l’ha portato a essere così scostante e rigido nei confronti delle persone, perciò inizia la fase “hyggezziamo Joe”. Joe si divide tra il lavoro a Londra e la nuova casa hygge di sua madre, se prima il cellulare e la sua mano erano una cosa sola, ora Clara lo ha convinto che se per qualche ora lo lascia spento non succede niente di male. Ora Joe si concede lunghi bagni caldi con tante candele profumate, e vere cene seduto al tavolo. Clara e Joe imparano a conoscersi, crescono insieme sotto alcuni aspetti. Ma cosa succederà con il ritorno improvviso di Louisa? Joe sarà comunque convinto che vendere il negozio sia la scelta migliore nonostante i tanti clienti?


Questo romanzo è una dolce abbraccio caldo e confortante. È una coperta di pile calda con una tazza di tè fumante. È una nuvola di zucchero filato dolce e soffice. Questo romanzo offre la possibilità di riflettere su ciò che conta davvero nella vita. Spesso la società frenetica, il lavoro ci porta a dimenticare i punti fermi della nostra esistenza, proprio com’è successo a Joe, il lavoro è l’unica cosa a cui si dedica, trascurando perfino sua madre. E poi c’è Clara che ha detto basta tempo prima a questo stile di vita, perché annebbiata dal lavoro e dal successo ha trascurato sua madre e ha imparato a sua spese che il tempo perso non ha valore e nessuno può restituircelo in alcun modo. Il messaggio che Rosie Blake lancia è chiaro: più amore e meno denaro. Il denaro può comprare molte cose, ma mai l’amore delle persone, il tempo o la salute, e cosa conta di più?

Questo romanzo non poteva trovare luce in un periodo più adatto, spero che possa farvi riflettere e sorridere come ha fatto con me. Trovate il tempo per giocare con i vostri bambini, trovate il tempo per cenare con i vostri genitori, trovate il tempo per andare al cinema con gli amici o per chiacchierare con loro fino a notte fonda, trovate il tempo per giocare a carte con i nonni. Trovate un modo per liberarvi dello stress, insomma “hyggezzatevi” come dice Clara.

Il romanzo mi è piaciuto molto sotto svariati punti di vista e lo consiglio perché tutti abbiamo bisogno di una storia così.

Se proprio devo trovare un difetto io non sono un’amante della scrittura in terza persona. La trovo poco coinvolgente e la lettura risulta un po’ più lenta. Per il resto è fantastico e non potete perdervi una storia come questa. Create un ambiente hygge, mettetevi comodi e buona lettura!


5 stelle su 5

A presto,
Valentina



You May Also Like

0 commenti

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.

Lo scrigno delle letture partecipa al Programma Affiliazione Amazon, percependo una commissione pubblicitaria per ogni acquisto idoneo.

VIETATO COPIARE i contenuti del blog senza citare la fonte.