Recensione: Il tesoro delle meraviglie di Imma D'Aniello

by - martedì, marzo 21, 2017

Buonasera, lettori!
Oggi è il turno di Erika, che vi parla della sua ultima lettura. Ovvero, il romanzo di Imma D'Aniello, edito Les Flaneurs Edizioni.
Pronti a scoprire insieme la sua opinione?




Venezia, 1758. Dopo la morte di suo padre, ucciso di notte in circostanze oscure, la vita della contessina Maria Teresa Spina è a un bivio: sposare un uomo che non ama o partire per Napoli alla ricerca del prezioso tesoro di famiglia? La giovane donna non ci pensa due volte. Viaggia da Venezia fino a Napoli, in compagnia dell'unico uomo per cui arde di passione: Marco, un affascinante soldato. Trovano ospitalità nel palazzo dei Filangieri, ma imprevisti e colpi di scena mettono in serio pericolo la vita della contessina e portano alla luce uno squallido complotto. Anche il rapporto con Marco sembra essere compromesso per sempre, a causa di un doloroso equivoco...Il tesoro delle meraviglie è una storia d'amore d'altri tempi, tra sguardi rubati e baci mancati, ma con le sfumature di un racconto d'avventura. Mentre i protagonisti si struggono di passione, la ricerca dello scrigno, i travestimenti carnascialeschi e le cospirazioni rendono il ritmo della narrazione vorticoso e avvincente.





Questa settimana ho letto per voi il libro di Imma D’Aniello “Il tesoro delle Meraviglie” edito dalla Casa Editrice Les Flaneur.
Il libro è ambientato nella seconda metà del ‘700 in una Venezia mondana. Piena di sfarzosità e ricchezze.

La principale protagonista è la Contessina Maria Teresa Spina.
Quando in punto di morte il padre le confessa che c’è un tesoro che appartiene alla sua famiglia, e che la mappa che le viene donata dal padre, la porterà dritta a quello che dovrà cercare, comincia subito ad architettare un piano che la vede recarsi a Napoli, da dove inizierà le sue indagini.

Con lei in quest’ avventura, il giovane Marco, soldato di corte, e guardia del corpo. Teresa è da sempre innamorata del giovane, ma non ha mai avuto occasione di confessargli il suo amore. Lo stesso è per lui. Non può amarla, le sue discendenze non sono nobili quanto quelle della Contessina. Il loro amore è destinato a non avere mai inizio. Negli anni la loro relazione è stata creata da mezze parole, e sguardi interminabili, quello che potevano permettersi a quei tempi di fine settecento.




Del loro “Tesoro delle Meraviglie”, è a conoscenza anche il Duca Dorta il quale, cerca in tutti i modi di facilitarli in questa impresa, aiutandoli con le sue conoscenze a Napoli, dove il tesoro, secondo la leggenda, è seppellito.

È un romanzo storico ben studiato. Nei dettagli delle scene, dei particolari, e nelle ambientazioni. Descrive molto bene le vicende che vanno a susseguirsi. Scritto in terza persona, lascia al lettore stesso, la possibilità di immedesimarsi in alcune delle scene, ma non del tutto nei personaggi. Spesso la terza persona tiene a distanza la personificazione di chi sta leggendo, per certi versi una buona cosa, non in questo caso, a mio avviso. Tuttavia, ogni pagina scatena curiosità nelle vicende, tenendo il lettore, invogliato a capire se la nostra Contessina riesca alla fine a trovare il suo Tesoro.

Devo dire che l’autrice ha fatto un buon lavoro, mescolando generi diversi tra loro, decisamente in perfetta sintonia se messi l’uno accanto all’altro; si parla di romanticismo settecentesco, quindi un genere storico, mescolato con suspense e giallo. Tre generi diversi, con la quale la nostra autrice è riuscita a scrivere una storia ben strutturata.

Devo però fare un piccolissimo disappunto.
Credo che la storia meriti molto di più di cento pagine.
C’è del buon contenuto. C’è una storia ben strutturata. C’è la dinamica dei fatti e le vicende ben dettagliate. Ci sono tutti gli elementi per far sì che possa essere un “Signor Romanzo Storico”, eppure ho letto troppa frettolosità da parte di Imma.

Avrei voluto, da lettrice, più suspense nelle scene clou, più narrazione in punti dove c’è bisogno di dettagli e spiegazioni meno frettolose.
Ho avuto la sensazione che i personaggi avessero da dire molto di più.
Un consiglio, se un domani dovessi riprendere il libro in mano, dagli un’altra possibilità, cerca di completare la storia ampliando i punti più salienti senza avere fretta. Quella è solo una cattiva consigliera.




3.5 stelle




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