Salve Scrigno, come state? Tutta colpa del finto fidanzato si presenta come un romance/fake dating con i fiocchi, ma c’è un però.

Brooke ha puntato gli occhi su Liam sin da loro primo incontro. Non è alla ricerca di un qualcosa di serio, le passerebbe passare una sola notte con lui per togliersi finalmente il sassolino dalla scarpa, ovvero stare con Liam. Liam, d’altro canto, ha sempre sostenuto fermamente che un qualcosa insieme avrebbe potuto rovinare la loro amicizia e provare momenti scomodi in presenza dei loro migliori amici.

Le carte in tavola però cambiano, si mescolano e mettono tutto in discussione. Liam ha bisogno, disperatamente, dell'aiuto di Brooke che dovrà fingersi la sua ragazza per una settimana.

Avrebbe dovuto convincere i suoi familiari che loro due erano follemente innamorati l’uno dell’altro, ma si sa, la realtà e la finzione è attraversata da una linea sottilissima che potrebbe mettere in discussione tutto, tanto da non comprendere appieno se i sentimenti che si provano siano reali o frutto della finzione.

Ero ubriaca di lui, delle sensazioni che mi dava, di quella serata. L’alcol non c’entrava un bel niente , e avrei voluto che non finisse mai.

Ammetto di esser rimasta sorpresa nel constatare che, il primo ad oltrepassare la linea, è stato Liam. Di norma, sono sempre le ragazze a cadere nel cliché, anche se sin dal primo capitolo, i sentimenti di Brooke sono palesi. Per il genere trattato in questo romance, non so mi sarei aspettata molto più sviluppo, ergo più pagine.

Mi sarebbe piaciuto leggere di più del loro fake dating, magari aggiungere un po’ di resistenza da entrambi, però il tutto si conclude troppo frettolosamente. L’autrice, sin dalle prime pagine, mette il turbo alla storia. Il romanzo è breve e questo non concede molto spazio alla caratterizzazione dei protagonisti.Un peccato, perché le premesse non erano male.

Voto: 3,5