REVIEW PARTY | EMRE - Libro Zero di Debora Spatola

by - sabato, settembre 25, 2021


Scrigno, 
oggi vi parlo del nuovo romanzo di Debora Spatola dal titolo EMRE - Libro Zero, primo di una trilogia, targato Delrai Edizioni. 


TITOLO: EMRE - Libro Zero

AUTORE: Debora Spatola

GENERE: Fantasy 

SERIE: EMRE #1

EDITORE: Delrai Edizioni

PREZZO: € 4,99 ebook/ € 16,50 cartaceo


Il giorno del suo diciottesimo compleanno, Emre vorrebbe un unico regalo dai suoi due padri: poter uscire da sola e senza il loro controllo. Emre, infatti, da che ha memoria, ha sempre vissuto tra le quattro mura di una casa come se fosse prigioniera, traslocando di tanto in tanto, e comunque sotto la stretta sorveglianza di Wender e Cristiano, due uomini che di rassicurante non hanno proprio nulla. E non è l’unica stranezza della sua vita, perché, quasi ogni giorno, viene sottoposta a un prelievo di sangue di cui lei stessa non conosce le ragioni. Wender la rassicura e la tranquillizza ogni mattina presto, portandola a fidarsi di una situazione che di normale ha ben poco. Emre, però, è stanca di sentirsi dire ciò che deve fare e decide così di dare una svolta alla propria esistenza, iniziando a fare domande e tentando di convincere le sue guardie del corpo che è in grado di cavarsela da sola. Ma c’è lo spettro di un terzo uomo ad aleggiare su tutti loro, una presenza spietata che non la lascerebbe mai libera di scegliere. Chi è il terzo? E perché non vuole lasciarla libera?

Il primo libro di una trilogia sorprendente, Emre – Libro zero, svela pagina dopo pagina la verità di una storia incredibile, incalzante e mai scontata. Scienza e fede, amore e ragione, libertà e prigionia, sono le dicotomie che attraversano l’intera narrazione, regalando al lettore forti emozioni e una lettura indimenticabile.




EMRE – Libro Zero lo definirei un libro misterioso e intenso, il lettore non sa mai cosa andrà a leggere e cosa l’autrice gli ha preparato. Non sai neanche cosa aspettarti dalle pagine successive e, in un certo senso, non sai cosa vorresti leggere. Quasi tutto il romanzo è avvolto da un aura misteriosa che offusca la vista del lettore e non permette di vedere oltre. Ma sapete una cosa? A me è piaciuto un sacco anche per questo.

Emre è una ragazza determinata a vivere la sua vita e a prendersi la sua libertà che le hanno tolto. Non ricorda molto della sua infanzia, c’è solo un evento da cui tutto è semplicemente iniziato ad essere così. Vive con Wender e Cristiano, due uomini diversi tra loro che ha sempre considerato la sua famiglia e con cui condivide quella che chiamano “casa”. Hanno delle rigide regole, tra cui il divieto per Emre di uscire da sola, e le fanno rispettare ad ogni costo, ma Emre ha diciotto anni e vuole scoprire cosa nasconde nel mondo lì fuori. Lei sa che c’è qualcosa di strano, c’è qualcosa che le stanno nascondendo, ma la sua vita è sempre stata così, è davvero pronta a mettere tutto in discussione e scoprire la verità?

Emre è una protagonista che mi è piaciuta davvero tanto con la sua ingenuità e purezza, non ha mai conosciuto niente del mondo di fuori e nel momento in cui si approccia ad esso trova delle difficoltà. Difficoltà che nessuno le insegna come affrontare e nessuno le fornisce anche solo gli strumenti per farlo. Piano piano acquista un pezzo di libertà alla volta, viene quasi “bombardata” da nuove sensazioni ed è bello assistere a tutto questo. La vediamo muovere i primi passi nel mondo a cui noi tutti siamo così abituati da non renderci conto di quando contano le piccole cose.

Wender e Cristiano sono due personaggi che in alcuni momenti ho odiato, soprattutto all’inizio, però ho cercato di comprendere il loro comportamento anche se ci sono riuscita solo alla fine.

Tutti i personaggi sono ben costruiti, caratterizzati nel dettaglio e molto interessanti. Arricchiscono la storia e hanno un ruolo ben definito. Non sono sicura di poterli citare per evitare qualsiasi tipo di spoiler ma posso dirvi che ne rimarrete affascinati. Un personaggio in particolare, che ho amato moltissimo, è molto ambiguo e non si capisce fino in fondo se è uno dei buoni o uno dei cattivi.

E sapete una cosa? L’interno libro viaggia sul labile confine tra giusto e sbaglio, tra morale e immorale, tra ragione e sentimento.

Lo stile di Debora, già conosciuto precedentemente in Avvento, mi ha conquistato nuovamente con la sua capacità di dare alle parole una sua impronta. Insomma, ho riconosciuto il suo stile e non capita a tutti gli autori. EMRE – Libro Zero è un romanzo completamente diverso da Avvento, anche se alcuni elementi ritornano e se lo avete letto sono sicura che riuscirete a capire quali. Un elemento in particolare mi è piaciuto proprio tanto e mi piace ancora di più come l’autrice riesca a mischiarlo con una storia di questo tipo.

Per tutto il libro ero consapevole che ci fossero dei fili tessuti per costruire la trama, ma nel momento in cui riuscivo a riconoscerne uno ecco che ne spuntava un altro lasciandomi in difficoltà. Ho amato questa cosa, la trama non è scontata e durante la lettura si cerca di formulare ipotesi. Si cercano certezze che non vengono mai date, se non all’ultimo. La storia nella sua complessità inizia a intravedersi solo verso la fine del romanzo e, fatemelo dire, veniamo lasciati proprio sul più bello nonostante sia presente l’epilogo.

Proprio verso la fine abbiamo la risposta a un dubbio che sono sicura vi tormenterà per tutto il libro, io lo avevo immaginato e sono contenta della conferma. Sono molto curiosa di scoprire come evolverà il tutto perché il rapporto tra due personaggi stava iniziando a mutare e adesso il precario equilibrio raggiunto si è di nuovo rotto.

Questo è il primo volume di una trilogia ed è iniziata con il botto. Ci ha introdotto nel mondo creato da Debora e ci ha reso parte di esso. Se questo è l’inizio, non oso immaginare i seguiti.

Sono rimasta folgorata da questo libro e ho solo tre parole: datemi il seguito! Non credo di poter resistere a lungo senza sapere cosa succederà quindi spero non ci sia troppo da aspettare. Ho aperto questo libro non sapendo bene cosa aspettarmi e non posso che essere molto soddisfatta di quello che ho letto.

Una menzione speciale vorrei farla alla cover. È molto particolare e a primo impatto, nonostante colpisca per la sua originalità, non si comprende bene cosa vuole comunicarci. Posso assicurare che, una volta terminata la lettura, tutto acquista senso e diventa l’emblema stesso della storia.

4,5 stelle su 5

A presto,
la vostra Alexia.


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