RECENSIONE | La mia unica distrazione di Sara Ney

by - giovedì, gennaio 21, 2021

Scrigno, 

oggi la nostra Vienda vi parla del romanzo di Sara Ney dal titolo La mia unica distrazione, terzo volume della Jock Hard series. 


TITOLO: La mia unica distrazione 

AUTORE: Sara Ney 

SERIE: Jock Hard series #3 

EDITORE: Newton Compton Editori 

GENERE: Sport romance 

PREZZO: € 5,99 ebook; €12,00 cartaceo 


Mangia. Dormi. Gioca a football. Questo è il mantra di Jackson Jen­nings. Una vita da atleta trascorsa con un solo obiettivo: diventare un professionista. Niente ragazze. Niente feste. Niente alcol. Man­gia. Dormi. Gioca a football. Ripeti. Ogni venerdì sera, Jackson attra­versa i vialetti del campus, annoiato, solo e determinato a non unirsi a nessuna festa. Ma la sera in cui incontra Charlotte Edmonds sul suo cammino, si chiede se il suo mantra riuscirà a resistere.

Stu­pide regole. Charlie non ha tempo per le sciocchezze di Jackson. Continua a rubarle il cibo e a prenderla in giro tutto il tempo, pro­vocandola e facendola fremere. Semmai dovesse decidere di avere un ragazzo, sceglierà qualcuno che non sia un parente stretto dei Neanderthal. Uno con delle buone maniere, e tempo da trascorrere con lei. Non un bambinone gigante che girovaga da solo di notte.




Ciao a tutte, come va? Spero tutto bene. Oggi parliamo un po’ dell’ultimo romanzo di Sara Ney: La mia unica distrazione. Questo è un libro autoconclusivo, ma che rientra nella serie Jock Hard ed è il terzo capitolo; le recensioni dei due capitoli precedenti le trovate sul blog. Voglio rassicurarvi dicendovi che se non avete letto i capitoli antecedenti non fa nulla perché ogni libro ha i suoi protagonisti e non si rischiano spoiler sulle altre storie, quindi potete tranquillamente cimentarvi in questa lettura qualora vi incuriosisce.

Ormai la Ney (ogni volta che metto l’articolo davanti al cognome delle autrici mi sento sempre più nordica) si è specializzata nei romanzi sportivi e anche questa volta non ci delude, regalandoci un libro con i fiocchi. Come per i libri precedenti, anzi oserei dire per le serie precedenti, la storia si svolge nell’Università dell’Iowa e i protagonisti sono Tre J e Charlie. 

Giuro che questi ragazzi sono peggio delle vecchie comari, quando si tratta di pettegolezzi. Devono sempre impicciarsi dei cazzi degli altri. 

Charlotte Edmonds, conosciuta da tutti come Charlie, è una ragazza molto schietta, che non ha paura di dire quello che pensa veramente, soprattutto quando si tratta di rimettere a posto un certo giocatore di football. È di indole dolce, ma non bisogna farla arrabbiare perché sa essere di una ferocia sorprendente, dote caratteriale che ha colto alla sprovvista non poche persone. 

Jackson Jennings Junior, conosciuto da tutti con il soprannome di Tre J, è il miglior ricevitore nella NCAA. Fin da ragazzo il suo unico obiettivo è quello di entrare in una squadra di football professionista e per questo ha rinunciato a tutto pur di essere il migliore. Ha rinunciato ai sabati con gli amici. Ha rinunciato alle feste. Ha rinunciato alle ragazze. Per lui esiste solo il football e niente o nessuno può distrarlo. 

Ma c’è dell’altro in lui, e penso che stia appena cominciando a rendersene conto. Sta scoprendo cose di cui prima non era consapevole: c’è vita da vivere dopo il football, se ti rendi disponibile. C’è una vita fuori dal campo di gioco. Persone che possono amarti non solo per quello che dai loro, ma per quello che sei. 

Tutto questo però sta per cambiare perché un pomeriggio, la nostra star, preso da un attacco di fame, decide, a causa del poco tempo rimastogli, di andare alla mensa scolastica e lì incontra la nostra Charlie. Ora potrei dirvi che lui cavallerescamente le offre il pranzo e che lei rimane abbagliata dalla bellezza di lui, ma mi mentirei spudoratamente. Eh si, perché i due se ne diranno di peste e di crude, arrivando addirittura a delle vere e proprie estorsioni, e non potete capire quante risate di pancia che mi sono fatta. 

«Cosa abbiamo, cinque anni?». No, ma comincio a sentirmi come se li avessi. Ho voglia di tirare le trecce alla ragazzina che mi piace e flirtare e dire ogni sorta di sciocchezza per fare colpo su di lei. 

E non è finita lì, perché da quel giorno, ogni venerdì sera, i due sono destinati ad incontrarsi e che momenti intensi che ci faranno vivere, non vi dico assolutamente nulla più. 

Dunque, io credo che Sara Ney abbia un obiettivo: abbattere tutti gli stereotipi sugli atleti. E dopo questo romanzo ne sono sempre di più convinta.

Charlotte e Jackson sono una vera e propria bomba esplosiva insieme. Charlie, se in un primo momento la ritroviamo tutta denti, la riscopriremo come una ragazza molto dolce, attenta a non ferire i sentimenti di Jackson. Dove inizialmente sembra convinta che tutti gli atleti siano dei perfetti fannulloni per poi ritrovarsi difronte una realtà totalmente diversa che le farà aprire gli occhi. 

Mentre JJ Jennings, se in un primo momento ci può apparire come un ragazzo tutto d’un pezzo, piano piano mostra sempre più strati di lui, fino ad arrivare in un momento in cui si rende conto che la vita non è solo football, che il suo sogno non deve precludergli la vita. Da qui poi partiranno tutta una serie di insicurezze che i nostri beniamini dovranno affrontare, riuscendo non solo a contare l’uno sull’altra, ma anche ad appoggiarsi agli amici, soprattutto Tre J, che riscoprirà il vero spirito di squadra, ma soprattutto di famiglia. 

Finalmente – finalfittutamente – le nostre bocche si incontrano. Gentili, esitanti, incerte. 
Da qui possiamo capire come i personaggi secondari siano fondamentali per lo sviluppo dei protagonisti principali. Certo va ammesso che, come un po’ tutti i romanzi della Ney, le figure che fanno da contorno non sono molto sviluppate, ma che comunque riescono a completare tutto l’insieme in modo davvero egregio. 
La trama è ben strutturata e la traduzione è molto scorrevole rendendo il romanzo davvero piacevole da leggere. La cosa che più mi ha fatto piacere è che, nonostante tutte le storie si sviluppano in un contesto abbastanza simile, abbiano poi ognuno di esse un filone tutto proprio, che le caratterizza, rendendole sempre diverse e mai uguali. 

Insomma, per concludere, se volete un bel romanzo per passare qualche ora con degli atleti tutti da gustare, devo dire che l’avete trovato!

PS: I ragazzi sono delle pettegole peggio di noi donne! 

4 stelle su 5
A presto!
Vienda

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